Vai al contenuto
Home » Fotovoltaico » Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l'energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato

Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato

    Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l'energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato

    Scambio sul posto: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022? I pagamenti GSE spiegati in modo chiaro per sapere anche quando paga il GSE l’energia immessa in rete ed il prezzo di vendita dell’energia del fotovoltaico; vai oltre l’autoconsumo fotovoltaico grazie ai contributi GSE: contributo in conto scambio e tariffa ritiro dedicato anche col Superbonus 110% e scopri quanto viene pagata l’energia immessa in rete.

    Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato per fotovoltaico

    Installare un impianto fotovoltaico connesso in rete ci permettere di risparmiare sulla bolletta elettrica, primariamente mediante l’autoconsumo contestuale dell’energia prodotta.

    Non è però possibile auto consumare tutta l’energia prodotta dal fotovoltaico: la parte in eccesso viene immessa in rete e consumata da altre utenze.

    Fotovoltaico: energia prodotta, autoconsumata, immessa e prelevata dalla rete
    Fotovoltaico: energia prodotta, autoconsumata, immessa e prelevata dalla rete

    Le motivazioni sono piuttosto semplici:

    • il profilo di consumo della nostra abitazione non può seguire quello di produzione del fotovoltaico (di notte il sole non c’è)
    • la potenza prodotta dal fotovoltaico varia moltissimo nel corso della stagioni (in inverno è insufficiente, in estate è in eccesso)

    Per favorire la diffusione del fotovoltaico sono stati quindi creati nel corso del tempo diversi meccanismi di incentivazione per remunerare la vendita dell’energia prodotta in eccesso ed immessa in rete; quelli principali che si applicano al caso di abitazioni individuali sono:

    • conto energia: remunerazione dell’energia prodotta (meccanismo non più applicabile ai nuovi impianti dal luglio 2013)
    • scambio sul posto: corrispettivo per l’energia immessa in rete con un’addizionale per l’energia scambiata (immessa e poi prelevata)
    • ritiro dedicato: tariffa per la remunerazione della sola energia immessa in rete

    Trovate la lista completa dei vari meccanismi di incentivazione sul sito del GSE che include anche quelli interessanti per abitazioni plurifamiliari e condomini come i gruppi di autoconsumatori e comunità di energia rinnovabile.

    Per capire la convenienza della vendita dell’energia prodotta dal fotovoltaico e quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 in questa guida approfondiremo in modo dettagliato:

    Mi preme chiarire da subito un concetto molto importante per valutare la convenienza della vendita dell’energia prodotta dal fotovoltaico:

    • lo scambio sul posto è conveniente se l’energia prelevata dalla rete nel corso dell’anno è comunque superiore a quella immessa: è il caso più comunque di impianto dimensionato per l’autoconsumo
    • se avete usufruito del Superbonus 110%, oppure avere un grande impianto non asservito ad una utenza domestica, allora dovete optare per la tariffa con ritiro dedicato

    Ho provato a rappresentare su questo grafico illustrativo il confronto dei i pagamenti GSE con scambio sul posto e ritiro dedicato al variare dell’energia immessa in rete a parità di energia prelevata (3.000 kWh nell’esempio):

    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato
    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato

    Procediamo nella mia guida per capire quanto viene pagata l’energia immessa in rete.

    Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022: estratto conto pagamenti GSE

    Nella sezione Pagamenti dell’Area Clienti del sito GSE, a cui potete accedere con le vostre credenziali o con lo SPID, sono presenti di tutti i pagamenti GSE relativi agli ultimi 2 anni per la vendita dell’energia del fotovoltaico:

    Sezione Pagamenti Area Clienti sito GSE
    Sezione Pagamenti Area Clienti sito GSE

    Nei pagamenti GSE possiamo ad esempio prendere in considerazione l’estratto conto SSP corrispondente all’ultimo pagamento con conguaglio dell’anno precedente effettuato dal GSE nel mese di giugno:

    Scambio sul posto: quanto paga il GSE l'energia immessa in rete 2021
    Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022

    Tenendo conto che il valore dei due acconti nei pagamenti GSE per il 2021 era stato in totale di 54,6 € il contributo conto scambio sul posto pagatomi in totale nel 2021, relativo all’energia scambiata nel 2020, è stato pari a 102,1 €.

    Per analizzare il dettaglio dei pagamenti GSE derivanti dalla vendita dell’energia del fotovoltaico, possiamo anche scaricare i dati di dettaglio dei corrispettivi per contributo in conto scambio sul posto che si trovano nella sezione ContrattiCorrispettivi dell’Area Clienti del sito GSE:

    Scambio sul posto - Sezione Contratti - Corrispettivi Area Clienti sito GSE
    Pagamenti GSE: Scambio sul posto – Sezione Contratti – Corrispettivi Area Clienti sito GSE

    Il contenuto del file con il dettaglio de pagamenti GSE potrebbe intimidire qualsiasi professionista.

    Il primo dato che è piuttosto agevole estrarre dai file dei corrispettivi dei pagamenti GSE è il dettaglio mensile relativo all’anno precedente dell’energia prelevata ed immessa in rete nelle varie fasce orarie:

    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2020
    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2020

    Che possiamo anche rappresentare graficamente:

    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2020
    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2020

    Poiché il mio impianto fotovoltaico è sottodimensionato rispetto ai miei consumi elettrici, che includono pompa di calore e piano cottura ad induzione, l’energia immessa è sempre inferiore a quella prelevata anche nei mesi estivi.

    Se siete in ansia e non potete attendere fino a giugno la disponibilità dei pagamenti GSE con i dati ufficiali di prelievo ed immissione sul sito GSE, potete comunque scaricare quelli relativi agli ultimi 12 mesi nella sezione Misure GSE-TERNA della vostra area riservata del portale di E-distribuzione.

    Sezione Misure GSE-TERNA area riservata portale E-distribuzione
    Sezione Misure GSE-TERNA area riservata portale E-distribuzione

    Purtroppo occorre scaricare i dati presenti sul portale di E-distribuzione mese per mese; con santa pazienza ho estrapolato i seguenti dati di energia prelevata ed immessa, non troppo dissimili da quelli dell’anno precedente:

    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2021
    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2021
    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2021
    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2021

    Siamo pronti per affrontare insieme la sfida di capire come si arrivi praticamente al totale dei pagamenti GSE per la vendita dell’energia del fotovoltaico ottenere due risultati:

    • verificare la congruità dei pagamenti GSE rispetto a quanto immesso e prelevato in rete
    • prevedere l’importo del conguaglio che riceverete con i pagamenti GSE nel mese di giugno 2022 in un periodo con grandi turbolenze nel costo dell’energia elettrica
    Offerta Smartphone Xiaomi
    Offerta Smartphone Xiaomi
    Offerta Xiaomi Redmi Note 11S - Smartphone 6+128GB, Display AMOLED 6.43” 90Hz FHD+, MediaTek Helio G96, fotocamera professionale 108MP, 5000mAh, Twilight Blue (versione IT + 2 anni di garanzia)

    Cos’è lo scambio sul posto GSE

    Lo scambio sul posto GSE (SSP) è un meccanismo pensato per gli impianti fotovoltaici dimensionati per l’autoconsumo e che consente di “scambiare” l’energia elettrica prodotta in eccesso ed immessa prima in rete e prelevata poi in un momento successivo.

    La soluzione dello scambio sul posto ha il grande pregio di non richiedere altri investimenti, oltre all’installazione di un impianto fotovoltaico, anche in una batteria di accumulo.

    Detto in altre parole, lo scambio sul posto GSE funziona come una batteria di accumulo elettrico virtuale sempre disponibile in cui accumulare l’energia prodotta in eccesso per poi scaricarla successivamente quando ci serve.

    Ho provato a schematizzare il funzionamento dello scambio sul posto GSE nel corso delle quattro stagioni:

    Il funzionamento complessivo dello scambio sul posto è quello rappresentato nel diagramma precedente:

    • in estate, con la produzione del fotovoltaico al massimo, accumuliamo in rete energia elettrica per l’inverno, un po’ come delle formiche che si preparano all’inverno
    • durante l’inverno, con la produzione del fotovoltaico minima, scarichiamo la nostra batteria virtuale di rete
    • in primavera ed autunno energia prelevata e consumata si bilanciano

    Il servizio di scambio sul posto GSE è regolato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che si occupa del pagamento del contributo GSE, valorizzando l’energia scambiata sulla base dei prezzi nel mercato elettrico ovvero quelli della quota energia presente nella nostra bolletta che include anche altri oneri

    Questo vuol dire in pratica che:

    • l’utilizzo della rete elettrica come batteria virtuale dello scambio sul posto non è completamente “gratuito” perché non ci vengono integralmente gli altri oneri presenti in bolletta
    • lo scambio sul posto è pensato ed è conveniente per chi utilizza la rete elettrica come batteria di accumulo virtuale: se l’energia immessa supera quella prelevata nel corso di un anno è possibile portare tale eccedenza a credito per l’anno successivo; possiamo comunque optare per la liquidazione dell’eccedenza se il nostro impianto fotovoltaico è sovradimensionato rispetto ai consumi

    Abbinare fotovoltaico, pompa di calore e scambio sul posto GSE potrebbe essere una soluzione ottimale:

    • la pompa di calore aumenta l’autoconsumo istantaneo del fotovoltaico
    • lo scambio sul posto GSE funziona da batteria di accumulo virtuale in rete per le eccedenze immesse in rete

    Se vuoi essere certo cosa contribuisce ai tuoi consumi elettrici, leggi anche il mio articolo Misuratore consumo elettrico.

    Pagamenti GSE: calcolo scambio sul posto

    Vediamo ora quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 scoprendo l’astruso metodo del calcolo per SSP che viene utilizzato per determinare i pagamenti GSE da vendita dell’energia del fotovoltaico nel caso di scambio sul posto.

    Per farlo dobbiamo partire dai riferimenti normativi dei contributi GSE, con valori aggiornati per l’anno 2022, che si trovano sul sito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA): Valori del corrispettivo unitario di scambio forfettario per l’anno 2021. Concentriamoci esclusivamente sul caso di una utenza domestica che riguarda la maggior parte di noi.

    Nell’ambito della convenzione per lo SSP, il GSE eroga, su base annuale solare, il contributo in conto scambio sul posto CS (in €) che costituisce l’importo dei pagamenti GSE, viene calcolato applicando la seguente formula:

    CS = min (OE; CEI) + CUsf * ES

     dove:

    OE
    (€)
    Onere energia prelevataProdotto tra:
    – quantità di energia prelevata (EPR)
    Prezzo Unico Nazionale (PUN)
    CEI
    (€)
    Controvalore energia immessaProdotto tra:
    – quantità di energia immessa
    Prezzi Zonali Orari (MGP)
    CUsf
    (c€/kWh)
    Corrispettivo unitario di scambio
    forfettario annuale
    Definito dall’ARERA
    ES
    (kWh)
    Quantità energia scambiataMinimo, su base anno solare, tra:
    – quantità energia immessa
    – quantità energia prelevata
    Parametri calcolo scambio sul posto GSE

    Nella pratica ci sono due componenti nel ricavo da vendita dell’energia del fotovoltaico con lo scambio sul posto:

    • quota energia min (OE; CEI) è la valorizzazione economica vera e propria dell’energia scambiata
    • quota servizi CUsf * ES è un rimborso forfettario, relativamente all’energia scambiata, di tutti gli altri oneri presenti in bolletta

    Nel caso in cui vi sia un’eccedenza, ovvero il controvalore energia immessa CEI sia maggiore dell’onere energia prelevata OE si matura anche un credito che si può scegliere se accumulare sull’anno successivo oppure farsi saldare col conguaglio del pagamento GSE:

    Cr = max (0; CEI – OE)

    Come vedremo nel seguito, la parte quantitativamente più rilevante dello scambio sul posto è la quota energia, corrispondente alla valorizzazione dell’energia elettrica immessa in rete.

    Detto in altre parole, quanto paga il GSE a kW con lo scambio sul posto è con buona approssimazione:

    • somma del Prezzo Unico Nazionale (PUN) e del corrispettivo unitario di scambio forfettario annuale CUsf per la quota di energia immessa che non eccede quella prelevata
    • Prezzo Unico Nazionale (PUN) per la parte di energia immessa che supera quella prelevata; questa eccedenza può essere accumulata anziché essere saldata col conguaglio

    Quindi se il nostro impianto fotovoltaico è asservito ad una utenza domestica, lo scambio sul posto risulta sempre conveniente rispetto al ritiro dedicato; nel caso abbiate usufruito del Superbonus 110% potete sottoscrivere esclusivamente il ritiro dedicato.

    Scambio sul posto: onere energia prelevata OE e Prezzo Unico Nazionale PUN

    L’onere per l’energia prelevata OE dello scambio sul posto corrisponde alla quota energia pagata in bolletta:

    OE = EPR * PUN

    Il Prezzo Unico Nazionale o PUN è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana ed il suo valore è pubblicato in modo aggiornato sul sito del Gestore dei Mercati Energetici nella sezione Statistiche.

    Per avere un riferimento di massima ho sintetizzato l’andamento del Prezzo Unico Nazionale PUN monorario negli ultimi due anni:

    MesePUN (c€/kWh)
    giu-202,8
    set-204,9
    dic-205,4
    mar-216,0
    giu-218,5
    set-2115,9
    dic-2128,1
    mar-2230,8
    giu-2227,1
    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario
    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario

    Occorre osservare diversi aspetti fondamentali:

    • il PUN è inferiore alla tariffa totale presente in bolletta poiché corrisponde alla sola quota energia
    • nel corso del 2021 c’è stato un incremento esponenziale del prezzo dell’energia elettrica
    • l’invasione dell’Ucraina a marzo 2022 ha creato una fiammata ulteriore sui mercati dell’energia, evidenziando l’enorme dipendenza italiana dal gas importato dalla Russia; ad agosto 2022 siamo arrivati ad un incredibile valore di 54,3 c€/kWh

    In rete potete anche trovare il valori del Prezzo Unico Nazionale PUN per fasce orarie: personalmente li ho consultati sul sito A2A dove sono costantemente e tempestivamente aggiornati.

    Moltiplicando l’energia prelevata dalla rete su base mensile e di fascia oraria per il corrispondente PUN, possiamo calcolare l’onere per l’energia prelevata OE dello scambio sul posto:

    Scambio sul posto - Calcolo onere energia prelevata OE
    Scambio sul posto – Calcolo onere energia prelevata OE

    Nel mio caso per l’energia prelevata nel 2021 di 6.149 kWh, il valore determinato per OE, utilizzato per il calcolo del contributo scambio sul posto 2022, è stato di 815,6 €.

    Detto in altre parole il Prezzo Unico Nazionale PUN medio per la mia particolare distribuzione di energia prelevata nell’anno 2021 è stato di 13,3 c€/kWh.

    Ricordo che in pratica il valore dell’onere per l’energia prelevata OE diventa rilevante per il risultato finale dello scambio sul posto per stabilire la soglia di remunerazione dell’energia immessa in rete.

    Scambio sul posto: controvalore Energia Immessa CEI

    Il controvalore energia immessa CEI dello scambio sul posto rappresenta in qualche modo il prezzo di vendita dell’energia del fotovoltaico ed utilizza i prezzi zonali orari definiti nel Mercato del Giorno Prima (MGP).

    Con una discreta approssimazione per capire quanto viene pagata l’energia immessa in rete potete considerare il prezzo zonale orario applicato sostanzialmente identico al PUN: valgono sicuramente le medesime considerazioni già fatte sul suo andamento nel corso degli ultimi anni.

    Moltiplicando l’energia immessa in rete su base mensile e di fascia orario per il prezzo zonale corrispondente, possiamo calcolare il controvalore per l’energia immessa CEI dello scambio sul posto:

    Scambio sul posto - Calcolo controvalore energia immessa CEI
    Scambio sul posto – Calcolo controvalore energia immessa CEI

    Nel mio caso per l’energia immessa nel 2021 di 1.149 kWh, il valore determinato per CEI, utilizzato per il calcolo del contributo scambio sul posto 2022, è stato di ben 129,1 €.

    Detto in altre parole il prezzo zonale orario medio per la mia particolare distribuzione di energia immessa nell’anno 2021 è stato di 11,2 €/kWh.

    Per un impianto fotovoltaico dimensionamento correttamente, l’energia immessa è normalmente minore di quella prelevata: sarà quindi proprio il CEI a contribuire al totale finale del contributo per scambio sul posto GSE.

    E’ abbastanza evidente come il meccanismo dello scambio sul posto GSE non sia pensato come investimento per la produzione col fotovoltaico, come lo era invece il conto energia: lo scambio sul posto è un supporto per bilanciare i consumi invernali con la sovrapproduzione estiva non gestibile mediante autoconsumo istantaneo o batteria di accumulo; le eventuali eccedenze annue sono comunque utilizzabili a credito oppure possono essere saldate.

    Ricordo ancora nuovamente che, nel caso in cui abbiate usufruito del Superbonus 110% per la costruzione del vostro impianto fotovoltaico oppure non sia associato ad una utenza domestica, dovrete necessariamente utilizzare la tariffa del ritiro dedicato anziché lo scambio sul posto.

    Scambio sul posto: corrispettivo energia scambiata CUsf

    Approfondiamo la parte che sta diventando sempre meno rilevante nell’totale del contributo in conto scambio sul posto: la quota servizi ovvero il corrispettivo economico per l’energia scambiata.

    Non è altro che il valore al quale, grazie ai pagamenti GSE, ci vengono “rimborsati” gli altri oneri di utilizzo della rete elettrica per l’energia che scarichiamo dalla batteria virtuale dello scambio sul posto GSE dopo averla immessa: è quanto paga il GSE a kW oltre al Prezzo Unico Nazionale (PUN).

    Il dato del corrispettivo unitario di scambio forfettario annuale CUsf dello scambio sul posto è definito in una tabella pubblicata annualmente, intorno alla metà di marzo, dall’ARERA di cui riporto un estratto dall’ultima versione disponibile:

    Scambio sul posto - Quanto paga il GSE l'energia immessa in rete 2022
    Scambio sul posto – Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022

    Il valore del corrispettivo CUsf, utilizzato per il calcolo del contributo in scambio sul posto GSE, è valorizzato su base mensile e non ci sono differenze in base alle fasce orarie.

    Il valore dei corrispettivi CUsf nel corso del tempo ha seguito la riforma tariffaria, in particolare c’è stata l’eliminazione di:

    • tariffa TD per pompe di calore
    • scaglioni progressivi di consumo (fino a ed oltre 1.800 kWh/anno)

    I corrispettivi CUsf dello scambio sul posto sono stati ridotti drasticamente proprio a partire dal 2017, come potete vedere in questa tabella e grafico in cui sono riportati i valori medi annui relativi alle utenze domestiche BT o a quelle con tariffa D1 pompe di calore (fino a quando in essere):

    AnnoCUsf (c€/kWh)
    201410,4
    201510,9
    201610,8
    20175,9
    20185,8
    20196,5
    20206,5
    20215,1
    Andamento corrispettivo energia scambiata CUsf
    Andamento corrispettivo energia scambiata CUsf

    Purtroppo, anche a causa dell’incremento del prezzo dell’energia elettrica, il valore del corrispettivo energia scambiata CUsf è diventato col tempo la componente dello scambio sul posto sempre più marginale.

    Il calcolo del corrispettivo forfettario energia scambiata, una volta compreso, è molto semplice: basta moltiplicare il valore del CUsf per l’energia scambiata totale calcolata su base mensile, come minimo tra energia prelevata ed immessa.

    Vediamo in modo facile con dei numeri concreti riprendendo come riferimento i miei dati relativi all’energia scambiata che come vedete deve essere calcolata su base mensile come il minimo tra energia immessa e prelevata:

    Dettaglio energia scambiata anno 2021
    Dettaglio energia scambiata anno 2021

    Nel mio caso per l’energia scambiata nel 2021 il corrispettivo forfettario dello scambio sul posto risultante sarà di ben 57,3 €, ancora meno dell’anno precedente!

    Come anticipato questa parte determina solo più marginalmente quanto paga il GSE a kW con lo scambio sul posto.

    Pagamenti GSE contributo in conto scambio sul posto: confronto con bolletta elettrica

    Riepiloghiamo tutti i miei dati che hanno contribuito al calcolo del contributo in conto scambio sul posto per i pagamenti GSE:

    CS = min (OE; CEI) + CUsf * ES

    CSContributo in conto scambio sul posto186,4 €
    OEOnere energia prelevata (6.149 kWh)815,6 €
    CEIControvalore energia immessa (1.129 kWh)129,1 €
    CUsfCorrispettivo unitario di scambio forfettario annuale5,08 c€/kWh
    ESQuantità energia scambiata1.129 kWh
    Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022

    Nel mio caso, con impianto fotovoltaico fortemente sottodimensionato, non ho maturato nessuna eccedenza da potere essere portata come credito per l’anno successivo oppure liquidata:

    Cr = max (0; CEI – OE) = max (0; 129,1 – 815,6) = 0

    Possiamo sintetizzare i risultati della vendita dell’energia del fotovoltaico con parole semplici concludendo che:

    • l’energia scambiata – prodotta in eccesso dal fotovoltaico, immessa nella batteria di accumulo virtuale della rete e poi prelevata – è stata complessivamente valorizzata con lo scambio sul posto a circa 16,5 c€/kWh, ovvero la somma del Prezzo Unico Nazionale PUN / Prezzo zonale orario medio e del corrispettivo unitario di scambio forfettario annuale
    • l’eventuale eccedenza annuale – immessa in rete oltre a quella prelevata – sarebbe stata valorizzata con lo scambio sul posto a circa 11,2 €/kWh ovvero il Prezzo Unico Nazionale PUN / Prezzo zonale orario medio

    Per una comprensione immediata della convenienza della vendita dell’energia del fotovoltaico tramite lo scambio sul posto GSE, vi suggerisco di confrontare i corrispettivi sopra indicati, in particolare quelli relativi alle utenze domestiche BT, con le tariffe del vostro contratto di fornitura dell’energia elettrica.

    Come riferimento potete vedere il sommario della mia ultima bolletta elettrica disponibile relativa al mio contratto in mercato libero con tariffa bioraria e potenza impegnata 4,5 kW di fatto fissata.

    Tenendo conto che c’è anche il canone Rai incluso nel totale, parliamo di 221 € per 1.410 kWh, ovvero una tariffa elettrica media di 16 c€/kWh.

    Prendete il valore con le pinze perché siamo in periodi di bufera sul costo dell’energia per cui il valore qui riportato potrebbe non essere più attuale nel momento in cui leggete questo articolo.

    Quindi vi consiglio di prendere con pazienza la vostra ultima bolletta e verificare la tariffa effettiva che vi viene applicata. Conviene farlo periodicamente.

    Bolletta energia elettrica

    Traiamo qualche conclusione per il mio caso specifico ma che potrebbero essere facilmente generalizzabili:

    • il costo in bolletta elettrica dell’energia prelevata è stato di 16 c€/kWh
    • il recupero per l’energia scambiata, grazie allo scambio sul posto GSE, è stato di 16 c€/kWh ovvero il totale del costo in bolletta con mercato libero
    • l’autoconsumo istantaneo continua ad essere il modo più conveniente di utilizzare l’energia prodotta dal nostro impianto fotovoltaico
    • lo scambio sul posto GSE può fungere da batteria di accumulo virtuale per quanto con un rendimento limitato

    Sono sicuro che nella revisione delle tariffe che il mio operatore farà quest’anno la situazione cambierà legandosi all’andamento del Prezzo Unico Nazionale PUN come nel mercato tutelato.

    Vi ricordo quali sono le maniere migliori per aumentare l’autoconsumo del fotovoltaico:

    1. riscaldamentoproduzione acqua calda sanitaria e raffrescamento mediante una pompa di calore Smart Grid Ready, in grado di aumentare automaticamente la potenza termica in presenza di un eccesso di produzione solare
    2. accensione automatica, ove possibile, degli elettrodomestici energivori in presenza di energia solare grazie all’utilizzo di un dispositivo di monitoraggio e gestione dei carichi come, ad esempio, Elios4YouShelly EM o Smappee
    3. ricarica dell’auto elettrica mediante una stazione di ricarica, possibilmente integrata col sistema di gestione dell’energia
    4. utilizzo di una batteria accumulo fotovoltaico elettrico

    Vi consiglio dunque la lettura di questi miei articoli:

    Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022: ritiro dedicato

    Col meccanismo del Ritiro Dedicato, alternativo allo Scambio sul Posto, il GSE remunera l’energia immessa in rete con una tariffa per la vendita che fa sul mercato dell’energia per nostro conto. Il Ritiro Dedicato è pensato per gli impianti fotovoltaico che non hanno una utenza domestica associata.

    Nei pagamenti GSE la tariffa che ci viene riconosciuto con la vendita dell’energia del fotovoltaico tramite il ritiro dedicato per l’energia immessa dipende dalla tipologia di impianto e dalle eventuali incentivazioni già presenti:

    • non incentivato (fino a 1 MW) o incentivato (fino a 100 kW): Prezzi Minimi Garantiti (PMG) stabiliti dall’ARERA
    • incentivato (tra 100 kW e 1 MW) o comunque con superiore a 1 MW: Prezzo Zonale Orario (PO)

    Nel caso in cui i Prezzi Minimi Garantiti (PMG) del ritiro dedicato fossero inferiori al Prezzo Zonale Orario (PO) nella tariffa verrebbe comunque conguagliata la differenza.

    Bisogna anche sottrarre una minima tariffa a copertura degli oneri di gestione da parte del GSE (dipendente dalla potenza di impianto).

    Nell’ultimo Aggiornamento dei prezzi minimi garantiti per l’anno 2022 il Prezzo Minimo Garantito PMG per il solare fotovoltaico è di 4,07 c€/kWh.

    Come già detto in precedenza:

    • siamo in un momento storico di forte instabilità dei prezzi dell’energia
    • il prezzo zonale orario con buona approssimazione corrisponde al prezzo unico nazionale PUN

    Per prevedere la tariffa del ritiro dedicato nei pagamenti GSE è quindi bene confrontarsi sempre con l’andamento del Prezzo Unico Nazionale PUN già visto in precedenza:

    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario
    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario

    Possiamo sintetizzare con parole semplici quanto viene pagata l’energia immessa in rete nel caso del ritiro dedicato: nella pratica la tariffa coinciderà col Prezzo Unico Nazionale PUN / Prezzo zonale orario medio.

    Tocchiamo il tema impianto fotovoltaici realizzato col Superbonus 110% già anticipato in precedenza: la normativa stabilisce che siano tenuti a cedere l’energia elettrica non auto consumata al GSE esclusivamente con la tariffa del Ritiro Dedicato.

    E’ anche ammesso al Superbonus 110% il potenziamento di un impianto fotovoltaico già incentivati a condizione che la sezione di impianto potenziato possa:

    • funzionare in maniera autonoma e indipendente dal resto dell’impianto esistente
    • misurare la produzione autonomamente
    • che sia installata in modalità di autoconsumo
    • che abbia una potenza inferiore a 20 kW

    Se le condizioni sono soddisfatte, all’estensione dell’impianto fotovoltaico col Superbonus 110% si applicherà la tariffa del ritiro dedicato.

    Pagamenti GSE: quando paga il GSE l’energia immessa in rete con scambio sul posto

    E’ facile prevedere quando paga il GSE l’energia immessa in rete poiché sono date pianificate per lo scambio sul posto:

    • pagamenti GSE acconto primo semestre: giugno (15° giorno lavorativo)
    • pagamenti GSE acconto secondo semestre: novembre (15° giorno lavorativo)
    • pagamenti GSE conguaglio: giugno successivo (15° giorno lavorativo)

    Quindi nella pratica riceveremo due pagamenti GSE all’anno per lo scambio sul posto:

    • pagamenti GSE giugno (15° giorno lavorativo): conguaglio anno precedente + acconto primo semestre anno corrente
    • pagamenti GSE novembre (15° giorno lavorativo): acconto secondo semestre anno corrente

    Questo schema illustrativo, relativo a 2020 e 2021 ma applicabile anche al 2022, spiega in modo piuttosto chiaro quando paga il GSE che le due tranche dei pagamenti GSE:

    Scambio sul posto - Quando paga il GSE
    Scambio sul posto – Quando paga il GSE

    Pagamenti GSE: conclusioni su quanto e quando paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato

    Abbiamo capito quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 e quindi quali saranno i pagamenti GSE sia che abbiate un impianto fotovoltaico con lo scambio sul posto che con la tariffa ritiro dedicato.

    Il contributo in conto scambio sul posto (CS) ha una remunerazione unitaria più conveniente fino a quando l’energia immessa nell’anno è inferiore a quella prelevata, oltre la tariffa diventa del tutto equivalente a quella del ritiro dedicato.

    Il punto ottimale per l’investimento in un impianto fotovoltaico con una utenza domestica associata (progettato per l’autoconsumo) è sfruttare tutto il contributo scambio sul posto GSE unitario massimo, ovvero energia elettrica scambiata ed immessa nell’anno uguali.

    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato
    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato

    Abbiamo quindi una coppia di regole auree per il dimensionamento del fotovoltaico con scambio sul posto GSE per una casa elettrica:

    1. minimizzare la bolletta elettrica mediante la massimizzazione dell’auto-consumo
    2. massimizzare il contributo in conto scambio sul posto assicurando che, sull’anno solare, energia elettrica prelevata ed immessa in rete siano identiche

    Nella scelta della taglia del fotovoltaico tenetene conto con grande attenzione.

    I valori dei consumi attesi, soprattutto con la pompa di calore per riscaldamento e raffrescamento, possono fare davvero la differenza !

    My Solar Family: App GSE fotovoltaico

    Vorrei anche citare My Solar Family, un’app per la gestione di GSE e fotovoltaico, disponibile per Android ed iOS.

    Concedendo le vostre credenziali del portale GSE all’app My Solar Family potrebbe accedere più facilmente ai dati storici sul fotovoltaico, conto scambio sul posto, ritiro dedicato e conto energia e capire quanto viene pagata l’energia immessa in rete.

    Pagamenti GSE regolari? Scoprilo con My Solar Family, l'app gratuita per monitorare il fotovoltaico
    App GSE fotovoltaico My Solar Family

    Leggi tutti i miei articoli su Fotovoltaico:

    Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato

    Ultimo aggiornamento Amazon Affiliate 2024-04-20 at 15:11

    141 commenti su “Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato”

    1. Ciao,
      complimenti per l’articolo, molto chiaro. i vorrei porre due domande
      1. il contributo che il GSE paga per l’energia immessa è comunque legato la PUN dell’energia? Nel senso che gli attuali enormi aumenti corrisponderanno poi ad aumenti anche del contributo erogato?

      2. ho una casa ad alta efficienza (A4) Nord Italia, no gas, solo pompa di calore. Ho installato FV da 3kw esposto ad ovest si tetto a due falde, che produce 2800 kw annui circa (circa la metà immessi in rete) . Il mio consumo annuo è di circa 6000 kw.
      Mi conviene valutare l’installazione di un accumulo (5kw circa) per aumentare autoconsumo o installare ulteriore 3 kw di fv sulla falta est (per prolungare le ore di produzione ma la carenza di produzione in inverno)?
      Grazie per la risposta
      Andrea

      1. Ciao Andrea,

        domande interessanti ed attuali. Parto dalla prima.

        Credo che tu faccia riferimento al “nuovo” articolo 15/bis (“Ulteriori interventi sull’elettricità prodotta da impianti a fonti rinnovabili”) della legge N. 25 del 28/03/2022 (“Decreto Sostegni ter”) che introduce un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia elettrica immessa in rete per il periodo dal 1° febbraio 2022 al 31 dicembre 2022.

        Nel decreto viene previsto un nuovo Prezzo equo o Prezzo di Riferimento dell’energia dipendente dalla posizione geografica dell’impianto fotovoltaico: se il prezzo di mercato eccede tale soglia la differenza è un “extra profitto” e va versata al GSE.

        Purtroppo rientrano nell’ambito di applicazione anche gli impianti soggetti al ritiro dedicato (incusi quelli con prezzi minimi garantiti) e dello scambio sul posto.

        Per fare un esempio pratico di un impianto al centro nord, il prezzo di riferimento sarà di 58 €/MWh.

        Per approfondire ulteriormente puoi leggere Decreto Sostegni ter (Art. 15-bis) – Meccanismo a due vie per energia da fonte rinnovabile.

        Per la seconda domanda molto dipende dal tuo profilo di consumo nella varie fasce della giornata durante le stagioni.
        Non mi sembri in una situazione troppo dissimile dalla mia, personalmente opererei nel modo seguente:
        1) cercherei di ottimizzare la programmazione dei carichi elettrici (lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice) in modo da sfruttare al massimo l’autonconsumo della produzione del fotovoltaico
        1.1) se possibile in termini di comfort, porta la programmazione del riscaldamento della pompa di calore per operare solo in fascia diurna
        1.2) programma la produzione di acqua calda sanitaria della pompa di calore per operare quasi solamente in fascia pomeridiana (temperatura esterna massima e produzione fotovoltaico massima)
        2) espandi il fotovoltaico esistente; l’ottimo l’idea di usare entrambe le falde est/ovest (assumo tu non abbia un lato sud possibile)

        Solo successivamente prenderei in considerazione l’adozione di una batteria di accumulo fotovoltaico.

        Ti consiglio le letture seguenti:
        Pompa di calore smart grid
        Shelly EM
        Dimensionamento batteria accumulo fotovoltaico

    2. Complimenti per la spiegazione, a me hanno pagato l’energia in eccedenza 0.123 €/kWh e quella scambiata 0.185 per il 2021. Solo una cosa non mi è chiara, lo ssp finirà prima o poi?

    3. Super complimenti per l’articolo.
      Sto per trasferirmi in una casa completamente elettrica con impianto trifase a Reggio Emilia, e un consumo annuo (stimato) di 13.000 kWh/anno.
      Sono interessato all’ampliamento del fotovoltaico attuale sulle falde est-ovest per portarlo a complessivamente a 13 Kw (produzione attesa 15.000 kWh/anno)
      Mi aspetto un autoconsumo di 3.500 kWh, prelievi dalla rete per 9.500 kWh, SSP di 9.500 kWh ed eccedenze per 2.000 kWh. Così dovrei ottenere una bolletta annua agli 800€/anno.
      Nonostante la quantità scambiata, economicamente mi sembra sconveniente aggiungere anche l’accumulo.
      La maggior parte dei venditori a cui mi sono rivolto sostengono il contrario, ma nei loro ragionamenti non considerano mai la riduzione di ricavi derivanti dallo SSP che un accumulo introduce.
      Le chiederei un parere per capire se sono fuori strada o se i suggerimenti che sto’ ricevendo dai venditori sono corretti
      Grazi mille.

    4. Ciao,
      innanzitutto grazie per l’articolo così dettagliato!
      Volevo chiederti, con il recepimento della direttiva RED II non è stato abolito lo scambio sul posto per i nuovi impianti?

      Grazie

      1. Ciao Roberto,

        non mi risulta sia ancora accaduto. E’ probabile che accadrà nei prossimi anni comunque.
        Ma la situazione energetica è davvero complessa al momento per cui le direzioni strategiche delle normative europee potrebbero cambiare ancora per accelerare la transizione verso le fonti rinnovabili.

    5. Molto utile e scritto benissimo. Grazie. Col incremento dell’uso della macchina elettrica diventa ancor più importante capire questi calcoli durante la scelta della dimensione del impianto.

    6. Ciao Luca, ho visto che con il nuovo DL 17/2022 è stata modificata la disciplina in base alla quale un cliente finale diviene autoconsumatore di energia rinnovabile. In particolare, viene introdotta un’ulteriore possibilità relativa alla produzione e all’accumulo di energia elettrica rinnovabile per autoconsumo, da realizzare con impianti a fonti rinnovabili ubicati presso edifici o in siti diversi da quelli presso il quale l’autoconsumatore opera.

      In pratica si consente all’autoconsumatore di energia rinnovabile l’accesso agli incentivi per la condivisione dell’energia previsti dal DL 199/2021 e l’utilizzo della rete di distribuzione esistente per condividere l’energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili e consumarla nei punti di prelievo dei quali sia titolare l’autoconsumatore stesso.

      Se non ho capito male, installando un impianto fotovoltaico in una casa di mia proprietà, in cui risiedo solo saltuariamente e dove ho quindi un consumo molto basso, potrei invece usufruire dell’energia prodotta e immessa in rete da un altro punto di prelievo, sempre a me intestato e dove risiedo normalmente, ma localizzato altrove.

      Nel mio caso le due località distano circa 70 Km (una in provincia di Rieti e l’altra, la residenza, a Roma).

      Sto cercando di capire se la mia interpretazione è corretta e, nel caso, se sai quali siano le condizioni da soddisfare per l’installazione dell’impianto specialmente per la parte burocratico/contrattuale.

      1. Ciao Marco, ho verificato ma non ho trovato nessun riferimento al cosidetto “scambio a distanza”. Mi risulta sia una pratica concessa solo al ministero della difesa ed ai comuni sotto i 20k abitanti. riporta pure i passaggi che ti hanno spinto a quell’interpretazione, magari me li sono persi io.

    7. Buongiorno Alessandro,
      vivo in Friuli. Dal 2012 ho un impianto da 6,11 kW. con esposizione Sud-Est che produce circa 6500 Kw/anno. Ovviamente beneficio dell’incentivo quarto conto energia e quindi mi porto a casa quasi 2000 euro/anno extra di contributo. Diciamo che l’impianto è già ampiamente ammortizzato. Nonostante il fotovoltaico, ho un prelievo da rete di circa 4000 kw annui. Ho un buon contratto con Illumia (scade però a fine Giugno) e il corrispettivo pagato -per questa eccedenza- è stato di 640 euro totali (ho escluso dai conteggi solo il canone tv). Proprio ieri ho visto sul portale GSE che mi arriveranno circa 650 euro in conto scambio sul posto. Praticamente il mio costo energetico è azzerato. Ovviamente produco di giorno e cerco di utilizzare gli elettrodomestici energivori quando i pannelli producono. Per il resto mi rimangono circa 11 kw notturni “scoperti”. Secondo te, avrebbe senso spendere 10/12.000 euro per un accumulo? Se dovessi invece incrementare l’impianto aggiungendo altri 8/10 Kw. di pannelli, non avrebbe forse più senso? So già che dovrei fare un secondo impianto autonomo in trifase. Questo però mi permetterebbe di avere una potenza di picco superiore utile soprattutto nei periodi di basso irraggiamento. Il che mi aiuterebbe ad “autoconsumare” un maggior numero di Kw. Inoltre andrei ad immettere molta più energia in rete cedendola a GSE. Mi piacerebbe avere una tua opinione al riguardo. Ho messo a budget circa 7/8000 euro per questo secondo impianto. il prezzo è dato dalle considerazioni sotto riportate, acquistando all’estero il materiale e pagando extra l’installazione.
      Volevo inoltre aggiungere un paio di considerazioni riguardo al prezzo degli impianti FV in Italia. Siamo sicuri che il mercato dei bonus abbia veramente fatto bene ai consumatori? Oppure questo mercato sta arricchendo a dismisura gli installatori? Sono rientrato in Italia da poco ed ho vissuto otto anni in Spagna. Ho quindi dei contatti in quella Nazione. Mi sono fatto mandare i prezzi di pannelli, inverter ecc. e sono rimasto sbalordito. La batteria Huawei che qui costa oltre 12.000 euro, in Spagna costa poco più di 6.000. I materiali per realizzare un impianto da 8 Kw. (24 pannelli JA da 335w, inverter trifase Huawei da 10 Kw. e ben 24 ottimizzatori) costano in fabbrica 4.500 euro. Aggiungiamo IVA e trasporto e arriviamo poco sopra i 5500 euro. Aziende da me contattate sono arrivate a chiedere 26.000 euro per un impianto da 6 kw. con piccolo accumulo da 5 Kw. Com’è possibile questo? Grazie in anticipo per la tua cortese risposta.

      1. Ciao Gianpiero,

        non mi è chiaro se il tuo impianto fotovoltaico beneficia del vecchio conto energia oppure dello scambio sul posto.

        Una batteria di accumulo non è sicuramente un investimento conveniente rispetto allo scambio sul posto.

        La conveniente puoi valutarla facilmente da solo confrontando su un numero congruo di anni:
        – valorizzazione dell’energia scambiata al valore del PUN ed ulteriore risparmio in bolletta; purtroppo puoi solo fare proiezioni visto il periodo
        – investimento nel fotovoltaico (a cui sottrarre la detrazione fiscale)
        Personalmente lo farei non solo per ragioni puramente economiche ma anche considerando:
        – la contribuzione alla riduzione delle emissioni in atmosfera
        – la riduzione del rischio sulle variazioni nelle tariffe energetiche grazie alla maggiore autosufficienza energetica personale (e nazionale)

        I bonus hanno stimolato fortemente il miglioramento delle abitazioni.
        Purtroppo l’endemica e diffusa disonestà ha prodotta una stortura enorme nel mercato a cui solo parzialmente si sta ponendo rimedio.
        Auspico che tutti gli investimenti fatti in modo non congruo venga restituiti ai contribuenti (tutti gli altri).

      2. Anch’io volevo aggiungere una batteria di accumulo ma se ho ben capito in questo caso si perderebbero gli incentivi statali concessi x 20 anni del 4 conto energia. Sarei molto interessato ad avere questa conferma,grazie

        1. Ciao Cesare,

          come specificato nella delibera AEEG 574/2014/R/EEL nel caso di impianto fotovoltaico esistente valgono le seguenti regole:
          – per un impianto col conto energia può, di norma, installare un sistema di accumulo beneficiando della detrazione fiscale del 50%
          – per impianti fino a 20 kWp col Primo Conto Energia non può usufruire degli incentivi per la batteria di accumulo

    8. Ciao, innanzitutto grazie per le informazioni contenute in questo articolo che ho trovato molto utili e obiettive. Sto valutando l’installazione di un impianto FV senza accumulatore, vorrei capire se mi conviene installare un impianto da 3Kwp o da 4,5Kwp, zona Milano, esposizione a SE. Il mio consumo annuo è di circa 2700Kwh, ripartito al 32% in F1, 28% in F2 e 40% in F3, consumo ripartito al 54% tra ottobre e marzo e 46% tra aprile e settembre. L’impianto da 4,5 Kwp ha ovviamente una produttività maggiore e mi permetterebbe di sfruttare maggiormente il climatizzatore con pompa di calore, riducendo il consumo di gas, di contro ha ovviamente un maggior costo di installazione (circa 3500 euro in più su cui comunque potrei usufruire delle agevolazioni al 50%) e di manutenzione, oltre alle spese aggiuntive per l’aumento di potenza del contatore e con il GSE. Quale delle due soluzioni sarebbe più vantaggiosa come investimento? Grazie

      1. Ciao Alessandro,

        la convenienza dipende fondamentalmente dalle tue abitudini di consumo: il contributo al risparmio del fotovoltaico è ovviamente massimo con autoconsumo dell’energia prodotta ma lo scambio sul posto consente di recuperare una parte molto significativa dell’energia scambiata con la rete.
        In inverno la producibilità è comunque minima, puoi comunque beneficiare della potenza aggiuntiva con una programmazione coerente del funzionamento della pompa di calore (principalmente di giorno dove avrebbe peraltro il rendimento massimo).

        Utilizzando i sinottici della mia guida alla batteria accumulo fotovoltaico, nel tuo caso si avrebbe:
        – energia consumata 2.700 kWh
        – energia prodotta 3.900 kWh oppure 5.800 kWh
        – autoconsumo 30% oppure 23%
        Quindi otterresti:
        – energia prelevata 1.530 kWh oppure 1.370 kWh
        – energia immessa 2.730 kWh oppure 4.060 kWh

        La convenienza dipenderà dalla tariffa col tuo fornitore di energia (ma sono davvero molto allineate ora) e comunque da come continuerà la tempesta sui costi enegetici.
        I valori unitari attuali sono riportati nell’articolo.

    9. Complimenti per la spiegazione , quindi un unico dubbio, se immetto 50 kWh e prelevo 100 , pago solo la parte eccedente ? (50 kWh per il prezzo stabilito )o mi viene pagato dal Gse la produzione immessa ?

            1. Complimenti per l’articolo.
              Sto ristrutturando casa e con l’occasione vorrei cercare di rendere più possibile indipendente il riscaldamento e il raffrescamento dal gas.
              A tal proposito sto installando un fv da 7,5 con accumulo di 11
              Ho previsto fancoil e ACS attraverso solare termico da 200l per evitare l’inversione del ciclo in estate per la produzione di acqua calda.
              Dal conto del termotecnico avrei bisogno di 13,5 per riscaldamento e 10,5 per raffrescamento.
              Superficie 150mq esposizione nord-sud, muri perimetrali doppi infissi nuovi e 9 fancoil.
              Mi piacerebbe avere un parere poiché non ho ben capito in base allo scambio sul posto se conviene utilizzare accumulo la notte visto che non si produce o prediligere lo scambio sul posto di giorno senza accumulo e la notte prelevare dalla rete.
              Grazie
              Un grande complimento per l’articolo

              1. Ciao Massimiliano,

                prima di tutto complimenti per la strada che intendi intraprendere. Qualche commento:
                1) non installerei il solare termico ma userei la pompa di calore per sfruttare al meglio in fotovoltaico; usa quanto risparmi per altri componenti
                2) i fancoil sono ad aria e secondo me il comfort non è il top come potrebbe essere col pavimento radiante: ci hai pensato?
                3) lo scambio sul posto è comunque conveniente per utilizzare/remunerare l’energia elettrica comunque immessa in rete
                4) valuta per bene se la batteria di accumulo per il fotovoltaico
                5) dotati di uno strumento per il monitoraggio e la gestione dei carichi elettrici per massimizzare l’autoconsumo

                Ti suggerisco queste letture:
                Fotovoltaico e pompa di calore smart grid
                Dimensionamento batteria di accumulo fotovoltaico

      Lascia un commento

      Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

      Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

      La mia Casa Elettrica

      GRATIS
      VISUALIZZA