Un piano cottura induzione è la scelta naturale per una casa elettrica senza gas: una delle la preoccupazioni principali sono i consumi dei piani cottura induzione. La mia esperienza reale di quanto consuma un piano cottura a induzione, la misura dell’assorbimento piano cottura induzione e quanti kW servono per la piastra induzione o un fornello a induzione.
Se il vostro obiettivo è risparmiare sui consumi elettrici leggi anche le mie guide su misuratore consumi elettrici e Shelly EM.
Piani cottura induzione: tutte le domande ed i dubbi
Ovviamente per chi non conosce la tecnologia dietro al piano cottura induzione ci sono molte domande:
- Con un piano cottura a induzione si risparmia rispetto al consumo di gas ?
- Quali pentole vanno utilizzate con un piano cottura induzione ?
- Quali vantaggi danno in cucina i piani cottura induzione ?
- Che prezzo ha un piano cottura induzione ?
- Col piano cottura induzione quanti kW servono per il contatore elettrico ?
- Quanto consuma un piano a induzione ?
Anche io ero dubbioso prima dell’acquisto ma, dopo aver approfondito gli innumerevoli vantaggi ed i marginali punti di attenzione, ho proceduto serenamente a scegliere tra i vari piani cottura induzione non allacciandomi alla rete del gas e completando gli impianti della mia casa elettrica.
Puoi trovare i dettagli in Casa Elettrica Informazioni.
Come funzionano i piani cottura induzione
Sebbene ci siano diversi sistemi di cottura elettrici, la tecnologia di cottura dei piani cottura induzione e’ quella di gran lunga più moderna ed efficiente:
- il calore non viene prodotto direttamente ma tramite un campo magnetico, generato da bobine alimentate dell’energia elettrica, che si trasferisce direttamente alle pentole sul fornello a induzione scaldandole
- il rendimento dei piani cottura induzione è nell’ordine del 90%, mentre un fornello tradizionale a gas arriva intorno al 40-55% a causa dell’elevata dispersione termica del calore sprigionato dalla fiamma
Per comprendere le differenze di consumo, per avere una potenza termica trasmessa al cibo di 1,1 kW, un piano cottura induzione assorbirà 1,2 kW (in energia elettrica), mentre uno a gas circa 2,0 kW (in combustibile).
Consumi piano cottura induzione rispetto al gas
Abbiamo ora gli elementi per confrontare il consumo piano cottura induzione con quello di una cucina a gas.
Assumiamo di aver bisogno di 500 kWh/anno di calore per la cottura che possiamo fare mediante un fornello a induzione oppure a gas:
- con il gas avremo bisogno di 1.000 kWh, corrispondenti a circa 95 m³/anno di gas, per una spesa di 114 Euro/anno
- con i piani cottura induzione il consumo di energia elettrica sarebbe di 556 kWh/anno per una spesa di 111 Euro/anno
Da un punto di vista di puri costi operativi la convenienza del piano cottura a induzione rispetto al metano sarebbe minima ma, se utilizziamo per il riscaldamento una pompa di calore, potremmo staccarci completamente dal gas. In questo modo risparmieremmo costi fissi pari a circa 115 Euro/anno dell’allacciamento alla rete del metano.
Quindi il consumo di un piano cottura a induzione, in una casa elettrica, è conveniente rispetto al fornello a gas tradizionali.
Nei miei ragionamenti non ho preso in considerazione l’evenienza, sempre più probabile, in cui disponiate anche di un impianto fotovoltaico: in questa situazione i consumi del piano cottura induzione potrebbero essere coperto in grande parte dall’energia solare.
Pentole per piani cottura induzione
Un piano cottura induzione richiede delle pentole con un fondo perfettamente piatto e con uno strato inferiore di materiale ferroso, senza il quale non potrebbe attivarsi il campo magnetico.
Un metodo semplice per verificare se le pentole che già possediamo possano andare bene anche con l’induzione è vedere se una calamita ci si attacca; la prova migliore e’ quella di provare la pentola direttamente sul piano cottura induzione.

Esistono anche dei dischi adattatori che pero’ vi sconsiglio caldamente perché il risultato e’ dubbio e si perde tutta l’efficienza tipica della cottura con i piani cottura induzione.
In caso di acquisto di una piastra induzione basta verificare che sulla confezione della pentola sia presente l’apposito simbolo identificativo:

Per quanto una pentola per fornello a induzione abbia un prezzo più elevato di una normale, la mia esperienza personale mi dice che si sbaglia nella scelta delle pentole molto più per altri fattori, in particolari dell’usura del fondo col tempo.
A titolo esemplificativo l’ultimo set di pentole per piastra induzione, di cui siamo parecchio soddisfatti, che abbiamo acquistato a causa dell’usura del fondo antiaderente di quelle precedenti nonché le opzioni alternative che avevo considerato per l’acquisto nella medesima gamma di prezzo (inclusa la moka):
Vantaggi dei piani cottura induzione
Veniamo ora all’aspetto che oggi preferisco di gran lunga del piano cottura induzione: il piano è tutto liscio e quindi facilissimo da pulire.

Altrettanto fantastica e’ la sicurezza intrinseca: nessuna fiamma o rischi dovuti a eventuali fughe di gas. La superficie di vetroceramica, inoltre, rimane fredda intorno alle pentole, riducendo al minimo la possibilità di scottarsi.
La cottura della piastra induzione è più rapida e precisa per diversi motivi:
- il calore si diffonde in modo uniforme sulla pentola, senza le tipiche dispersioni dei fornelli a gas
- si possono impostare diversi livelli di temperatura e tempi di cottura
- la modalità booster consente di far bollire l’acqua in pochissimo tempo

Un particolare della zona di comando del mio piano di cottura induzione:

Pulizia dei piani cottura induzione
Quale consiglio pratico per la pulizia del piano cottura induzione che deriva dall’esperienza pluriennale di mia moglie:
- cercate di pulire costantemente facendo attenzione a non rovinare la superficie del fornello a induzione
- verificate preliminarmente che la piastra induzione sia spenta e completamente fredda
- per la pulizia ordinaria basta passare sul fornello a induzione un panno in micro-fibra inumidito d’acqua
- per una pulizia più profonda della piastra induzione, ad esempio con macchie di unto o residui di cibo incrostati, potete utilizzare una soluzione di bicarbonato di sodio e aceto bianco:
- riempite una bottiglietta con un 50% di acqua fredda ed il 50% di aceto di vino bianco
- aggiungete un cucchiaino di bicarbonato di sodio e mescolate
- passate il composto con una spugnetta abrasiva apposita
- asciugate con un panno in cotone naturale
Nel caso siate affetti da pigrizia cronica come il sottoscritto, qualche soluzione già pronta per la pulizia dei vostri piani cottura induzione:
Prezzi dei piani cottura induzione
Acquistare un piano cottura induzione ha mediamente un prezzo superiore alle cucine a gas: se per le seconde i prezzi più bassi scendono fino a circa 100 euro, un piano cottura induzione più economico (sempre parlando di almeno 4 fuochi) non si trova a meno di 180-200 euro, mentre i modelli più sofisticati arrivano oltre i 1.300 euro; per un piano cottura induzione di fascia media la spesa è sui 4-500 euro.
Nel mio caso specifico, pur esplorando prima di tutto marchi blasonati come Bosch oppure Electrolux, la scelta era stata guidata verso un modello ad incasso con misura compatibile col foro nel piano in marmo della nostra cucina; la scelta era caduta sul piano induzione Ariston KIO 744 DD Z che ho poi sostituito dopo sette anni di onorato servizio con un Bosch PUE611BF1J.
Ci sono comunque tantissime marche ed opzioni in grado di soddisfare qualsiasi necessità di prezzo per un fornello a induzione:
Nel seguito trovare i prezzi dei migliori modelli di piastra induzione presenti sul mercato (Amazon e tutti gli ecommerce gestiti tra Trovaprezzi e Kelkoo) suddivisi per marca.
Piani cottura a induzione Bosch
Tra i modelli più popolari segnalo il piano cottura induzione Bosch PUE611BF1E e PUE611BF1J.
Piano cottura a induzione Bosch Serie 8
Piano cottura a induzione Bosch Serie 6
Piano cottura a induzione Bosch Serie 4
Piano cottura induzione Candy
Tra i modelli più popolari di fornello a induzione Candy segnalo il Candy CI 640 CBA 1.
Piano cottura induzione Hisense
Piastra a induzione Samsung
Piano cottura induzione Beko
Piano cottura induzione Indesit
Piani cottura induzione Whirlpool
Piano cottura induzione Electrolux
Consumo piano induzione
Una delle mie paure maggiori era il consumo e la potenza elettrica di picco assorbita dalle bobine.

- I = zona di cottura a induzione semplice
- B = booster: la zona di cottura può essere sovralimentata a 3000 W
- * = la potenza massima e’ limitata finché e’ attivo il booster nella zona di cottura posteriore relativa
Come si vede, utilizzando contemporaneamente più zone cottura del fornello a induzione sembrerebbe facile sforare i classici 3 kW, soprattutto se abbiamo acceso qualche altro elettrodomestico o un climatizzatore.
Molti piani cottura induzione, ma non quello che ho comprato, consentono di autolimitare l’assorbimento totale massimo per evitare distacchi della corrente.
Il mio piano cottura a induzione è dotato di un interruttore di sicurezza che spegne le zone di cottura automaticamente quando viene raggiunto un tempo limite di utilizzo a un dato livello di potenza.
Consumo piano cottura induzione: ma quanti kW servono ?
Una domanda che ci si pone prima di procedere all’acquisto è: dato i consumi del piano cottura induzione quanti kW servono per il contatore ?
Come sempre voglio essere specifico per cui vi riporto il grafico della misura della potenza elettrica consumata da tutti gli elettrodomestici di casa, incluso il fornello a induzione ed esclusa pompa di calore:
Ho cerchiato i picchi di consumo corrispondenti alla preparazione del pranzo e della cena col fornello a induzione.
Successivamente ho anche fatto un test aumentando gradualmente il livello di potenza sulla zona di cottura posteriore destra della mia piastra induzione fino al massimo, booster incluso:
Si vede ben dal grafico che (in giallo la potenza consumata dagli altri elettrodomestici che non va considerata):
- il massimo livello di potenza con la piastra induzione è semplice ed è pari a circa 2.000 W
- attivando il booster del fornello a induzione arriviamo a 2.700 W
Ora siete più tranquilli sul consumo piano cottura induzione ed a rispondere alla domanda quanti kw servono ?
Se volete anche voi scoprire il consumo elettrico dei vostri elettrodomestici, leggete subito Misuratore consumi elettrici wireless o con presa Schuko ?
Ho selezionato una serie di misuratori pronti per verificare i consumi piano cottura induzione.
Spina per fornello a induzione
I dati dei consumi e potenza elettrica assorbita ci spiegano come il collegamento all’impianto elettrico debba essere fatto con attenzione (possibilmente da un elettricista) ed una normale spina non sia adatta: nel caso del mio piano cottura induzione la potenza massima di 7,2 kW corrisponde ad una corrente di oltre 31 A !
Una spina Schuko, una spina grande oppure una spina bivalente sono in grado di supportare un massimo di 16 A quindi ben al di sotto di quando necessario con un fornello a induzione.

Per questo motivo non si utilizza una spina ma sempre una morsettiera, collegata in modo permanente e della sezione appropriata per il consumo del piano induzione.

I cavi elettrici di alimentazione per un fornello a induzione devono:
- avere una sezione adatta (almeno 4-6 mm2 per 32 A) ed essere collegati direttamente, senza derivazioni, al quadro elettrico principale di casa
- essere dotati di interruttore magnetotermico di protezione dedicato
Io dispongo del contatore elettrico da 4,5 kW e non ricordo di episodi significativi di distacco nonostante il consumo, oltre a pompa di calore e piano induzione, di lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, micro-onde e forno elettrico.
Il rischio di distacco dovuto all’accensione contemporanea di più elettrodomestici, per la mia esperienza personale, e’ piuttosto remoto.
Dietro al limite della potenza impegnata di un contatore elettrico, ci sono diverse soglie di funzionamento (utilizzo l’esempio da 4,5 kW):
- per un periodo illimitato, la disponibilità di una potenza fino al 10% in più rispetto alla potenza impegnata (nel mio esempio 4,95 kW)
- per almeno 3 ore consecutive è possibile prelevare fino al 33% oltre la potenza impegnata (6,0 kW nel mio caso)
- prelevando oltre il 33% (6,0 kW nel mio esempio) contatore scatta entro quattro minuti
Per approfondire il funzionamento del contatore elettrico potete leggere Guida rapida al contatore elettronico monofase.
Ora non ci sono più dubbi sul consumo del piano induzione e quanti kW servono: passa anche tu ad un piano cottura a induzione nella tua casa elettrica !
Leggi i miei articoli su Consumi elettrici.
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Ciao,
vorrei chiederti un consiglio. Sto acquistando una casa completamente elettrica in classe a4. Quindi pompa di calore e piano a induzione. C’è un impianto fotovoltaico da 3kw e un contatore da 4.5kw credo proprio come la tua situazione. Io provengo da una casa con caldaia a condensazione a gas e fornelli a gas e ho un impianto fotovoltaico da 2.5kw ed è perfettamente dimensionato per le mie abitudini. Secondo te l’impianto da 3kw non è un po piccolo? Purtroppo devo decidere se ampliarlo ora senza avere idea di quanto consumerò in queste condizioni perché farlo successivamente mi costerebbe troppo. Tu che lo stai utilizzando consiglieresti 4.5kw o 5kw o 6kw di fotovoltaico?
Grazie
Marco
Ciao Marco,
la risposta dipende dalla conoscenza dei tuoi consumi, siamo in termini totale che di profilo d’uso giornaliero.
Per la mia esperienza personale 3 kW con pompa di calore e piano ad induzione sono certamente pochi.
Io ti suggerirei di entrare in casa e fare il primo anno per avere delle misure attendibili per poi prendere una decisione.
Nella valutazione prenderei anche in considerazione il fatto dell’eventuale acquisto di un’auto elettrica che potresti ricaricare in modo molto conveniente col fotovoltaico.
Ciao, complimenti per il blog.
Non mi é chiara una cosa sul consumo: citi nel l’esempio il consumo massimo (direi ipotizzando tutte le zone di cottura accese contemporaneamente al massimo) di 7,2KW.
Capisco però che avendo il contatore a 4,5KW, sia una evenzienza non raggiungibil, perché è catterebbe prima (6kw o o,tre per soli 4 min).
Prima nell’articolo citi che la massima potenza assorbita é 2kw, o 2,7kw con booster: capisco che si riferisce a una sola zona cottura, corretto?
Se tutto questo é vero, cioè se ho ben capito, allora avendo il a casa i 4,5kw, se volessi passare ad un piano induzione dovrei tenere conto dell’utilizzo di un paio dì fornelli in alcuni momenti (tre direi che neanche ora lo faccio con il gas). Quindi sarei al pelo, corretto?
Grazie mille per la risposta.
Ciao Leonardo,
provo a risponderti puntualmente:
– un singolo punto cottura ha una potenza assorbita tra i 2,0 ed i 2,7 kW
– complessivamente il piano ad induzione potrebbe quindi arrivare intorno ai 7,2 kW di potenza assorbita massima (3 o 4 punti accesi)
Nella tua valutazione terrei conto della realtà pratica: i punti cottura non operano praticamente mai alla massima potenza in contemporanea se non magari per pochissimi minuti. Quindi l’assorbimento è decisamente inferiore al massimo tecnicamente possibile di oltre 7 kW.
Nell’articolo ho volutamente riportato dati del mio utilizzo reale.
Come descritto io non soffro MAI di problemi di distacco del contatore tenendo conto che ho, oltre al piando ad induzione:
– contatore 4.5 kW
– fotovoltaico 3 kWp (che però quando cucini di sera non produce)
– pompa di calore 6 kW termici (assorbimenti di picco fino a 3 kW elettric)
– forno elettrico
– lavatrice ed asciugatrice
Per questo grande serenità con un contatore da 4,5 kW.
Spero di averti risposto in modo compiuto.
Buongiorno a tutti! Avrei un quesito.. devo scegliere tra due modelli a 4 bruciatori a induzione che hanno le diverse caratteristiche di consumo:
1- Gamma di potenza del bruciatore: da 1,2 a 2 kW
2- Gamma di potenza del bruciatore: da 1,4 a 3 kW
Che differenza c’è nei consumi secondo voi? Grazie in anticipo per la gentile attenzione!
Ciao Ilaria,
se parliamo di consumi non ci sono differenze: l’energia necessaria a cucinare dipenderà sempre da quanto tu lo farai.
Discorso leggermente diverso potrebbe essere quello dei picchi di assorbimento: sicuramente la secondo opzione avrebbe una potenza elettrica assorbita di picco inferiore (a discapito di capacità di boost per la messa in ebollizione rapida inferiore).
Salve, vorrei sapere se un piano a induzione da 2000 watt, quando è in funzione, assorbe comunque 2000 watt indipendentemente dalla potenza impostata sul display. Ringrazio per la risposta
Ciao Franco,
ho già risposto al tuo commento precedente.
Come descritto nell’articolo, alla regolazione della potenza termica erogata dal piano induzione corrisponde una regolazione della potenza elettrica assorbita.
Quindi se hai una fornello a induzione da 2.000 Watt che ha 10 livelli di potenza l’assorbimento varierà di 200 Watt per ciascun livello.
Ciao, mi imbatto in poco tempo per la seconda volta nel tuo blog per ragioni diverse, complimenti. Valutando una piastra ad induzione per utilizzo in campeggio mi chiedo se utilizzandola a potenza ridotta sia ancora valida o meno. Mi spiego: regolando il livello di potenza in modo da non eccedere la potenza disponibile in piazzola (700W ad esempio) si riesca a far bollire (e in quanto tempo circa) una pentola con circa 3l di acqua per poter cucinare la pasta.
Grazie!
Ciao Nicola,
per portare in ebollizione 1 litro d’acqua, partendo da una temperatura ambiente di 20°C, occorre un energia di circa 92 Wh.
Tre litri d’acqua richiedono circa 276 Wh.
Assumendo che una piastra ad induzione da 700 W abbia un’efficienza dell’85% avresti circa 600 W netti.
Dividendo l’energia necessaria per la potenza disponibile otteniamo il tempo necessario all’ebollizione: 276 Wh / 600 W = 0,46 ore.
Quindi in mezz’oretta dovresti farcela.
Salve, uso un piccolo piano ad induzione da 2000 watt, vorrei sapere se imposto il dysplai a 400 l’assorbimento è sempre di 2000 w.
Ciao Franco,
assumo che il tuo piano induzione abbia una regolazione fino a 1000 quindi 400 dovrebbe corrispondere al 40% di potenza.
In questo caso l’assorbimento dovrebbe essere di circa 800 W.
Buongiorno! Sto per trasferirmi nel mio primo appartamento, sarà già arredato con mobili nuovi e avrà la cucina con il piano ad induzione, sul sito dove hanno acquistato i mobili (che arrivano tra una settimana) ho visto che il modello del piano dovrebbe essere della candela e che dovrebbe a detta del produttore permettere di mantenere il contatore con la potenza di 3 kwh, il modello si chiama colpi 60…
Essendo che dovrò fare il contratto della luce mi conviene mantenerlo a 3kwh inizialmente e vedere o subito portarlo a 4,5kwh? Grazie mille!
Ciao Alessandro,
ti riporto la mia esperienza personale con:
– pompa di calore per riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento
– lavatrice ed asciugatrice
– forno elettrico
– piano ad induzione
Sono anni che abbiamo il contatore da 4,5 kW senza alcun distacco.
Ovviamente molto dipende dalle proprie abitudini personali con la conseguente contemporaneità nell’utilizzo degli apparecchi con consumi maggiori.
Non scordare che il contatore salta subito solo se si supera il 30% della sua taglia e dopo tre se si supera il 10%.
Quindi c’è margine.
Se non hai la pompa di calore per il riscaldamento proverei serenamente a cominciare con i 3 kW standard.
Ciao scusa vista la tua esperienza e ti ringrazio per la delucidazione e di come hai spiegato bene il piano ad induzione. Mi chiedevo il tuo consumo annuo di kw/h supergiù quant’è?
Poi mi chiedevo nelle caratteristiche dei piani ad induzione c’è una voce nel caso è un Bosch “Energy consumption of hob 177,5 Wh/kg” mi sapresti spiegare? Sarebbe per caso il consumo annuo?
Io sono indirizzato all’acquisto di un piano ad induzione in quanto ho fatto un piano di efficientamento energetico con una società E-Power, si chiama Powersharing, e ho una fornitura di 3000 kw/h annui per 20 anni, e mi viene il costo al kw/h a 0.003€ quindi ne vale la pena ma vorrei capire a quanto supergiù mi consurebbe di kw/h in un anno. Grazie ciao
Ciao Dario,
il tuo consumo annuo dipende da quanto cucini. Personalmente ho abbandonato quasi subito la misura del piano ad induzione per focalizzarmi su altri voci più energivore.
Posso dirti che per tutta la casa elettrica viaggiamo sui 6.000 kWh/anno abbondanti per 4 persone.
Ti ringrazio per la domanda davvero precisa.
Il consumo riportato nasce dalla normativa europea e rappresenta il consumo elettrico (Wh) normalizzato (Wh/kg) necessario per riscaldare una certa quantità d’acqua (kh).
I migliori modelli della Siemens viaggiano sui 170 Wh/kg.
Ciao, navigando in rete ho sempre trovato difficile rispondere a questa domanda: la piastra a induzione può essere pericolosa per un portatore di pacemaker? Tu sei riuscito a trovare qualche informazione su questo aspetto?
Grazie
che significa che il consumo di una cucina ad induzione con 3 forni è di 19KW? quanto dovrà essere potente il mio contatore? ho casa con pannelli fotovoltaici e senza gas quindi avrò tutti i motori dei riscaldamenti il contatore 10KW è sufficiente?
Grazie infinite
Sonia
Ciao Sonia,
non capisco la tua domanda. Hai letto l’articolo?
Io ho una casa elettrica col contatore da 4.5 kW.
buongiorno, secondo Lei 3kW sono sufficienti per soddisfare i consumi di un piano ad induzione, un boiler elettrico, lavastoviglie e forno elettrico (non in parallelo ovviamente, in una casa abitata da 1 sola persona)? grazie e complimenti per il dettagliatissimo articolo
Ciao Giulia,
il mio parere è che potresti rischiare di stare strettina quando dovessi utilizzare contemporaneamente i più energivori per un tempo non breve. Penso in particolare al boiler elettrico che non controlleresti manualmente.
Ciao! Grazie per questa utile guida, io ad oggi considerando anche gli aumenti del gas metano dovrei scegliere per un nuovo uso domestico se installare un impianto totalmente elettrico con unico contatore (credo da 4,5kw) o se installare uno tradizionale da 3 e in aggiunta quello del gas per fornello e riscaldamento..cosa mi converrebbe fare? Tutto elettrico e contatore da 4,5 o abbinare il gas? E come altra domanda volevo chiederti gentilmente anche questo: a parità di consumi di kW, con un contatore da 3 e uno da 4,5 quali sono i costi che differiscono? (a parte l’aggiunta dei kW di consumo derivanti dalla cottura e riscaldamento che ovviamente non riguarderebbero il contatore da 3kw) Spero in un tuo parere, grazie mille!
Ciao FedeRoadster,
se usi il gas esclusivamente per cucinare vai assolutamente di piano cottura ad induzione.
Non hai esplicitato come gestisci riscaldamento ed acqua calda sanitaria ma la mia risposta sarebbe la stessa: pompa di calore.
La convenienza è sicura:
1) paghi le spese fisse di un solo contatore
2) un piano ad induzione è molto più efficiente di un fornello a gas
3) col fotovoltaico mitigheresti la dipendenza dall’esterno
Sulla dinamica dei prezzi in Italia, come sicuramente sai, c’è ad oggi purtroppo un legame fortissimo tra pezzo del gas metano e dell’elettricità. Per fortuna ci sono altre sorgenti (rinnovabili ed import dall’estero prodotto col nucleare) che in parte lo mitigano.
Con una casa tutta elettrica la miglior mitigazione alla crescita dei costi dell’energia è l’autoproduzione ed autoconsumo col fotovoltaico (anche se per il profilo d’uso della cucina ad induzione sarebbe parziale).
Sulla scelta del contatore dipende dal tuo profilo di consumo nelle varie ore del giorno: noi con 4,5 kW di contatore ci stiamo comodamente da anni con pompa di calore e piano ad induzione (anche in inverno quando il fotovoltaico contribuisce piuttosto poco).
La differenza di costo per la potenza impegnata tra 3,0 e 4,5 kW è poco più di 30 Euro all’anno.
Confrontala col costo fisso che hai nella bolletta del gas.
Ma magari ci stai comodamente col 3,0 kW: in definitiva i picchi di assorbimento in cucina durano decine di minuti.