Scopri come funziona la produzione acqua calda sanitaria (ACS) con pompa di calore utilizzando come esempio la Daikin HPSU Compact. La mia esperienza pratica su dimensionamento serbatoio accumulo ACS pompa di calore e programmazione nell’utilizzo quotidiano.
Produzione ACS con pompa di calore
Una pompa di calore, a differenza di una tradizionale caldaia a metano, non è in grado di effettuare la produzione ACS in modo diretto ed istantaneo. Sul mercato non troverete mai una pompa di calore senza accumulo per la produzione di acqua calda sanitaria.
Questo limite fisico è determinato principalmente dalla potenza termica che sarebbe necessaria alla pompa di calore per la produzione acqua calda sanitaria (ACS) istantanea.
Vediamo concretamente, immaginando di fare una doccia, quale sarebbe la potenza termica necessaria per la produzione istantanea di ACS con una pompa di calore:
- temperatura acqua potabile: 12,5 ºC
 - temperatura acqua calda: 42,5 ºC
 - portata acqua calda: 10 litri/min = 600 litri/ora
 - potenza termica = 1,163 * portata * salto termico = 1,163 * 600 * (42,5 – 12,5) = 21 kW
 
Sarebbe del tutto antieconomico utilizzare una macchina enorme per erogare tutta questa potenza termica solo per pochi minuti al giorno. Ovviamente c’è una soluzione.
Si ricorre all’adozione di un serbatoio di accumulo ACS con la pompa di calore, in modo abbinato o integrato, che accumula in modo graduale il calore prodotto ad una potenza limitata per rilasciarlo successivamente in modo brusco ed immediato durante la produzione ACS con pompa di calore.
Leggi anche il mio articolo su Accumulo termico e dispersione pompa di calore.
Produzione acqua calda sanitaria ed accumulo ACS con pompa di calore
L’accumulatore o accumulo ACS di una pompa di calore è una combinazione di un serbatoio di accumulo di acqua calda e di uno scaldacqua istantaneo. L’acqua sanitaria da riscaldare viene convogliata e riscaldata attraverso uno scambiatore di calore ad alte prestazioni separato in acciaio inox.
L’acqua potabile circola in uno scambiatore di calore ad alte prestazioni in acciaio inossidabile a lunga durata separato rimanendo così perfettamente igienica.
Nella foto seguenti del serbatoio di accumulo ACS della mia pompa di calore Daikin HPSU Compact e della pompa di calore Panasonic Aquarea sono ben visibili le serpentine di scambio:

Daikin HPSU Compact 
Panasonic Aquarea 
Dimensionamento serbatoio di accumulo ACS pompa di calore
Per il dimensionamento del serbatoio di accumulo ACS pompa di calore in modo rapido si possono usare delle tabelle di riferimento che tengono conto dei seguenti parametri:
| Periodo di picco | Periodo con maggior consumo di ACS | 
| Consumo di ACS di picco | Volume di ACS consumata nel picco | 
| Tempo preriscaldamento | Tempo per riscaldare l’acqua fredda fino al set-point di T accumulo ACS | 
| T acqua fredda | Si può assumere 10÷12°C al Nord, 12÷15°C al Centro e 15÷18°C al Sud | 
| T ACS | Si può considerare 40°C | 
| T accumulo ACS | Dipende da diversi fattori, in particolare: - compresso con le dimensioni - limitare eventuali corrosioni/depositi di calcare (oltre i 60°C) - impedire lo sviluppo di batteri  | 
Per semplicità ci sono questi riferimenti per la capacità dell’accumulo termico:
- Abitazione con un un bagno: 260 litri
 - Abitazione con due bagni: 340 litri
 
I principali modelli di pompa di calore con produzione ACS (acqua calda sanitaria) e serbatoio di accumulo integrato presenti sul mercato hanno proprio quelle taglie:
- Panasonic Aquarea All in One: 185 litri
 - Mitsubishi Hydrotank: 200 litri
 - Daikin Altherma 3: 1280, 230, 300 o 500 litri
 
Passiamo ad un esempio concreto considerando l’accumulo ACS della mia pompa di calore Daikin HPSU Compact e valutando:
- il volume di ACS erogabile senza necessità di riscaldare nuovamente l’acqua fredda (reintegro), dipendente principalmente dalla capacità dell’accumulo ACS della pompa di calore
 - il tempo necessario per reintegrare l’ACS consumata con un bagno, dipendente principalmente dalla potenza termica della pompa di calore
 - il tempo necessario per reintegrare l’ACS consumata con una doccia
 
| Capacita' accumulo  | Potenza pompa di calore | 4 kW | 8 kW | 16 kW | 
|---|---|---|---|---|
| 300 litri | Quantità acqua calda senza reintegri (prelievo 12 litri/min) | 184 litri | 153 litri | |
| Tempo reintegro 140 litri (un bagno) | 90 min | 45 min | ||
| Tempo reintegro 90 litri (una doccia) | 55 min | 30 min | ||
| 500 litri | Quantità acqua calda senza reintegri (prelievo 12 litri/min) | 364 litri | 318 litri | |
| Tempo reintegro 140 litri (un bagno) | 45 min | 25 min | ||
| Tempo reintegro 90 litri (una doccia) | 30 min | 17 min | 
Come si vede la combinazione della capacità di accumulo ACS e potenza della pompa di calore determinano di fatto il comfort raggiungibile nella produzione acqua calda sanitaria.
Parlando sempre di comfort, ovviamente la temperatura effettiva nella produzione acqua calda sanitaria non potrà mai superare quella corrente dell’accumulo ACS della pompa di calore.
Con l’accumulo ACS della pompa di calore Panasonic Aquarea o Mitsubishi il risultato non sarebbe molto diverso.
La mia raccomandazione è, se possibile, di non lesinare con il dimensionamento dell’accumulo ACS della pompa di calore per le ragioni seguenti:
- la vostra famiglia potrebbe malmenarvi se dovesse fare la doccia fredda
 - un accumulo di dimensioni maggiori può operare ad una temperatura inferiore e quindi migliorando l’efficienza della pompa di calore
 - se l’accumulo termico viene utilizzato anche per gli sbrinamenti invernali, come nella pompa di calore Daikin HPSU Compact, una dimensione maggiore limiterà la frequenza reintegro e le conseguenti interruzioni al riscaldamento
 
Un altro elemento molto importante in inverno è il meccanismo con cui la pompa di calore effettua gli eventuali sbrinamenti: nel caso della pompa di calore Daikin HPSU Compact l’energia termica viene proprio prelevata dall’accumulo termico.
Nel caso non lo avessi ancora fatto, puoi leggere Daikin HPSU Compact: come funziona lo sbrinamento ?.
Limiti produzione ACS con pompa di calore
Se la programmazione della produzione ACS con pompa di calore non è accorta, potremmo rischiare di rimanere addirittura al freddo.
Ad esempio nel manuale della pompa di calore Daikin HPSU Compact viene indicato chiaramente che per ragioni di sicurezza il funzionamento è impedito quando la temperatura esterna è < 12 °C e contemporaneamente la temperatura del bollitore è < 30 ºC. Tenetelo sempre a mente nel caso vogliate avventurarvi in un’ottimizzazione spinta riducendo al minimo il set-point di temperatura dell’accumulo ACS pompa di calore.
Ricordo anche che normalmente in una pompa di calore la produzione ACS ha la priorità rispetto al riscaldamento: punto di attenzione in inverno, particolarmente nel caso che pensiate di limitare troppo gli orari di possibili di funzionamento del riscaldamento.
Tralascio il caso di utilizzo della resistenza elettrica come backup perché in tutte le mie prove si è rivelato uno strumento davvero meno efficiente rispetto all’utilizzo del compressore dell’unità esterna.
Sicuramente il bakcup heater può essere utile in emergenza in caso di dimensionamento troppo risicato della vostra pompa di calore in presenza di freddo estremo: finora sono perfettamente sopravvissuto senza ! E normalmente i tecnici con troppa esperienza con le caldaie tendono a sovradimensionare la pompa di calore
Tutte queste considerazioni valgono anche nel caso in cui utilizziate funzionalità di autoconsumo del fotovoltaico tipo lo Smart Grid (che non fa altro che aumentare i set-point di programmazione di produzione ACS e riscaldamento della pompa di calore). Potreste anche leggere il mio articolo su Smart Grid Daikin: pompa di calore più fotovoltaico.
Configurazione produzione ACS con pompa calore Daikin HPSU Compact
Veniamo ora a descrivere i (pochi) parametri di programmazione relativi alla produzione ACS con pompa di calore Daikin HPSU Compact: la logica è comunque simile per qualsiasi altro modello
E’ possibile definire fino a tre set-point di temperatura dell’accumulo T-ACS nom 1, T-ACS nom 2 e T-ACS nom 3 su tre intervalli temporali.
La pompa di calore Daikin HPSU Compact cerca di regolare il valore di temperatura dell’accumulo termico sul set-point corrente (T-ACS nom x) con un’isteresi definita dal parametro HP Isteresi TDHW.
Detto in altre parole (sempre nel caso di non utilizzo della resistenza elettrica di backup):
- fino a quando l’accumulo termico si trova ad una temperatura superiore a T-ACS nom x – HP Isteresi TDHW non viene fatta nessuna azione
 - quando la temperatura dell’accumulo ACS della pompa di calore scende sotto il set-point corrente – meno l’isteresi, l’unità esterna si accende (oppure interrompe riscaldamento in corso) avviando la produzione acqua calda sanitaria)
 - quando la temperature dell’accumulo ACS della pompa di calore raggiunge il set-point corrente l’unità esterna ritorna nello stato precedente spegnendosi oppure ritorna ad alimentare il circuito di riscaldamento
 
Esistono anche due ulteriori parametri ancillari:
- Max DHW loading time: definisce l’intervallo massimo di produzione ACS della pompa di calore (serve in inverno per evitare di bloccare per troppo tempo il riscaldamento)
 - DHW Off Time: definisce l’intervallo minimo tra due cicli consecutivi di produzione ACS della pompa di calore (serve in inverno per evitare di bloccare per troppo tempo il riscaldamento)
 
Direi che siamo pronti a ricordare un ultimo aspetto, particolarmente importante d’estate: i limiti di funzionamento della pompa di calore Daikin HPSU Compact.

In buona sostanza in presenza di temperatura esterne anche non particolarmente elevate, la sola unità esterna non è in grado di raggiungere temperature di accumulo ACS troppo elevate.
In questo caso, in cui magari vogliate fare autoconsumo fotovoltaico, potreste attivare la resistenza elettrica. Con lo scambio sul posto ed un fotovoltaico sotto-dimensionato come nel mio caso non risulta conveniente.
Nella pagina Configurazione HPSU e LET trovate la mia configurazione corrente aggiornata.
Spero di non essermi dimenticato nulla di importante e che ora possiate considerare serenamente la produzione ACS con pompa di calore.
Letti tutti i miei articoli su Pompa di calore:

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Ultimo aggiornamento Amazon Affiliate 2025-11-04 at 13:57

Salve,sono Mario, da gennaio ho installato un chiller della Vaillant da 12 kw per l’alimentazione dell’acqua calda per il riscaldamento di un impianto a pannelli radianti, di un appartamento di 120 mq ora voglio abbinargli un sistema di accumulo di ACS 150/200 lt cosa mi consiglia? Ho poco spazio in un ripostiglio all’interno dell’appartamento e posso solo appenderlo in una parete. Grazie
Ciao Mario,
non ho un modello specifico da consigliarti.
E’ fondamentale che sia un bollitore ACS progettato per essere alimentato da una pompa di calore e quindi con temperature più basse rispetto ad una caldaia.
Hanno una serpentina di dimensioni maggiori per aumentare la superficie di scambio proprio per questo motivo.
Ho provato a cercare un modello adatto a parete con i volumi indicati ma non ho trovato molto.
Corvidari è sicuramente un marchio affidabile.
Ciao, mi chiamo Andrea e sono un tuo sostenitore,perché secondo me hai fatto un bel sito.Volevo,chiederti un consiglio sulla mia nuova compat 8 kw con 500l di accumulo, perché dopo solo due docce normali la temperatura scende da 48 a 42 e la pompa si accende per il DT di 7.per circa 3 oreE’ mai possibile che 500l non durino di più? Se lo sapevo avrei preso il 300l .Tu cosa ne pensi visto che la possiedi? ps il tecnico Daikin mi ha detto il giorno della messa in funzione, voi che in famiglia siete in tre, farà Acs ogni 2 giorni!
salve, ho appena acquistato una Daikin Altherma Integrated R32 con accumulo da 180 litri, per produzione di ACS e riscaldamento a pavimento radiante; la mia casa è 60mq, esposizione sud, un bagno senza vasca, e siamo due persone. Con tale impianto si ha una discreta produzione di ACS, o c’è il rischio che possa finire?
o l’impianto è sottodimensionato?
Ciao Peppe,
tutto dipende dalle vostre abitudini. In due con 180 litri secondo me ce la potete fare senza problema di docce fredde alcuno.
Buonasera,
Complimenti per i tuoi articoli anche se io ci capisco poco essendo entrato in questo mondo solo adesso.
Ho un “problema “.
Chiedo scusa se la domanda sembra sciocca.
Ho una temperatura nominale impostata a 52 ed una isteresi a 7.
Di sera, dopo nemmeno una doccia e mezza la temperatura dell’acqua calda sanitaria scende vertiginosamente a 42 gradi facendo si che l’acqua diventi tiepida.
C’è qualche valore sbagliato?
Grazie mille per l’eventuale risposta.
Ciao Antonio,
puoi confrontarti con i dati in tempo reale dell’accumulo di casa mia.
Buonasera,
Grazie per la risposta.
Non capisco, per il momento, molto il grafico e mi sto documentando in questo fantastico mondo.
Ho questi valori impostati:
48 gradi acs
1xacquacalda impostato su OFF
Isteresi 4.0 K
Attesa BOH 50 minuti
Il mio dubbio è il seguente:
Come fa a scendere di ben 4,5 gradi la temperatura dell’acs facendo una sola doccia di circa 7 minuti?
Si passa da 49,5 a 45 gradi dopo non appena una doccia di 7 minuti circa.
Un altro dubbio:
Avendo 318 litri di acqua calda sanitaria disponibile, perchè scende immediatamente il valore dei gradi con una sola doccia?
Non dovrebbe, l’accumulo, gestire il tutto avendo all’interno l’acqua disponibile?
Chiedo scusa se non mi sono fatto capire.
Aggiungo:
Come si fa ad avere in mano questi dati reali che mi hai linkato?
Sarebbe possibile una tua consulenza (ovviamente pagando) per impostare al meglio la mia macchina?
Tenendo conto di diversi dubbi che io ho.
Tra i tanti:
Io faccio una doccia la mattina verso le 7 e poi esco (non ci sarà nessuno dentro casa in quanto usciamo tutti).
La pompa si calore di attiva per ripristinare la temperatura dell’acs .
Come posso impostare che non deve essere la pompa di calore a lavorare ma bensì i pannelli solari?
Buongiorno,
Sono arrivato ad una conclusione.
Secondo me i pannelli solari nom fanno il proprio lavoro.
In giornate di sole e miti come quelle che stiamo avendo in questi giorni in Calabria, la temperatura dell’acs dovrebbe arrivare quantomeno ad 80 gradi (sui 4 collettori si rileva una temperatura anche di 128 gradi).
Invece cosa succede?
La pompa di calore si attiva sempre per far arrivare la temperatura dell’acs sui 48 gradi impostati.
Dopo che faccio una doccia, la temperatura scende drasticamente anche a 42 gradi.
Sto aspettando l’intervento del tecnico.
Nel frattempo, secondo la tua esperienza, ci potrebbe essere qualche valore non impostato correttamente che fa il modo di non far attivare i pannelli a svuotamento?
Ciao, una domandina sfiziosa:
premetto, forse sto dicendo sciocchezze (in tal caso me ne scuso), ma ho osservato un fenomeno inaspettato in questi giorni in cui sto sperimentando un guasto ala produzione di ACS (per fortuna il clima funziona!!!).
E allora mi immagino e condivido con voi un “worst case”, perché a me piace pensare a scenari catastrofici per essere preparato.
Orbene, poniamo che HPSU Compact abbia un problema nella produzione di ACS, magari sotto Natale. Siccome siamo stati previdenti, ricorriamo all’utilizzo della resistenza di backup e ci accorgiamo che effettivamente funziona e produce tutta l’ACS di cui abbiamo bisogno. Ma…
…nonostante la produzione di ACS continui senza sosta, andiamo a leggere i parametri della nostra macchina e ci accorgiamo che TDHW1 scende inesorabilmente: 40, 39,38… con il passare dei giorni (e l’assenza di un intervento tempestivo, dato che siamo a Natale) la sonda del nostro bollitore scende sotto la soglia del non ritorno per la produzione di ACS, costringendoci, di fatto, ad utilizzare il BU-Heater.
Non è un incubo, è un’ipotesi che ho fatto osservando la mia macchina che, in questi giorni, non ne vuole sapere di produrre ACS.
Una volta impostato a 20 min l”attesa BOH”, effettivamente in breve tempo si innesca la resistenza di backup ed arriva acqua calda in casa. Ma TDHW1 continua a scendere: dopo due gg di guasto sono arrivato a 32° nonostante in casa abbia acqua che scotta.
Incuriosito da questo fenomeno sono arrivato alla conclusione che il calore fornito dalla resistenza di backup interessa solo la parte alta del bollitore (la lunghezza lorda della resistenza è meno di un metro), creando il fenomeno dell’inversione termica (quello che succede in inverno in pianura: strati d’aria calda in quota intrappolano l’aria fredda presente in prossimità del suolo).
In altre parole: più si cerca di produrre ACS con la resistenza, più inversione termica si genera e, se ci trovassimo d’inverno in questa spiacevole situazione, non ci sarebbe alcun modo di ripristinare la modalità normale, anche dopo la risoluzione del guasto.
A meno che non si provveda ad estrarre parzialmente la sonda ad immersione: ci accorgeremmo infatti che la temperatura dell’ACS riportata a display aumenterà velocemente, fino a riportarsi ai normali livelli di esercizio.
Ho verificato infatti che la temperatura dell’ACS prodotta con il BUH corrisponde grossomodo alla temperatura del bollitore rilevata quasi sulla sommità della custodia della sonda stessa.
E tra la base del bollitore e la sua sommità vi è un delta t° che può arrivare a 20°. Questa differenza così marcata non si registra durante la produzione di ACS con la PDC, e, per rendersene conto empiricamente, basta appoggiare una mano sul rubinetto per lo scarico, che sta alla base.
In definitiva, per far ripartire la produzione di ACS, bisognerà “ingannare la sonda”, immergendola in una sezione ad acqua più calda.
Ora, dovrò convivere con questa situazione anomala fino a mercoledì prossimo, data fissata per l’intervento tecnico, e dovrò alternare, manualmente, la produzione di ACS (che non si fermerà mai, a meno di non sollevare la sonda ad immersione) e la climatizzazione.
A meno che non mi stia sfuggendo qualcosa (o che la mia macchina abbia seri problemi), questa situazione denoterebbe un vizio di progetto: la resistenza dovrebbe essere collocata alla base della macchina e non alla sua sommità.
Per completezza aggiungo che non c’è alcun segnale di errore da HPSU Compact e che la temperatura esterna non ha superato i 35° (quindi potrei disporre di ACS fino a 45°). Una cosa in particolare non mi so spiegare: nella vista generale il display mostra una TDHW1=32°C, mentre TDHW2 (le due sonde sono alla stessa quota) riporta un valore che oscilla fra 50 e 60 gradi.
A che cosa serve la sonda DHW2 e perché segna quel valore?
Scusatemi se mi sono dilungato e vi ringrazio per le eventuali risposte.
Un saluto
Ciao e complimenti!
MI presento, sono Matteo, scrivo da Venezia e, grazie a questo splendido sito, ho capito un po’ di cose che altrimenti sarebbero rimaste a me ignote.
Vengo alla domanda. Posseggo da circa 3 anni una HPSU Compact 500 e mi ritengo molto soddisfatto per il confort che riesce a dare in qualunque condizione climatica. Purtroppo ho scoperto un danno, spero non grave alla PDC, relativamente alla produzione di ACS: da qualche giorno mi sono accorto di un incremento nei consumi elettrici, pur senza modifica alcuna nello stile di vita, e, contestualmente, una percezione di ACS più fredda e/o più lenta a raggiungere la temperatura target. Approfondendo, mi sono accorto che esce in continuazione acqua calda dalla valvola del troppopieno. in buona sostanza il bollitore, per ragioni che il mio idraulico dovrà scoprire :-), si riempie continuamente, attingendo ovviamente da qualche perdita.
Per completezza vi dico che, togliendo il coperchio alla HPSU compact, ho notato sulla base della macchina il deposito di qualche mm di acqua abbastanza uniformemente su buona parte del metro quadro di superficie, il che mi farebbe propendere per un qualche allentamento in prossimità delle giunzioni alla rete idrica. Ma il mio dubbio è che se ci fosse una perdita esterna, questa non dovrebbe riversarsi (dall’esterno) nel bollitore fino a fargli superare la quota del troppo pieno. E’ altresì vero che, se la perdita fosse interna, l’acqua non dovrebbe traboccare sulla superficie della macchina ma limitarsi al livello del troppo pieno, sopra il quale c’è una cubatura di un’altra cinquantina di litri, credo.
Ora, secondo voi, c’è il rischio che per qualche motivo a me ignoto, questa perdita riguardi la serpentina di ACS immersa nel bollitore, oppure è banalmente qualche dado da stringere esternamente alla macchina?
Chiedo inoltre se a qualcun altro è capitata quest’antipatica esperienza.
Perdonate se non sono stato chiaro.
Ciao e grazie
Buongiorno, mi chiamo Andrea Mocci, e faccio i complimenti al sito lamiacasaelettrica per le preziose informazioni che fornisce.
Ho un macchina Daikin alterma da ormai 4 anni e da un paio di settimane ho esattamente lo stesso problema. Il mio idraulico ha notato un dado non serrato bene e lo ha stretto. Dopo due giorni il problema si è ripresentato con l’acqua che usciva nuovamente dal troppo pieno e un po dal dado che serra il tubo. Mi verrebbe da pensare che il problema sia proprio la guarnizione su quel tubo. Voi come avete risolto? vi ringrazio se vorrete darmi una mano.
Ciao Andrea,
mi pare un problema del tutto meccanico/idraulico.
l’acqua calda sanitaria è obbligatoria in casa? si può stare solo con acqua fredda contando sui riscaldatori tipo lavastoviglie lavatrice e acqua calda da fornelli o macchine caffè? se non per altro, con la doccia portatile basta riempire una tanica di acqua calda scaldata a fornello o con teiera elettrica o macchina da caffè. oppure scaldare un pentolone di acqua calda per farsi il bagno in vasca. qualche autorità può impormi impianto per acqua calda?
Ciao Tina,
ritengo che in una grotta non sia obbligatoria.
Battute a parte la tua domanda mi pare assurda del 2019.
Buongiorno, la ringrazio delle informazioni che ci da, volevo chiederle mettendo 42 la temperatura del bollitore, a quanto l’isteresi?
Di fabbrica mettono 48 di temperatura e isteresi 7 ma mi sembra un delta molto elevato specialmente d’inverno.
Grazie delle informazioni.
Ciao Mirko,
devi verificare se la temperatura minima che raggiungerebbe (48 – 7 = 35) sia accettabile. Io ti direi proprio di no.
Buongiorno, ti disturbo perché non ho risposte a un problema che ho con la mia pdc altherma 3 508.
Praticamente la pompa di ricircolo funziona sempre anche se i termostati non chiedono calore(sono su off) la pressione aumenta paurosamente e anche la temperatura del riscaldamento salvo crollare non appena si apre un circuito. Ho fatto la prova di lasciare aperto un termoarredo, non avendo richieste dai termostati la pdc non dovrebbe fare circolare acqua, invece passa acqua nel circuito e non ho avuto picchi di pressione e temperatura. Potrebbe esserci un errore nel set della pdc? Soche sono OT ma in giro penso tusia l unico esperto reale sul prodotto. Ti ringrazio
Ciao Maurizio,
ma parli della pompa di circolazione interna alla pompa di calore o una esterna ?
I termostati come comandano la pompa di calore ?
Grazie per le spiegazioni e soprattutto per i dettagli sui parametri Max DHW loading time e DHW Off Time. Nel mio caso ho una HPSU Compact da 500L e il kit solare termico addizionale. Nei mesi di Dicembre e Gennaio effettivamente abbiamo conflitti tra il ripristino dell’accumulo e l’interruzione del riscaldamento. Il problema è dovuto alla scelta del costruttore di abbinare dei fancoil Innova alla Rotex, invece del riscaldamento a pavimento. Questo implica che il mio impianto non ha alcuna inerzia. Nel momento in cui la Rotex inizia a ripristinare l’accumulo della ACS istantaneamente i fan coil si bloccano e smettono di riscaldare. Con un sistema a pavimento invece i tubi continuerebbero naturalmente a irradiare per inerzia.
Finora avevo risolto usando il programma ACS1 e impedendo il ripristino dell’accumulo nelle fasce più fredde della giornata, in particolare tra le 16 e le 22.30. Ho anche bloccato il ripristino tra le 9 e le 13 in modo da dare la possibililtà al solare termico di fare il suo lavoro piano piano.
Resta il problema che nei mesi di Dicembre e Gennaio la sera non si riesce a fare più di due docce calde (con le figlie che lavano i capelli lunghi….) perché l’accumulo non è mai sufficiente per una terza.
Provvederò a provare subito con i parametri che mi hai spiegato.
Con l’occasione, segnalo che ho provato ad attivare il backup heater in modalità “rod 1” e col parametro di Attesa BOH a 70min ma nel mo caso il backup heater si attiva IMMEDIATAMENTE appena parte il ripristino. Penso che sia dovuto al fatto che il tempo di attesa BOH è calcolato da quando la temperatura dell’accumulo è scesa sotto l’isteresi e non da quando è partito il ripristino. Nei casi normali non fa alcuna differenza invece nel mio caso con un uso smodato del programma ACS e con il ripristino bloccato per diverse ore noto questo comportamento inaspettato. In sostanza spreco più corrente del previsto perché parte sempre il backup heater. Per questo proverò con i parametri DHW in modo da alternare riscaldamento e ripristino durante il pomeriggio sempre per 30min in modo da non far partire (quasi) mai il backup heater.
Grazie ancora per il forum, davvero eccezionale!!!!
anche io ho lo stesso problema. potresti darmi i valore di setting?
Ciao Cosimo,
quale problema?
una domanda sciocca. cosa succede se ci sono tre persone, che devono fare una doccia, e devono farla consecutivamente? il secondo aspetta, quanto tempo, e il terzo?
Ciao Vincenzo, dipende da dimensione e temperatura accumulo e soprattutto dall’acqua calda consumata da ciascuno. Guarda i grafici in tempo reale di casa mia per farti un’idea (siamo in quattro e spesso la sera i miei due figli fanno la doccia in successione).
perdonami, visto le domande da “ignoranza” che ho fatto, riesco a capire poco e niente, colpa mia , del grafico. io due figli, e moglie in successione, con una durata complessiva, di circa 25 minuti, sono “sporchi”… e devono “sprecare”
Ciao Vincenzo, per farla breve nel mio caso dopo due docce figli (quindi molto lunghe esageratamente lunghe) con accumulo con isteresi (differenza tra temperatura di carico e reintegro) e 500 litri parte il reintegro che dura da circa mezz’ora (estate) a 50 minuti circa (inverno pieno).
Occhio sempre agli sbrinamenti invernali che affliggono la Rotex HPSU Compact e che potrebbero peggiorare la situazione.