Pompa di calore o stufa a pellet o metano? Impianti di riscaldamento a confronto (termometro dei costi del calore) sia per convenienza economica che sostenibilità. Capiamo, oltre ai risparmi sul costo pellet, quanto la scelta della modalità di riscaldamento incida sull’ambiente in cui viviamo (e quindi sulla collettività).
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Pompa di calore o stufa a pellet o metano: impianti di riscaldamento a confronto (termometro dei costi del calore)
Partiamo dalla convenienza economica.
In rete è pieno di confronti accurati (anche se spesso non aggiornati in termini di costo dei combustibili) – suggerisco ad esempio questa sintesi, che include anche il costo iniziale dell’impianto: Impianti di riscaldamento a confronto (termometro dei costi del calore).
Ho provato anche io a mettere i principali impianti di riscaldamento a confronto, in particolare tra riscaldamento con pompa di calore o stufa a pellet, basandomi su:
- fabbisogno termico annuo per riscaldamento invernale (circa 7.550 kWh per la mia casa)
- efficienza di ciascuna tipologia di generatore di calore
- potere calorifico per tipologia di combustibile
- costo del combustibile (ad esempio il costo pellet)
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Evidenzio che:
- il confronto riguarda solo i costi di esercizio (non include il costo iniziale dell’impianto)
- l’efficienza della pompa di calore (detto anche COP) varia moltissimo in funzione della differenza tra temperatura di mandata e temperatura esterna: un rendimento 3,0 si ottiene con temperatura di mandata “bassa” (indicativamente intorno di 30 °C) ovvero pavimento radiante e casa ben isolata
- non include il beneficio di un eventuale fotovoltaico accoppiato alla pompa di calore (come per la mia casa elettrica)
- ho provato a differenziare il riscaldamento con stufe a pellet 5 stelle da quelle a classe ambientale 3 stelle
Il risultato dei possibili impianti di riscaldamento a confronto in termini di costo annuo per riscaldare la mia abitazione e’ il seguente:
Sorgente riscaldamento | Efficienza (Energia termica utile / Energia primaria) | Energia primaria (kWh / anno) | Potere calorifico | Quantita' | Costo unitario | Costo (Eur) | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Pompa di calore | 3,00 | 2.517 | 1,0 | kWh/kWh | 2.517 | kWh | 0,20 | Eur/kWh | 503 |
Legna | 0,85 | 8.882 | 3,4 | kWh/kg | 2.612 | kg | 0,16 | Eur/kg | 405 |
Pellet (3 stelle) | 0,85 | 8.882 | 4,5 | kWh/kg | 1.974 | kg | 0,23 | Eur/kg | 454 |
Pellet (5 stelle) | 0,90 | 8.389 | 5,1 | kWh/kg | 1.645 | kg | 0,28 | Eur/kg | 466 |
Gasolio | 0,89 | 8.483 | 10,1 | kWh/l | 840 | l | 1,16 | Eur/l | 972 |
Metano | 1,09 | 6.927 | 9,4 | kWh/m3 | 737 | m3 | 0,84 | Eur/m3 | 619 |
GPL | 1,09 | 6.927 | 12,8 | kWh/kg | 540 | kg | 2,11 | Eur/kg | 1.139 |
La sintesi, con il costo combustibili riscaldamento, è la seguente:
- La legna e’ il combustibile più conveniente
- Segue la stufa a pellet (costa circa il 14% in più rispetto alla legna)
- La pompa di calore costa poco più del pellet (circa +24% rispetto alla legna)
- Poi il metano (circa +36% rispetto alla legna)
- Gasolio (+140%) e GPL (+181%) sono le soluzioni di gran lunga meno economiche
Quindi la prima risposta alla domanda pompa di calore o stufa a pellet? Grazie alla riforma tariffaria elettrica che sta eliminando la progressività del costo unitario con i consumi, hanno un costo di esercizio sempre più vicino nonostante la convenienza del costo pellet.
Ma passiamo alla sostenibilità, per cui in rete si trovano ben pochi confronti strutturati forse perché imbarazzanti.
Pompa di calore o stufa a pellet o metano: sostenibilità
Il punto di partenza sono le emissioni nell’atmosfera per ciascuna delle possibili sorgenti di energia in funzione della quantità di energia primaria utilizzata:
Emissioni / Energia primaria | CO2 (kg/GJ) | PM10 (g/GJ) | PM2.5 (g/GJ) | CO2 (g/kWh) | PM10 (g/kWh) | PM2.5 (g/kWh) |
---|---|---|---|---|---|---|
Pompa di calore | 26 | 55 | 27 | 93 | 0,2 | 0,1 |
Carbone | 99 | 439 | 220 | 355 | 1,6 | 0,8 |
Legno / Pellet (3 stelle) | 93 | 404 | 400 | 333 | 1,5 | 1,4 |
Pellet (5 stelle) | 31 | 202 | 200 | 111 | 0,7 | 0,7 |
Gasolio | 73 | 3,6 | 3,6 | 263 | 0,0 | 0,0 |
Metano | 57 | 0,2 | 0,2 | 204 | 0,0 | 0,0 |
GPL | 65 | 2,0 | 2,0 | 233 | 0,0 | 0,0 |
Ho considerato solamente quelle ad oggi più rilevanti in termini di inquinamento per il riscaldamento domestico, ovvero anidride carbonica e particolato (PM10 e PM2.5).
Si vede come Carbone e Biomasse (Legna/Pellet parlando di riscaldamento residenziale) siano i combustibili di gran lunga più inquinanti, per quanto le biomasse siano virtualmente a bilancio zero sulla CO2 che producono ma certamente non lo sono sulle polveri sottili che immettono in atmosfera.
Le fonti dei dati sono ISPRA (Fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia) ed il sito di Enel Energia:
Prego notare che solo il 13% dell’energia elettrica venduta nel 2016 proveniva da carbone (altamente inquinante) con un trend in discesa in favore delle rinnovabili.
Utilizzando tutti i dati si ottengono i valori seguenti di energia primaria annua necessaria al riscaldamento della mia ed i corrispondenti valori di inquinanti immessi in atmosfera:
Sorgente riscaldamento | Efficienza (Energia termica utile / Energia primaria) | Energia primaria (kWh / anno) | CO2 (ton / anno) | PM10 (kg / anno) | PM2.5 (kg / anno) |
---|---|---|---|---|---|
Aria (Pompa di calore) | 3,00 | 2.517 | 0,23 | 0,50 | 0,25 |
Legno / Pellet (3 stelle) | 0,85 | 8.882 | 2,96 | 12,9 | 12,8 |
Pellet (5 stelle) | 0,90 | 8.389 | 0,93 | 6,1 | 6,0 |
Gasolio | 0,89 | 8.483 | 2,23 | 0,11 | 0,11 |
Metano | 1,09 | 6.927 | 1,42 | 0,00 | 0,00 |
GPL | 1,09 | 6.927 | 1,62 | 0,05 | 0,05 |
- la pompa di calore è quella con l’impronta ecologica di gran lunga inferiore a tutte le altre, sia in termini di anidride carbonica che polveri sottili: inquina molto meno
- a seguire, con notevole distacco, nell’ordine metano, GPL e gasolio (CO2 crescente e particolato quasi trascurabile)
- le biomasse (Legna/Pellet), pur essendo virtualmente a bilancio zero sulla CO2, producono valori enormi di particolato PM10/PM2.5 (quasi 30 volte la pompa di calore o quasi 2.000 volte il metano !)
- utilizzare stufe a pellet 5 stelle può ridurre in modo molto importante le immissioni in atmosfera
Quindi pompa di calore o stufa a pellet ? Dal punto di vista di impatto ambientale la scelta e’ certamente pompa di calore.
Francamente questa valutazione ha sorpreso anche me visto che due anni fa avevo fatto sostituire ai miei genitori la vecchia caldaia a gas con bombolone GPL in favore del riscaldamento con stufa a pellet: hanno sicuramente risparmiato denaro ma stanno altrettanto contribuendo ad aumentare l’inquinamento invernale della pianura padana che è ormai insostenibile – suggerisco di leggere questo articolo nel caso non lo abbiate ancora fatto: Inquinamento: il colpevole nascosto.
In entrambi i casi per risparmiare sui costi in bolletta è bene scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze con cui fare un nuovo allaccio o una voltura. In questo modo riusciremo a ridurre i costi sia per il riscaldamento sia per l’elettricità.
Motori auto e sostenibilità
Visto che ci siamo ho pure provato a fare un confronto con la mia auto (Citroen C4 Picasso del 2009 con motore diesel 1.6 Euro 4) vedendo le alternative in termini di impatto ambientale.
Il ragionamento è il medesimo basato su una percorrenza chilometrica annua di 20.000 km ed un consumo medio (reale) di 6.7 l/100km.
Interessante osservare il rendimento dei motori termici delle auto:
Ecco il risultato:
Tipologia motore | Efficienza (Energia meccanica utile / Energia primaria) | Energia primaria (kWh / anno) | CO2 (ton / anno) | PM10 (kg / anno) | PM2.5 (kg / anno) | CO2 (g / km) | PM10 (g / km) | PM2.5 (g / km) |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gasolio | 0,38 | 13.400 | 3,53 | 0,17 | 0,17 | 176 | 0,01 | 0,01 |
Benzina | 0,28 | 18.186 | 4,79 | 0,24 | 0,24 | 239 | 0,01 | 0,01 |
Metano | 0,28 | 18.186 | 3,72 | 0,01 | 0,01 | 186 | 0,00 | 0,00 |
Elettrico (100% rete) | 0,43 | 11.842 | 1,10 | 2,33 | 1,17 | 55 | 0,12 | 0,06 |
Elettrico (40% rete) | 0,43 | 11.842 | 0,44 | 0,93 | 0,47 | 22 | 0,05 | 0,02 |
Considerazioni:
- ho speso molto più in gasolio auto che in energia elettrica per la mia casa (ma già lo sapevo)
- la mia auto ha prodotto CO2 come se avessi riscaldato la mia casa a carbonella (mi ricorda la scuola elementare in cui andava mio fratello più grande nei primi anni ’70)
- la mia auto ha prodotto un quantitativo trascurabile di particolato PM10/PM2.5 (75 volte inferiore a quanto ne avrei prodotto riscaldando la mia casa con legna/pellet)
- un’auto elettrica riduce drasticamente l’impronta ecologica soprattutto se ricaricata direttamente da fotovoltaico
Tiriamo le conclusioni su economicità ed impatto ambientale del riscaldamento domestico.
Pompa di calore o stufa a pellet o metano: impianti di riscaldamento a confronto (termometro dei costi del calore)
Quindi ricapitolando la nostra domanda iniziale: pompa di calore o stufa a pellet o metano? Ecco le risposte finali:
- riscaldarsi con legna o stufa a pellet e’ conveniente e rinnovabile ma riempie l’aria di particolato (PM10 / PM2.5): non e’ sostenibile
- l’adozione di una stufe a pellet 5 stelle può ridurre l’emissione di particolato
- riscaldarsi con la pompa di calore, grazie alla riforma delle tariffe elettriche, e’ più conveniente che col metano e confrontabile al pellet, rinnovabile e più sostenibile e lo sara’ sempre di più man mano che l’energia elettrica verrà prodotta con fonti rinnovabili e sostenibili (idroelettrico/fotovoltaico/eolico)
- riscaldarsi con la pompa di calore accoppiata al fotovoltaico e’ quasi sicuramente il top in termini di rinnovabilità e sostenibilità
[Importante non sono state fatte analisi sulla sostenibilità della costruzione dell’impianto di riscaldamento ma sul solo esercizio.]
E non dimenticate il consiglio di base: isolate la vostra casa ! Consumare meno sicuramente fa risparmiare denaro e riduce l’inquinamento dovuti al riscaldamento indipendentemente dal combustibile utilizzato.
Quindi la prossima volta che dovrete mettere mano al vostro impianto di riscaldamento mettete la mano sul portafoglio quando al supermercato controllate il costo pellet ma anche e soprattutto sul vostro cuore (green).
Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornatoUltimo aggiornamento Amazon Affiliate 2024-09-20 at 14:11
Ciao, stiamo costruendo una casa in campagna in Umbria, stiamo valutando se mettere pompa di calore con impianto a pavimento e fotovoltaico, boiler e pannelli solari x acqua sanitaria o stufa a pellet/legna (onnivora) sempre con impianto a pavimento! Cosa mi consigliate ? Visti i costi che stanno lievitando per il pellet.
grazie !!!
Ciao Elena,
parto con qualche premesse secondo me necessaria:
1) siamo purtroppo in un particolare momento storico che mostra come l’Italia abbia una quasi totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico; lo dimostra la sfiammata incredibile su quanto importiamo direttamente (petrolio, gas) che fa ovviamente salire il prezzo di qualsiasi altre fonte (elettricità, benzina/diesel) ma pure indiretta (legno, pellet, etc.)
2) è stato purtroppo dimostrato il fenomeno del riscaldamento globale determinato principalmente dall’immissione in atmosfera anidride carbonica per la l’utilizzo di combustibili di origine fossile (petrolio, gas) per energia e trasporti
3) ci sono zone dell’Italia afflitte dall’inquinamento dovuto all’immissione di polveri sottili provenienti principalmente da riscaldamento privato (fonti legna, pellet, gasolio), industria e trasporti
Chiusa questa premessa, per ridurre costi, rischi sui prezzi (dovuti alla dipendenza energetica) ed inquinamento ti consiglio nell’ordine:
a) di isolare il più possibile l’abitazione in modo da ridurre il fabbisogno energetico alla base (si potrebbe anche arrivare ad una casa passiva)
b) di utilizzare più possibile fonti energetiche rinnovabili, sostenibili e magari auto-prodotte: ovvero fotovoltaico o legna (ma esclusivamente se proveniente da proprie piantagioni)
c) di scegliere fonti che riducano l’immissione di inquinanti (anidride carbonica e polveri sottili): ovvero fotovoltaico ed elettricità
d) di adottare un sistema di riscaldamento che sia il più efficiente possibile: ovvero pompa di calore + pavimento radiante
Aggiungo ulteriormente che un impianto solare termico non ha sostanzialmente senso se già si è optato per una pompa di calore abbinata al fotovoltaico.
Sintetizzo le mie raccomandazioni che vanno aggiustate in base al budget disponibile ed allo stato di avanzamento lavori:
1) casa in classe A4 – potreste andare andare oltre con una casa Passivhaus Premium
2) pompa di calore aria acqua con pavimento radiante – il top potrebbe essere un aggregato compatto glicole / aria
3) fotovoltaico dimensionato in modo tale da coprire almeno parzialmente il riscaldamento
4) sistema di monitoraggio e controllo dai carichi elettrici per massimizzare l’efficienza complessiva
5) sistema di ventilazione meccanica controllata
Escludo batteria di accumulo fotovoltaico e wallbox (conveniente esclusivamente usufruendo di incentivi).
Nel caso esclusivo di auto-produzione della legna potrebbe essere un’alternativa (ma diventereste produttori di polveri sottili).
Ribadisco il consiglio di gran lunga più importante della lista dispetto alla vostra richiesta iniziale: tutto quanto investito prima in isolamento sarà ampiamente recuperato dopo nei costi energetici.
Evitate spese per doppioni inutili (solare termico aggiunto al fotovoltaico).
ciao Elena,
scaldo la mia casa di oltre 200 mq, in provincia di Bg a 500 metri di quota con pompa di calore, abbinata ad impianto fotovoltaico e pannello per acs… da più di 10 anni
L’ultima bolletta arrivata qualche giorno fà (periodo gennaio febbraio 2022), è di 345 euro
nella cifra devi includere l’energia per:lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, frigoriferi, pompa per il laghetto dei pesci, luci esterne
e chi più ne ha più ne metta
Un consiglio, fai in modo di isolare bene la casa
ciao
Buongiorno,
L’appartamento si trova in una zona calda, quasi a Ventimiglia (Liguria). Tutto elettrico e usiamo l’induzione. L’inverno è mite e non dura molto.. Ora usiamo radiatori elettrici, ma non scalda a sufficienza.. La stufa a pellet , personalmente, non voglio, nonostante c’è la predisposizione. Caloriferi non ci sono sin dall’inizio. Nel nostro caso, meglio aggiungere qualche radiatore in più?
Grazie molte.
Ciao Rivera,
se il freddo non e’ particolarmente intenso e l’isolamento decente valuta anche l’installazione di un normale climatizzatore aria-aria.
Lo potresti usare per integrare il riscaldamento e d’estate per il raffrescamento.
E’ sempre una pompa di calore.
Ciao. Complimenti per l’articolo.
Vivo in una casa indipendente nel centro storico. L’impianto di riscaldamento (termosifoni) non riscakda sufficientemente la superficie di 35 mq. Vorrei integrarlo ma sono indeciso tra stufa a metano o pompela di calore. Tu cosa consiglieresti
Ciao Dario,
immagino che la casa non sia particolarmente isolata. Dato il contesto (scarso isolamento e termosifoni) eviterei la pompa di calore.
Ciao,
bellissimo articolo, l’ho studiato come una Bibbia.
Vorrei aggiungere solo che i combustibili naturali (ovvero legna e pellet) dovrebbero essere considerati come fonti rinnovabili, perciò il contributo netto di CO2 risulta essere quasi nullo (non nullo perché ci sono emissioni dovute alla produzione e commercializzazione)
Ciao Andrea,
mi permetto di dissentire parzialmente: se produco il CO2 in una zona molto diversa da quella di produzione di legna e pellet sposto l’inquinamento.
Vedi la situazione della pianura padana dove, secondo me, dovrebbero essere vietati (se non con auto-produzione del combustibile).
Ciao,
cosa ne dici delle pompe di calore senza unità esterna?
A parte il rumore che sicuramente è maggiore.
Il costo di gestione e la resa sono come quelle con unità esterna?
Il mio dubbio era che essendo la casa in montagna, con l’unità esterna a temperature basse, potesse andare in blocco.
Grazie
Ciao Guido,
una pompa di calore per riscaldare ha bisogno di una sorgente a temperatura inferiore da cui prelevare il calore (che sia aria o un fluido) con la maggiore superficie di scambio possibile.
I modelli senza unita’ esterna si utilizzano solo in caso di vincoli estetici/architettonici insormontabili.
Una pompa di calore e’ assolutamente in grado di funzionare anche con temperature esterne molto basse, per quanto con un’efficienza che man mano si riduce.
Se usi la casa in montagna in modo saltuario utilizzerei un’altra fonte di riscaldamento che magari sia anche più veloce nell’erogazione del calore.
ciao, ho letto con interesse il tuo articolo, visto che sto decidendo il tipo di riscaldamento per la mia nuova abitazione (una casetta in campagna di circa 60mq). MI era stata sconsigliata la pompa di calore (vivo in zona D con 1451 gradi giorno) perchè essendo una casa isolata avevamo paura che on fosse sufficiente. Stavo quindi optando per una stufa a pellet idro (visto che i termosifoni sono già presenti), ma immagino i contro siano gli stessi già da te descritti, vero?
Ciao Francesca,
direi che non e’ cambiato nulla. Una pompa di calore, della potenza opportuna, e’ in grado di riscaldare qualsiasi caso.
Il problema e’ l’efficienza quando la si utilizzi con termosifoni che richiedono una temperatura di mandata alta.
Se la casa e’ ben isolata e con riscaldamento a pavimento vai serenamente di pompa di calore.