Vai al contenuto
Home » Raffrescamento » Raffrescamento a pavimento: le mie opinioni, pro e contro, esperienze

Raffrescamento a pavimento: le mie opinioni, pro e contro, esperienze

    Impianto raffrescamento a pavimento | Opinioni | Pro e contro | Esperienze

    Raffrescamento a pavimento: le mie opinioniesperienze, pro e contro e come gestire umidità e condensa con questa soluzione di raffreddamento estivo quasi gratis se avete già una pompa di calore e riscaldamento a pavimento. Chi pensa che un impianto con raffrescamento a pavimento non funziona dovrà ricredersi !

    Comfort estivo con impianto di raffrescamento a pavimento

    Per chi vive in piena pianura padana come me, oltre ad un caldo sempre più intenso con gli anni, occorre anche affrontare una umidità estiva a dir poco soffocante.

    Quando il nostro corpo non prova una sensazione di freddo o di caldo vuol dire che che ci troviamo in uno stato di soddisfazione nei confronti dell’ambiente, denominato come “benessere termico“.

    Questa condizione ottimale di benessere termico si verifica solo se temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria sono all’interno di determinate gamme di valori.

    E’ importante evidenziare che anche il movimento dell’aria, oltre a temperatura ed umidità, svolge un ruolo importante nel processo di termoregolazione del nostro umano e nel contribuire a disagio o comfort ambientale.

    Sono disponibili dei diagrammi che rappresentano le condizioni di benessere termico per la maggior parte delle persone:

    Deumidificatore - comfort termoigrometrico
    Comfort termoigrometrico

    Per scegliere in qualche punto della curva regolare il clima, occorre comunque tenere conto anche delle condizioni esterne per due ragioni:

    • evitare che ci sia una differenza troppo grande con gli ambienti climatizzati che causerebbero uno shock per il nostro corpo ogni volta che dovessimo entrare o uscire di casa
    • limitare i consumi per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo

    In questo senso possiamo considerare come condizioni ideali per godere di benessere termico estivo le seguenti:

    • temperatura tra 24 e 26 °C
    • umidità relativa tra 50 e 60 %
    • velocità dell’aria tra 0,1 e 0,2 m/s

    Per la climatizzazione estiva domestica abbiamo sostanzialmente a disposizione le seguenti opzioni:

    • climatizzatore con split
    • ventilconvettore (fan coil)
    • raffrescamento a pavimento con deumidificatore

    In tutti i casi viene utilizzata una pompa di calore: ad espansione diretta nel caso del climatizzatore con split e ad aria acqua nel caso di raffrescamento a pavimento e fan coil.

    In termini di comfort il massimo che si può ottenere è proprio col raffrescamento a pavimento che non comporta movimenti d’aria significativi che sono invece importanti nel caso di split o fan coil.

    Se non avete raffrescamento a pavimento ma un climatizzatore con split e volete renderlo intelligente potete anche scoprire come fare nel mio articolo Climatizzatore WiFi: condizionatore smart migliore Sensibo vs tado.

    Per tutti i motivi descritti in precedenza, per la climatizzazione estiva della mia abitazione, ho optato per il raffrescamento a pavimento con un sistema basato su una pompa di calore aria acqua abbinata al pavimento radiante che è lo stesso utilizzato anche per il riscaldamento invernale. Il tutto è completato da un sistema di ventilazione meccanica controllata dotato anche di deumidificatore:

    Come fare RAFFRESCAMENTO a PAVIMENTO con la POMPA DI CALORE
    Come fare il raffrescamento a pavimento con la pompa di calore

    Impianto di raffrescamento a pavimento: umidità, condensa e deumidificatore

    E’ importante evidenziare che il raffrescamento a pavimento richiede la presenza di un deumidificatore per evitare che la bassa temperatura superficiale porti alla condensa dell’umidità presente nell’aria.

    Il fenomeno della condensa superficiale dell’umidità nel raffrescamento a pavimento è un comportamento più generale che è sintetizzato da un diagramma che rappresenta la temperatura di rugiada, ovvero la temperatura alla quale il vapore acqueo presente comincia a condensare per una determinata condizione ambientale di temperatura ed umidità relativa:

    Raffrescamento a pavimento e temperatura di rugiada
    Raffrescamento a pavimento: umidità, condensa e temperatura di rugiada

    Tenete conto che col raffrescamento a pavimento la temperatura di mandata dell’acqua può essere anche inferiore ai 15 °C: con l’elevata umidità relativa estiva la condensa superficiale è quasi certezza senza utilizzare un deumidificatore.

    A titolo illustrativo riporto i dati relativi alla temperatura di mandata e di ritorno dell’acqua nel mio raffrescamento a pavimento in una calda giornata di luglio con funzionamento notturno:

    Come potete vedere la temperatura dell’acqua nel raffrescamento a pavimento arrivava anche a 14 °C; con temperature esterne più torride ed un funzionamento diurno i valori potrebbero essere ulteriormente inferiori.

    Temperatura acqua raffrescamento a pavimento
    Temperatura acqua raffrescamento a pavimento

    Non è comunque possibile scendere sotto un certo limite con la temperatura dell’acqua nel raffrescamento a pavimento pena una sensazione eccessiva di freddo camminando scalzi per casa.

    La programmazione e la regolazione della temperatura di mandata nell’acqua nel raffrescamento a pavimento e dell’umidità ambientale sono quindi molto importanti per raggiungere il massimo livello di comfort; come vedremo successivamente tale regolazione deve anche tenere conto dei consumi elettrici della pompa di calore che sono fortemente influenzati dalla temperatura esterna.

    Come funziona il riscaldamento a pavimento, raffrescamento e radiante
    Raffrescamento a pavimento: umidità e condensa con VMC e deumidificatore

    Regolazione impianto raffrescamento a pavimento e deumidificatore

    Normalmente abbiamo a disposizione due elementi di regolazione per il nostro raffrescamento a pavimento con pompa di calore e deumidificatore:

    • accensione e spegnimento del raffrescamento a pavimento tramite un termostato ambientale che agisce sulla pompa di calore
    • accensione e spegnimento deumidificatore mediante un umidostato

    Per approfondire potreste leggere il mio articolo relativo al termostato WiFi BTicino Smarther 2 che supporta la gestione sia di riscaldamento che raffreddamento a pavimento.

    Nel mio caso del mio impianto di raffrescamento a pavimento la deumidificazione è effettuata dall’unità di ventilazione meccanica controllata che per il suo funzionamento ha necessità di acqua fredda mediante il collegamento in parallelo al collettore dell’impianto radiante: detto in altre parole nel mio impianto il deumidificatore può funzionare solo quando è acceso il raffrescamento a pavimento. Questo vincolo a fine estate, con temperature più basse ma umidità elevata, richiede attenzione nella regolazione.

    Personalmente nel tempo mi sono dotato di un sistema di monitoraggio e controllo che mi consentisse di accendere e regolare la mia pompa di calore in modo avanzato (ma soprattutto in modo programmabile) sia per il riscaldamento che il raffrescamento a pavimento. Per approfondire potete leggere l’articolo Hack my Daikin HPSU Compact: terza parte.

    Per cercare di avere una misura unica e semplice del comfort percepito che tenga conto sia della temperatura che dell’umidità ambientale, ho provato ad adottare un indicatore che sintetizza la temperatura percepita rispetto all’umidità relativa dell’aria denominato Humidex,.

    Il diagramma precedente suggerisce di avere una temperatura percepita (Humidex) che non superi mai i 29 °C.

    Nel mio sistema di climatizzazione estiva, in cui raffrescamento a pavimento e deumidificatore funzionano quasi sempre in tandem, l’indicatore Humidex può essere la misura perfetta da utilizzare per implementare una crono-programmazione con isteresi, cercando di non superare mai in modo significativo il valore di 30 ºC di temperatura percepita.

    Nell’articolo Climatizzazione estiva: too fast too furious, potete anche trovare il dettaglio delle mie esperienze di regolazione del mio impianto raffrescamento a pavimento sul mio impianto, che ricordo essere costituito da una pompa di calore con pavimento radiante ed una unità trattamento aria per ventilazione meccanica e deumidifica e fotovoltaico. Leggetelo con attenzione perché smentisce chi dice che il raffrescamento a pavimento non funziona.

    Leggi anche la mia guida al miglior deumidificatore portatile.

    Impianto raffrescamento a pavimento e consumi elettrici: come risparmiare

    Prendiamo ora invece in considerazione i criteri con cui stabilire i pro e contro, in termini di convenienza economica, degli orari di funzionamento della climatizzazione estiva con un impianto raffrescamento a pavimento:

    • presenza di impianto fotovoltaico
    • convenzione di SSP (Scambio Sul Posto)
    • tariffa elettrica mono-oraria o bi-oraria
    Raffrescamento a pavimento e ventilazione meccanica centralizzata
    Ventilazione meccanica controllata e raffrescamento a pavimento

    Come sempre, per non fermarsi alle sole opinioni, facciamo due calcoli col mio caso concreto di raffrescamento a pavimento: stimiamo il costo economico netto per “sottrarre” 10 kWh termici dall’involucro (e contemporaneamente deumidificare).

    Partiamo considerando il rendimento della mia pompa di calore in caso di funzionamento in modalità raffrescamento in termini di EER, che rappresenta il rapporto tra l’energia termica sottratta e l’energia elettrica consumata

    Regolazione estiva Daikin Rotex HPSU Compact per raffrescamento e comfort ottimale.

    Più è alto l’EER e minori saranno i consumi: come vedete dal diagramma minore questo corrisponde ad avere un salto termico tra temperatura esterna dell’aria e temperatura di mandata dell’acqua il minore possibile. Le considerazioni sono del tutto analoghe per altri modelli di pompa di calore aria acqua, magari di altri marchi oppure più recenti.

    La mia unità trattamento aria in modalità deumidifica ha invece un assorbimento sostanzialmente costante di circa 540 W elettrici.

    Per semplicità nei calcoli, assumiamo di operare con una temperatura di mandata pari a 15 ºC e di dissipare il calore richiesto in 2 ore di funzionamento.

    Prendo come riferimento una giornata di giugno già particolarmente calda ed umida.

    Io dispongono di una tariffa bi-oraria. I costi elettrici netti, prima della crisi energetica, erano i i seguenti:

    • F1 = 0,262 Eur / kWh
    • F2+F3 = 0,182 Eur / kWh

    Lo scambio sul posto nell’ultimo anno (2016) mi ha mediamente restituito 0,208 Eur / kWh scambiato.

    Funzionamento diurno dell’impianto di raffrescamento a pavimento

    In questo caso cerchiamo di massimizzare l’autoconsumo del fotovoltaico mediante l’accensione diurna del raffrescamento a pavimento.

    Intervallo di riferimento climatizzazione e fotovoltaico ⇒ 12:30 – 14:30

    T Esterna media ⇒ 31 ºC

    P FV = 1,65 kW

    Vi prego di notare la potenza di picco di produzione del fotovoltaico limitata determinata dalla potenza nominale di 3 kWp e dalla disposizione sulle falde Est ed Ovest del mio tetto.

    Dalla tabella di prodotto:

    EER = 3,0

    Quindi ricaviamo la potenza elettrica assorbita dalla pompa di calore:

    P = E termica / (Intervallo * EER) = 10 / (2,0 * 3,0) = 1,67 kW elettrici

    Aggiungendo la UTA otteniamo un assorbimento elettrico di 2,21 kW.

    Il costo lordo per “sottrarre” 10 kWh termici durante il giorno (inclusa deumidifica), con la tariffa F1, risulta dunque essere:

    2,21 * 2 * 0,262 = 1,16 Eur

    Ipotizzando di auto-consumare integralmente la produzione del fotovoltaico, dovremo invece assorbire dalla rete per 2 ore:

    2,21 – 1,65 = 0,56 kW

    Il costo netto per “sottrarre” 10 kWh termici durante il giorno (inclusa deumidifica) risulta dunque essere:

    0,56 * 2 * 0,262 = 0,293 Eur

    In altre parole l’auto-consumo ci ha fatto risparmiare 0,867 Eur.

    Funzionamento notturno dell’impianto raffrescamento a pavimento

    In questo caso cerchiamo di massimizzare l’efficienza della pompa di calore facendola funzionare di notte per il raffrescamento a pavimento. Ovviamente la potenza in eccesso del fotovoltaico di verrà restituita mediante lo scambio sul posto e deve essere tenuta in conto per avere dati confrontabili.

    Pompa di calore con pannelli solari e pavimento radiante

    Intervallo di riferimento FV ⇒ 12:30 – 14:30

    P FV = 1,65 kW

    Possiamo facilmente calcolare l’energia immessa in rete:

    E = 2,0 * 1,65 = 3,3 kWh elettrici

    Che lo SSP ci potrebbe restituire integralmente in misura pari a:

    3,3 * 0,208 = 0,686 Eur

    Intervallo di riferimento climatizzazione ⇒ 04:00 – 06:00

    T Esterna media ⇒ 22,5 ºC

    Dalla tabella di prodotto:

    EER = 4,0 (onestamente per i valori misurati sul campo sarebbe più alto)

    Quindi ricaviamo la potenza elettrica assorbita dalla pompa di calore:

    P = E termica / (Intervallo * EER) = 10 / (2,0 * 4,0) = 1,25 kW elettrici

    Aggiungendo la UTA otteniamo un assorbimento elettrico di 1,79 kW: col semplice spostamento in notturna il consumo elettrico si riduce del 19% !

    Dovremo dunque assorbire dalla rete 1,79 kW per 2 ore.

    Applicando la tariffa F2+F3, il costo lordo per “sottrarre” 10 kWh termici durante la notte mediante l’impianto raffrescamento a pavimento (inclusa deumidifica) risulta dunque essere::

    1,79 * 2 * 0,182 = 0,652 Eur

    Combinando solamente il miglioramento di efficienza della pompa di calore con miglior tariffa elettrica notturna abbiamo ridotto il costo elettrico lordo del 44% spostando da funzionamento diurno a notturno !

    Sottraendo quanto non consumato di giorno e restituito dallo SSP, otteniamo il costo netto per “sottrarre” 10 kWh termici durante la notte mediante l’impianto raffrescamento a pavimento (inclusa deumidifica):

    0,652 – 0,686 = –0,034 Eur

    Ovviamente i calcoli andranno attualizzati con le tariffe correnti.

    Impianto raffrescamento a pavimento opinioni, esperienze e pro e contro

    Nel mio caso, a differenza delle opinioni comuni, risulta evidente che far funzionare il raffrescamento a pavimento di notte rispetto al giorno consente un risparmio economico netto sostanzialmente pari al 100% !!

    Ricordo e ribadisco che questi pro e contro si riferiscono al mio caso: raccomando di ripercorrere gli stessi ragionamenti con le vostre esperienze. Non fatevi scoraggiare da qualche difficoltà iniziale che potrebbe farvi credere che un impianto raffrescamento a pavimento non funziona.

    Ovviamente tutto questo è possibile solo se si assicura il livello di comfort atteso, ovvero che nella fascia diurna l’involucro non si riscaldi (e riempia di umidità) troppo rapidamente.

    Nel grafico seguente potete leggere facilmente gli orari di funzionamento e le variazioni dei parametri ambientali interni:

    Regolazione estiva Daikin Rotex HPSU Compact per raffrescamento e comfort ottimale.

    Non è detto che per tutti sia accettabile per tutti avere queste variazioni nella temperatura e nell’umidità: la soluzione è quella di lasciare funzionare l’impianto di raffrescamento a pavimento per un intervallo più lungo, al limite anche 24 ore al giorno. L’energia termica da sottrarre non cambia ma sarebbe distribuita meglio.

    Una regolazione alternativa dell’impianto di raffrescamento a pavimento, che è anche l’ultima che sto sperimentando, cerca di coniugare meglio:

    • funzionamento con temperature esterne minime per massimizzare l’efficienza della pompa di calore
    • parziale autoconsumo del fotovoltaico
    • ottimizzazione orario produzione acqua calda sanitaria per cercare di utilizzare il compressore della pompa di calore e non la resistenza elettrica
    • ottimizzazione accensione lavastoviglie per autoconsumo fotovoltaico
    • evitare la sovrapposizione con la preparazione dei pasti tramite il piano ad induzione

    Questa strategia prevede il funzionamento di raffrescamento a pavimento e deumidificatore nel pieno della notte e durante la mattina con orario di avvio variabile a seconda delle temperature esterne; questo è l’andamento complessivo dei consumi elettrici:

    • HPSU Elec Power (rosso) è l’assorbimento della pompa di calore (per raffrescamento e produzione acqua calda sanitaria)
    • UTA (viola) rappresenta l’unità di ventilazione meccanica controllata e deumidificazione
    • P PV Production (verde) è la potenza prodotta dall’impianto fotovoltaico

    Non dimenticate: una casa fresca ed asciutta d’estate non ha prezzo grazie ad un impianto raffrescamento a pavimento che funziona bene !

    Puoi comunque vedere i consumi del mio impianto in tempo reale.

    Leggi tutti i miei articoli sul Raffrescamento:

    Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato

    Ultimo aggiornamento Amazon Affiliate 2024-03-29 at 02:03

    87 commenti su “Raffrescamento a pavimento: le mie opinioni, pro e contro, esperienze”

    1. Buongiorno
      Sto costruendo casa nuova e vorrei fare un impianto di riscaldamento e raffreddamento a pavimento a secco …me lo consigli?
      Il raffreddamento anche se fa effetto cantina…raffresca? Da una bella sensazione di frescura?
      La casa è circa 180m 3 piano e non ha il cappotto ne esterno e nell’interno

      Vorrei fare una casa senza gas

      Abito in calabria dove ultimamente ci sono piu mesi caldi che freddi e poi prevale molto l l’umidità.

      Mi consigli questo tipo di riscaldamento e raffreddamento?

      1. Ciao Claudia,

        il raffrescamento a pavimento può fornire un grande comfort ma ci vuole pazienza nel regolarlo ed un deumidificatore.
        Comunque tutto dipende dal corretto dimensionamento. Se la casa e’ molto isolata, anche contro il caldo, potresti pure valutare un impianto a tutt’aria.

    2. Buongiorno
      Stiamo acquistando casa nuova e stiamo valutando se optare per il raffrescamento a pavimento. A parte i costi che sono circa il doppio rispetto ai classici split, non essendo amanti dell’aria condizionata ma viviamo in pianura padana abbiamo paura che sia fastidioso avere il pavimento freddo e soprattutto avere sempre una macchina che va’ sempre…. (parlo a livello di costi)
      Altro dubbio: che manutenzione ha una macchina che fa’ sia da riscaldamento che da raffrescamento rispetto ai classici split?
      Grazie mille x un Vs consiglio

      1. Ciao Samanta,

        e’ un’ottima soluzione ma delicato nella configurazione e richiede un deumidificatore. Insomma ci vuole pazienza soprattutto all’inizio.
        Puoi ottenere un effetto cantina piacevole. Non e’ probabilmente il massimo nell’efficienza.
        La manutenzione e’ quella di una pompa di calore, non troppo dissimile da split con unita’ esterna.

    3. Ciao,
      sto per iniziare la ristrutturazione della mia casa, una villetta monofamiliare. Pensavamo di mettere il raffrescamento a pavimento, perché secondo alcuni tecnici potrebbe essere sufficiente, dal momento che la casa non è in una zona particolarmente calda. Rispetto ad un sistema tradizionale a split, quanto è “peggiore” la resa in termini di confort di questi sistemi?
      Inoltre leggendo i commenti mi sembra di capire che sia sconsigliato con il parquet, corretto? Il sistema di deumidificazione sarebbe da aggiungere all’impianto standard, giusto?
      Grazie per una risposta

      1. Ciao Edoardo,

        rispondo nell’ordine:
        1) sinceramente non ho fatto un confronto ma e’ sicuramente meno efficiente
        2) si’
        3) si’

        Se regolato bene il comfort e’ eccellente (effetto cantina). Ma la regolazione e’ davvero complessa.

    4. buonasera, stiamo costruendo una casa con risc. a pavimento in gres porcell. ci hanno proposto anche il raffreddamento a pavimento con deumidificatore alle pareti ma non vorremmo installare una VMC. Dopo aver letto i vs. consigli, per noi molto utili chiediamo se sarebbe fattibile anche tenendo presente che abitiamo in pianura padana e che noi, per abitudine, usiamo aprire molto le finestre. Grazie e Due volte grazie se la risposta sarà celere, dovendo decidere in poco tempo.

    5. ciao, sto per installare un impianto di raffrescamento vorrei sapere se cè differenza nel montaggio delle serpentine rispetto all’impianto di solo riscaldamento.
      grazie
      Fabio

    6. Buongiorno
      Abbiamo acquistato una vecchia casa in Puglia , da usare prevalentemente nei mesi estivi : si sviluppa tutta a piano terra , molte stanze (11 ) di medie dimensioni , soffitti a volte alti 5 metri, pavimenti in vecchie cementine (che mi piacerebbe mantenere ), abbastanza umida, come tutte le case in salento costruite in pietra leccese .
      La casa purtroppo è molto calda .
      Stiamo per iniziare un importante ristrutturazione perchè la casa è stata disabitata per più di 50 anni e la ditta ci ha proposto, al posto dei classici condizionatori, il sistema di raffreddamento ( e riscaldamento per le poche volte che ci andremo in inverno ) a pavimento .

      mi sembra però di capire, che in una tipologia di casa come la mia , potrebbero esserci molti CONTRO, primo fra tutti la condensa e l’umidità che si verrebbe a creare oltre al fatto che non sono riuscita a capire se riuscirei ad avere una temperatura fresca anche nelle giornate particolarmente calde ( 36/38°).
      Tra l ‘altro, affacciandosi le stanze sul giardino , spesso saranno lasciate aperte, e ho paura che ci voglia molto tempo prima che la temperatura dell’aria, riesca ad abbassarsi di nuovo .
      Non sono preoccupata del costo dell’impianto perchè fortunatamente rientrerei nel superbonus al 110 % ma non vorrei poi trovarmi ad aver fatto i lavori e aver peggiorato la situazione dell umidità già esistente e a camminare su un pavimento bagnato .
      Ho anche letto anche dei deumidificatori da istallare per ovviare al problema della condensa, ma la casa è composta da 11 e da quello che ho capito ne servirebbe uno a stanza …

      che ne pensa ?

      grazie in anticipo

      1. Ciao Maria,

        mi pare sicuramente una casa “importante”. Sicuramente il raffrescamento a pavimento richiede di gestire l’umidità.
        La temperatura fresca la raggiungi se la potenza dell’impianto e’ corretta.

        Purtroppo io ho la mia esperienza settentrionale.

        Certamente rifare tutti gli impianti a pavimento ha un impatto elevato rispetto a degli split distribuiti che potrebbero anche integrare il poco riscaldamento necessario.

    7. Ciao,
      Mi chiamo francesca, da poco vivo in una casa con raffrescamento a pavimento e sistema di ventilazione forzata con deumidificazione. Ho notato che i pavimenti, quando li lavo, ci mettono moltissimo tempo ad asciugare. Mi chiedo se sia un’indicazione di un cattivo funzionamento dell’impianto. Sicuramente i pavimenti sono più freddi, ma mi pare strano che impieghino anche un’ora per asciugarsi, nonostante usi un sistema con poca acqua.
      Il pavimento è in grès porcellanato.

      1. Ciao Francesca,

        sicuramente col raffrescamento a pavimento l’asciugatura e’ leggermente + lenta.
        Se hai il deumdificatore che opera pero’ non dovresti accorgertene, anzi.
        Hai una qualche misura dell’umidità interna?
        Magari bisogna tarare meglio l’impianto.

    8. Ciao,
      innanzitutto complimenti per il sito e i dati che condividi, sono stati un ispirazione.

      Sono in fase di ristrutturazione appartamento su 2 livelli [85+45mq] a Torino, PDC + radiante + FV ma vista la disposizione delle stanze non mi e’ possibile installare facilmente la VMC con deumidificazione. Il mio termotecnico che si sta’ rivelando piu’ idraulico che termotecnico mi sta caldamente sconsigliando di usare il radiante in raffreddamento. Io avevo proposto di installare una PDC aria-aria / dual split [uno per piano] da far girare sempre in deumidificazione in parallelo alla PDC che alimenta il pavimento radiante.
      Il termotecnico mi continua a dire che mi trovero’ i pavimenti bagnati e i muri che colano acqua – terrorismo psicologico.

      Che cosa ne pensi la soluzione dual split per deumidificare potrebbe non essere sufficiente?

      Grazie Lorenzo

    9. Ciao, approfitto della tua esperienza per vedere se puoi dare una risposta alle nostre preoccupazioni.
      Stiamo progettando la ns abitazione monofamiliare con riscaldamento a pavimento, pdc DAIKIN modello Altherma 3 (da confermare!!!) , fotovoltaico (6 kW) e vmc con deumidificatore Zehnder ComfoAir Q 450 ST.
      Siamo fortemente in dubbio se mantenere il progetto con climatizzazione estiva in radiante (al posto delle unità fancoil a controsoffitto) per i seguenti motivi:
      – viviamo in pianura padana (provincia di brescia) e abbiamo paura che l’impianto non riesca a garantire il comfort necessario (non raffresca abbastanza).
      – abbiamo il timore che la temperatura superficiale del pavimento sia troppo bassa per poter vivere la casa scalzi e non confortevole per giocare a terra, specialmente con i bimbi piccoli).
      – stiamo progettando la casa per viverla anche all’esterno (ovviamente non quando fuori ci sono 32°), ma abbiamo paura che tenere spesso le finestre scorrevoli aperte possa pesantemente inficiare sulla qualità del raffrescamento, essendo un sistema che ha bisogno di ore per andare a regime…

      ti ringrazio per quanto potrai dirci

      Valentina

      1. Ciao Valentina,

        noi ci sopravviviamo da anni ormai.

        Se fossi in voi ed ancora in grado di cambiare la progettazione della casa:
        1) aumenterei al massimo le prestazioni dell’involucro sia estive che invernali (tipo Passivhaus)
        2) adotterei un aggregato compatto che funziona solo con l’aria (tipo Brofer HPU 600)

        Avresti un impianto + confortevole, semplice e probabilmente meno costoso. Tutto questo se pero’ hai dietro un progettista in grado di farlo.

    10. Ciao, articolo molto interessante! Secondo te sarebbe fattibile l’installazione di un pavimento in parquet sopra un sistema di raffreddamento a pavimento (dotato anche di deumidificatori a soffitto)? È un tipo di pavimento che ci piace tanto, ma abbiamo paura che la condensa possa rovinare il legno. Che ne pensi?

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    La mia Casa Elettrica

    GRATIS
    VISUALIZZA