Se pensate di usare la pompa di calore come unica fonte di riscaldamento ed avete qualche dubbio, questo articolo vi toglierà tutti i dubbi se la pompa di calore funziona sotto zero in inverno e scopriremo, numeri alla mano, fino a che temperatura esterna conviene la pompa di calore. Con un dimensionamento corretto, anche in presenza di temperatura minima esterna, possiamo stare certi di non rimanere mai al freddo!
Se sei interessato ad un metodo semplice per verificare il corretto dimensionamento della tua pompa di calore puoi leggere il mio articolo sul Dimensionamento pompa di calore.
Prestazioni e consumi pompa di calore in inverno con temperatura sotto zero
L’installazione di una pompa di calore come unico generatore del nostro impianto di riscaldamento si sta diffondendo sempre più, ma spesso tecnici conservatori con esperienza un po’ datata fanno ancora terrorismo psicologico spingendo per una caldaia a condensazione: la pompa di calore funziona sotto zero in inverno? Fino a che temperatura esterna conviene la pompa di calore?
Ci sono certamente alcuni punti attenzione che differenziano il funzionamento di una pompa di calore da quello di una caldaia di cui è meglio essere consapevoli per ottenere prestazioni e consumi ottimali durante le varie modalità di funzionamento (riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria) ma la pompa di calore funziona sotto zero!
In linea generale l’efficienza ottimale di una pompa di calore in inverno dipende dalla combinazione dei fattori seguenti:
- temperatura esterna dell’aria
- temperatura di mandata nell’acqua verso il sistema di distribuzione del calore
- regime di carico, ovvero la potenza termica erogata effettivamente rispetto a quella massima possibile
Prendiamo come esempio concreto la mia pompa di calore Daikin HPSU Compact, ma le considerazioni fatte sono del tutto generalizzabili a qualsiasi produttore o modello.
La pompa di calore funziona sotto zero in inverno?
Per scoprire se una pompa di calore funziona sotto zero in inverno analizziamo i dati, relativi a riscaldamento e produzione ACS, tratti dal manuale della mia pompa di calore Daikin HPSU Compact e delle più recente Daikin Altherma 3 R e Daikin Altherma 3 H HT.
Grazie a questi dati comprenderemo come una pompa di calore funziona sotto zero in inverno grazie a:
- unità esterna con compressore
- resistenza elettrica integrativa interna
Ovviamente quando il funzionamento è integrato o garantito dalla resistenza elettrica interna il rendimento può abbassarsi molto: scopriremo anche fino a che temperatura esterna conviene la pompa di calore.
La temperatura esterna alla quale il compressore dell’unità esterna viene spento e resta attivo il solo il generatore integrativo è chiamata temperatura di cut-off della pompa di calore.
I dati reali ci dimostreranno chiaramente come la pompa di calore funziona sotto zero in inverno.
Riscaldamento con pompa di calore e temperatura sotto zero
Daikin HPSU Compact
Dove:
- TA temperatura esterna dell’aria
- LWC temperatura di mandata dell’acqua verso l’impianto di riscaldamento
- B area di funzionamento mediante resistenza integrativa
- D area di funzionamento con compressore unità esterna (se set-point T mandata ≥ 25 ºC)
- E area di funzionamento mediante compressore unità esterna (se TA > -20 ºC) e resistenza integrativa in parallelo
Come vedete l’area in cui il riscaldamento è assicurato mediante il solo compressore, evidenziata in verde e giallo, copre temperature esterne davvero rigide per le nostre latitudini.
Nel caso di riscaldamento con la Daikin HPSU Compact la temperatura di cut-off della pompa di calore è di -20 ºC.
Daikin Altherma 3 R

Dove:
| funzionamento con resistenza integrativa | funzionamento con compressore unità esterna (se set-point T mandata ≥ 25 ºC) | ||
| funzionamento con compressore unità esterna (se TA > -25 ºC) e resistenza integrativa in parallelo | funzionamento con compressore unità esterna (se set-point T mandata ≥ 55 ºC e salto termico = 10 ºC) |
Nel caso di riscaldamento con la Daikin Altherma 3 R la temperatura di cut-off della pompa di calore è di -25 ºC.
Daikin Altherma 3 H HT

Dove:
| funzionamento con resistenza integrativa | funzionamento con compressore unità esterna (se set-point T mandata ≥ 20 ºC) | ||
| funzionamento con compressore unità esterna (se set-point T mandata ≥ 55 ºC e salto termico = 10 ºC) |
Nel caso di riscaldamento con la Daikin Altherma 3 H HT la temperatura di cut-off della pompa di calore è di -28 ºC.
Come si vede da questo diagramma l’unità esterna della Daikin Altherm 3 H HT è la più avanzata per lavorare con bassissime temperature esterne.
Produzione ACS con pompa di calore in inverno
Daikin HPSU Compact
Dove:
- TA è la temperatura esterna dell’aria
- TDHW è la temperatura di produzione dell’acqua calda sanitaria
- B e C area di funzionamento mediante resistenza integrativa
- E area di funzionamento mediante compressore unità esterna (se TA > -20 ºC) e resistenza integrativa in parallelo
Come vedete l’area di funzionamento garantita mediante il solo compressore, evidenziata in verde, copre temperature esterne davvero rigide per le nostre latitudini.
Daikin Altherma 3 R

Dove:

area di funzionamento mediante resistenza integrativa
Nel caso di produzione ACS con la Daikin Altherma 3 R la temperatura di cut-off della pompa di calore è di -25 ºC.
Daikin Altherma 3 H HT

Dove:

area di funzionamento mediante resistenza integrativa
Nel caso di produzione ACS con la Daikin Altherma 3 H HT la temperatura di cut-off della pompa di calore è di -28 ºC.
La pompa di calore funziona sotto zero in inverno!
I riportati sopra ci dicono in estrema sintesi che una pompa di calore funziona sotto zero in inverno senza alcun problema:
- il riscaldamento e la produzione di ACS funzionano col compressore dell’unità esterna fino ad una temperatura esterna sotto zero fino a -28 ºC; al di sotto continua a funzionare per quanto utilizzando una resistenza integrativa
- la produzione di acqua calda sanitaria avviene con l’unità esterna fino ai 50 / 55 ºC; al di sopra esclusivamente con la resistenza integrativa
Per quanto abbiamo la certezza che la pompa di calore funziona sotto zero in inverno, cercate comunque di non abusare della resistenza elettrica di integrazione in modo da evitare consumi elettrici inattesi. Ricordate sempre che:
- una resistenza elettrica ha efficienza pari ad 1, ovvero l’energia elettrica utilizzata si trasforma integralmente in energia termica
- una pompa di calore ha una performance sempre superiore a 3: l’energia termica prodotta è tre volte superiore a quella elettrica consumata grazie al calore estratto dall’aria esterna
Direi che ora possiamo capire fino a che temperatura esterna conviene la pompa di calore.
Fino a che temperatura esterna conviene la pompa di calore: salto termico e regime di carico
Per quanto le pompe di calore ad inverter, sostanzialmente la totalità, assicurino di gestire condizioni di carico molto ampie per assicurare il massimo comfort durante tutto l’inverno, la performance non è uniforme in tutte le condizioni.
Come già anticipato, la performance di una pompa di calore dipende fondamentalmente da:
- salto termico tra temperatura di mandata acqua calda e temperatura esterna aria: tanto è minore tanto maggiore sarà il rendimento della pompa di calore
- regime di carico della pompa di calore, ovvero la potenza termica erogata rispetto alla potenza massima erogabile: avvicinandosi al pieno carico il rendimento si abbassa
Per ragionare sempre su dei dati concreti e non semplicemente sui concetti, nei due grafici seguenti ho elaborato i dati di targa da mia pompa di calore Daikin HPSU Compact rispetto alle variabili seguenti:
- temperatura esterna di 2 °C e -2 °C
- temperatura di mandata tra 30 °C e 50 °C
- regime di carico tra 30 % e 100 %
Questi grafici della performance della pompa di calore ci dimostrano chiaramente:
- grande flessibilità nei regimi di carico per adattarsi ai vari periodi dell’inverno in cui la potenza termica richiesta può essere molto differente
- efficienza massima della pompa di calore nei regimi di carico intermedi
E’ proprio un corretto dimensionamento della capacità della pompa di calore che assicura il bilanciamento tra potenza e performance in tutti i momenti dell’inverno in cui utilizziamo il riscaldamento.
Esempio di riscaldamento con pompa di calore in inverno con temperatura esterna sotto zero
Partiamo con un esempio reale del funzionamento in riscaldamento della mia pompa di calore con temperatura sotto zero nel mese di gennaio:

Nel grafico sono rappresentate:
- la potenza elettrica assorbita dalla mia pompa di calore Daikin HPSU Compact (area rossa)
- temperatura interna (linea ambra)
- temperatura esterna (linea blu)
Possiamo fare le considerazioni seguenti sul funzionamento della pompa di calore con temperatura sotto zero:
- la temperatura esterna media è inferiore a -1 ºC
- il funzionamento della pompa di calore è sostanzialmente continuativo
- tutte le micro-interruzioni sono legate agli sbrinamenti
- i vari picchi corrispondono ai cicli di reintegro dell’accumulo di acqua calda sanitaria
- il comfort è assolutamente mantenuto
Come già scritto per la mia pompa di calore Daikin HPSU Compact la temperatura di cut-off è -20 ºC per quanto con quelle temperature, che trovereste comunque solo in Lapponia insieme alla renne, le prestazioni sarebbero talmente basso che potrebbe essere opportuno ricorrere ad una sorgente alternativa più tradizionale.
Esempio di raffrescamento con pompa di calore in estate
Per completezza prendiamo in considerazione anche un esempio concreto una giornata torrida nel mese di luglio, in cui il raffrescamento lavora molto e si consuma acqua calda sanitaria come e più del solito.
Le temperature esterne sono estremamente impegnative:
per la maggior parte del giorno si viaggia intorno ai 32 ºC, mentre la minima e’ intorno ai 23 ºC per pochissime ore.
In raffrescamento non ci sono sostanzialmente limiti fino ad una temperature esterna di 43 ºC (ricordiamoci che si parla di temperatura dell’aria). Ovviamente il discorso cambia se l’unita’ esterna fosse in pieno sotto il sole ! Attenti a dove la posizionate !!!
Nella produzione di acqua calda sanitaria (ACS) i limiti di funzionamento dell’unita’ esterna intervengono portando all’accensione del backup-heater.
Per temperature dell’accumulo fino a 45 ºC, la resistenza elettrica non opera fino a temperature esterne di 35 ºC.
Salendo ulteriormente il backup-heater interviene: attenzione alla corretta configurazione nel caso in cui la resistenza integrativa non sia disponibile oppure non risulti disponibile.
Se in questi giorni di caldo notate “fatica” nel raggiungere i setpoint acqua calda sanitaria potrebbe proprio dipendere da una configurazione non corretta del backup-heater.
Leggi tutti i miei articoli su Pompa di calore:

Calcolo curva climatica riscaldamento con pompa di calore

Consumo pompa di calore: quanto consuma una pompa di calore?

Dimensionamento pompa di calore | Calcolo potenza termica nominale

Pompa di calore per appartamento 100 mq calcolo potenza kW

Daikin HPSU Compact pompa di calore Daikin come funziona








si pure io.
http://emoncms.org/serigor&id=19798
Umidità interna perfetta con radiante acceso in raffrescamento.
Non credo tu abbia un deumidificatore o almeno non risulta in firma dall’altra parte
Assolutamente niente deumidificatore.
Tu che umidità hai dentro casa con questo caldo?
Trovi qui’: https://lamiacasaelettrica.wordpress.com/2015/07/19/alla-ricerca-della-crono-programmazione-estiva-ideale/
Comunque sono invidioso della tua umidita’ esterna: 30% in meno che dalle mie parti.
Vorrei avere la tua umidita’ esterna serigor …
direi guardando il monitoraggio di Igor, che il problema non si presenta neppure a lui ( ipotetico bug acs/raffrescamento )
Devo riguardarmi a bordo macchina le impostazioni, poi vedo di mandarti la tabella con i parametri miei per eventuali raffronti.
Questo è un inferno! Oggi pom. la sonda di T dell’unità esterna… all’ombra segnava 38,5°
riporto quà quanto scritto via email, riguardo il test effettuato oggi con raffrescamento attivo e richiesta di produzione acs.
T esterna misurata da Roncon = 38,5°
Asc impostata 45°
Me ne sono stato davanti al Roncon e confermo che la R, seppure attiva a menù, non è partita mai.
Il raffrescamento interrotto dalla produzione acs è ripartito subito dopo.
Il risultato è visibile http://emoncms.org/dashboard/view&id=20994 tra le ore 13,35-14,00
La resistenza è staccata tramite configurazione software ma anche fisicamente.
Oggi da Emon 37° durante produzione acs
io faccio raffrescamento durante il giorno e e acs quando l’accumulo scende di 5° sotto la soglia dei 45° , con imposto tra le 12 e le 15
Non ho notato blocchi o altro. Fal il suo compitino in circa 30 minuti riportando l’accumulo a 45° e poi riparte subito in raffrescamento. Tipo oggi.
Ci deve essere una differenza tra le configurazioni.
E’ gran vantaggio con fotovoltaico e raffrescamento a causa del “bug” della HPSU che blocca il raffrescamento a lunghissimo (e non produce l’ACS). Sto autoconsumando fino all’ultima goccia in questo luglio africano.
Confermo il limite, anche se ho riscontrato che i 35° misurati su sonda macchina, non è così poi rigido.
Oggi alle ore 12. 00 con 34,5° esterni, passati a 36° durante i 30 minuti di carica acs, sembra, da letture emon, che la R sia partita all’inizio ( ma è un dato dubbio) .x pochi minuti per poi spegnersi
Spostare la produzione acs alla mattina può essere un vantaggio per non fare partire la R, un svantaggio se hai poca produzione del FV. Quindi andrebbe valutata caso x caso.
Io valutavo di spostarla alle 8.00 visto che ho già delle buone produzioni
“Per temperature dell’accumulo fino a 45 ºC, non ci sono problemi fino a temperature esterne di 35 ºC. Oltre interviene la resistenza elettrica a bordo macchina. Quindi occhio se non ce l’avete oppure e’ disattiva”
quindi se le temperature esterne superano i 35 avrei problemi nel produrre ACS? questi giorni le temperautre esterne quando produco ACS sono mediamente 38,5°C, a volte 40°C, ma non ho mai avuto problemi in produzione di ACS e ho setteto la temperatura dell’accumolo a 46° C.
Un problema che noto è il fatto che se alle 15 inizia a produrre ACS bloccando il raffrescamento, questa produzione dura circa 33 minuti, e il raffrescamento lo riprende solo dopo altri 30 minuri, quindi il raffrescamento nelle ore più calde viene bloccato per un’ora, sto pensando di spostare la produzione di ACS o alla tarda sera o alla mattina, tanto questi giorni le temperature esterne non scendono mai sotto i 26° C.
Tu hai la resistenza attiva ? Probabilmente si’. Cosi’ non c’e’ problema alcuno.
Io l’ACS l’ho spostata alla mattina alle 07:00. Piu’ tardi faccio un post in cui spiego la mia crono-programmazione estiva.
Riprendendo Igor
” il raffrescamento lo riprende solo dopo altri 30 minuti, quindi il raffrescamento nelle ore più calde viene bloccato per un’ora”
Nel mio caso, nella tua stessa ipotesi di funzionamento:
raffrescamento interrotto da prod. acs nelle ore centrali della giornata con T esterne di 38,5° e acs impostato a 45°, impiega 30 minuti per recuperare il delta T di 5° su accumulo di 300 L e poi DOPO 3 MINUTI riparte in raffrescamento.
Io insisto nel provare a impostare acs a 45° e verificare che succede. Non vorrei che questa differenza di 1° rispetto le tue impostazioni e quelle di La mia Casa Elettrica fosse la causa di un funzionamento non ottimale.