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Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato

    Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l'energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato

    Scambio sul posto: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022? I pagamenti GSE spiegati in modo chiaro per sapere anche quando paga il GSE l’energia immessa in rete ed il prezzo di vendita dell’energia del fotovoltaico; vai oltre l’autoconsumo fotovoltaico grazie ai contributi GSE: contributo in conto scambio e tariffa ritiro dedicato anche col Superbonus 110% e scopri quanto viene pagata l’energia immessa in rete.

    Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato per fotovoltaico

    Installare un impianto fotovoltaico connesso in rete ci permettere di risparmiare sulla bolletta elettrica, primariamente mediante l’autoconsumo contestuale dell’energia prodotta.

    Non è però possibile auto consumare tutta l’energia prodotta dal fotovoltaico: la parte in eccesso viene immessa in rete e consumata da altre utenze.

    Fotovoltaico: energia prodotta, autoconsumata, immessa e prelevata dalla rete
    Fotovoltaico: energia prodotta, autoconsumata, immessa e prelevata dalla rete

    Le motivazioni sono piuttosto semplici:

    • il profilo di consumo della nostra abitazione non può seguire quello di produzione del fotovoltaico (di notte il sole non c’è)
    • la potenza prodotta dal fotovoltaico varia moltissimo nel corso della stagioni (in inverno è insufficiente, in estate è in eccesso)

    Per favorire la diffusione del fotovoltaico sono stati quindi creati nel corso del tempo diversi meccanismi di incentivazione per remunerare la vendita dell’energia prodotta in eccesso ed immessa in rete; quelli principali che si applicano al caso di abitazioni individuali sono:

    • conto energia: remunerazione dell’energia prodotta (meccanismo non più applicabile ai nuovi impianti dal luglio 2013)
    • scambio sul posto: corrispettivo per l’energia immessa in rete con un’addizionale per l’energia scambiata (immessa e poi prelevata)
    • ritiro dedicato: tariffa per la remunerazione della sola energia immessa in rete

    Trovate la lista completa dei vari meccanismi di incentivazione sul sito del GSE che include anche quelli interessanti per abitazioni plurifamiliari e condomini come i gruppi di autoconsumatori e comunità di energia rinnovabile.

    Per capire la convenienza della vendita dell’energia prodotta dal fotovoltaico e quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 in questa guida approfondiremo in modo dettagliato:

    Mi preme chiarire da subito un concetto molto importante per valutare la convenienza della vendita dell’energia prodotta dal fotovoltaico:

    • lo scambio sul posto è conveniente se l’energia prelevata dalla rete nel corso dell’anno è comunque superiore a quella immessa: è il caso più comunque di impianto dimensionato per l’autoconsumo
    • se avete usufruito del Superbonus 110%, oppure avere un grande impianto non asservito ad una utenza domestica, allora dovete optare per la tariffa con ritiro dedicato

    Ho provato a rappresentare su questo grafico illustrativo il confronto dei i pagamenti GSE con scambio sul posto e ritiro dedicato al variare dell’energia immessa in rete a parità di energia prelevata (3.000 kWh nell’esempio):

    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato
    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato

    Procediamo nella mia guida per capire quanto viene pagata l’energia immessa in rete.

    Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022: estratto conto pagamenti GSE

    Nella sezione Pagamenti dell’Area Clienti del sito GSE, a cui potete accedere con le vostre credenziali o con lo SPID, sono presenti di tutti i pagamenti GSE relativi agli ultimi 2 anni per la vendita dell’energia del fotovoltaico:

    Sezione Pagamenti Area Clienti sito GSE
    Sezione Pagamenti Area Clienti sito GSE

    Nei pagamenti GSE possiamo ad esempio prendere in considerazione l’estratto conto SSP corrispondente all’ultimo pagamento con conguaglio dell’anno precedente effettuato dal GSE nel mese di giugno:

    Scambio sul posto: quanto paga il GSE l'energia immessa in rete 2021
    Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022

    Tenendo conto che il valore dei due acconti nei pagamenti GSE per il 2021 era stato in totale di 54,6 € il contributo conto scambio sul posto pagatomi in totale nel 2021, relativo all’energia scambiata nel 2020, è stato pari a 102,1 €.

    Per analizzare il dettaglio dei pagamenti GSE derivanti dalla vendita dell’energia del fotovoltaico, possiamo anche scaricare i dati di dettaglio dei corrispettivi per contributo in conto scambio sul posto che si trovano nella sezione ContrattiCorrispettivi dell’Area Clienti del sito GSE:

    Scambio sul posto - Sezione Contratti - Corrispettivi Area Clienti sito GSE
    Pagamenti GSE: Scambio sul posto – Sezione Contratti – Corrispettivi Area Clienti sito GSE

    Il contenuto del file con il dettaglio de pagamenti GSE potrebbe intimidire qualsiasi professionista.

    Il primo dato che è piuttosto agevole estrarre dai file dei corrispettivi dei pagamenti GSE è il dettaglio mensile relativo all’anno precedente dell’energia prelevata ed immessa in rete nelle varie fasce orarie:

    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2020
    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2020

    Che possiamo anche rappresentare graficamente:

    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2020
    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2020

    Poiché il mio impianto fotovoltaico è sottodimensionato rispetto ai miei consumi elettrici, che includono pompa di calore e piano cottura ad induzione, l’energia immessa è sempre inferiore a quella prelevata anche nei mesi estivi.

    Se siete in ansia e non potete attendere fino a giugno la disponibilità dei pagamenti GSE con i dati ufficiali di prelievo ed immissione sul sito GSE, potete comunque scaricare quelli relativi agli ultimi 12 mesi nella sezione Misure GSE-TERNA della vostra area riservata del portale di E-distribuzione.

    Sezione Misure GSE-TERNA area riservata portale E-distribuzione
    Sezione Misure GSE-TERNA area riservata portale E-distribuzione

    Purtroppo occorre scaricare i dati presenti sul portale di E-distribuzione mese per mese; con santa pazienza ho estrapolato i seguenti dati di energia prelevata ed immessa, non troppo dissimili da quelli dell’anno precedente:

    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2021
    Dettaglio energia prelevata ed immessa in rete anno 2021
    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2021
    Andamento energia prelevata ed immessa in rete anno 2021

    Siamo pronti per affrontare insieme la sfida di capire come si arrivi praticamente al totale dei pagamenti GSE per la vendita dell’energia del fotovoltaico ottenere due risultati:

    • verificare la congruità dei pagamenti GSE rispetto a quanto immesso e prelevato in rete
    • prevedere l’importo del conguaglio che riceverete con i pagamenti GSE nel mese di giugno 2022 in un periodo con grandi turbolenze nel costo dell’energia elettrica
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    Cos’è lo scambio sul posto GSE

    Lo scambio sul posto GSE (SSP) è un meccanismo pensato per gli impianti fotovoltaici dimensionati per l’autoconsumo e che consente di “scambiare” l’energia elettrica prodotta in eccesso ed immessa prima in rete e prelevata poi in un momento successivo.

    La soluzione dello scambio sul posto ha il grande pregio di non richiedere altri investimenti, oltre all’installazione di un impianto fotovoltaico, anche in una batteria di accumulo.

    Detto in altre parole, lo scambio sul posto GSE funziona come una batteria di accumulo elettrico virtuale sempre disponibile in cui accumulare l’energia prodotta in eccesso per poi scaricarla successivamente quando ci serve.

    Ho provato a schematizzare il funzionamento dello scambio sul posto GSE nel corso delle quattro stagioni:

    Il funzionamento complessivo dello scambio sul posto è quello rappresentato nel diagramma precedente:

    • in estate, con la produzione del fotovoltaico al massimo, accumuliamo in rete energia elettrica per l’inverno, un po’ come delle formiche che si preparano all’inverno
    • durante l’inverno, con la produzione del fotovoltaico minima, scarichiamo la nostra batteria virtuale di rete
    • in primavera ed autunno energia prelevata e consumata si bilanciano

    Il servizio di scambio sul posto GSE è regolato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che si occupa del pagamento del contributo GSE, valorizzando l’energia scambiata sulla base dei prezzi nel mercato elettrico ovvero quelli della quota energia presente nella nostra bolletta che include anche altri oneri

    Questo vuol dire in pratica che:

    • l’utilizzo della rete elettrica come batteria virtuale dello scambio sul posto non è completamente “gratuito” perché non ci vengono integralmente gli altri oneri presenti in bolletta
    • lo scambio sul posto è pensato ed è conveniente per chi utilizza la rete elettrica come batteria di accumulo virtuale: se l’energia immessa supera quella prelevata nel corso di un anno è possibile portare tale eccedenza a credito per l’anno successivo; possiamo comunque optare per la liquidazione dell’eccedenza se il nostro impianto fotovoltaico è sovradimensionato rispetto ai consumi

    Abbinare fotovoltaico, pompa di calore e scambio sul posto GSE potrebbe essere una soluzione ottimale:

    • la pompa di calore aumenta l’autoconsumo istantaneo del fotovoltaico
    • lo scambio sul posto GSE funziona da batteria di accumulo virtuale in rete per le eccedenze immesse in rete

    Se vuoi essere certo cosa contribuisce ai tuoi consumi elettrici, leggi anche il mio articolo Misuratore consumo elettrico.

    Pagamenti GSE: calcolo scambio sul posto

    Vediamo ora quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 scoprendo l’astruso metodo del calcolo per SSP che viene utilizzato per determinare i pagamenti GSE da vendita dell’energia del fotovoltaico nel caso di scambio sul posto.

    Per farlo dobbiamo partire dai riferimenti normativi dei contributi GSE, con valori aggiornati per l’anno 2022, che si trovano sul sito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA): Valori del corrispettivo unitario di scambio forfettario per l’anno 2021. Concentriamoci esclusivamente sul caso di una utenza domestica che riguarda la maggior parte di noi.

    Nell’ambito della convenzione per lo SSP, il GSE eroga, su base annuale solare, il contributo in conto scambio sul posto CS (in €) che costituisce l’importo dei pagamenti GSE, viene calcolato applicando la seguente formula:

    CS = min (OE; CEI) + CUsf * ES

     dove:

    OE
    (€)
    Onere energia prelevataProdotto tra:
    – quantità di energia prelevata (EPR)
    Prezzo Unico Nazionale (PUN)
    CEI
    (€)
    Controvalore energia immessaProdotto tra:
    – quantità di energia immessa
    Prezzi Zonali Orari (MGP)
    CUsf
    (c€/kWh)
    Corrispettivo unitario di scambio
    forfettario annuale
    Definito dall’ARERA
    ES
    (kWh)
    Quantità energia scambiataMinimo, su base anno solare, tra:
    – quantità energia immessa
    – quantità energia prelevata
    Parametri calcolo scambio sul posto GSE

    Nella pratica ci sono due componenti nel ricavo da vendita dell’energia del fotovoltaico con lo scambio sul posto:

    • quota energia min (OE; CEI) è la valorizzazione economica vera e propria dell’energia scambiata
    • quota servizi CUsf * ES è un rimborso forfettario, relativamente all’energia scambiata, di tutti gli altri oneri presenti in bolletta

    Nel caso in cui vi sia un’eccedenza, ovvero il controvalore energia immessa CEI sia maggiore dell’onere energia prelevata OE si matura anche un credito che si può scegliere se accumulare sull’anno successivo oppure farsi saldare col conguaglio del pagamento GSE:

    Cr = max (0; CEI – OE)

    Come vedremo nel seguito, la parte quantitativamente più rilevante dello scambio sul posto è la quota energia, corrispondente alla valorizzazione dell’energia elettrica immessa in rete.

    Detto in altre parole, quanto paga il GSE a kW con lo scambio sul posto è con buona approssimazione:

    • somma del Prezzo Unico Nazionale (PUN) e del corrispettivo unitario di scambio forfettario annuale CUsf per la quota di energia immessa che non eccede quella prelevata
    • Prezzo Unico Nazionale (PUN) per la parte di energia immessa che supera quella prelevata; questa eccedenza può essere accumulata anziché essere saldata col conguaglio

    Quindi se il nostro impianto fotovoltaico è asservito ad una utenza domestica, lo scambio sul posto risulta sempre conveniente rispetto al ritiro dedicato; nel caso abbiate usufruito del Superbonus 110% potete sottoscrivere esclusivamente il ritiro dedicato.

    Scambio sul posto: onere energia prelevata OE e Prezzo Unico Nazionale PUN

    L’onere per l’energia prelevata OE dello scambio sul posto corrisponde alla quota energia pagata in bolletta:

    OE = EPR * PUN

    Il Prezzo Unico Nazionale o PUN è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana ed il suo valore è pubblicato in modo aggiornato sul sito del Gestore dei Mercati Energetici nella sezione Statistiche.

    Per avere un riferimento di massima ho sintetizzato l’andamento del Prezzo Unico Nazionale PUN monorario negli ultimi due anni:

    MesePUN (c€/kWh)
    giu-202,8
    set-204,9
    dic-205,4
    mar-216,0
    giu-218,5
    set-2115,9
    dic-2128,1
    mar-2230,8
    giu-2227,1
    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario
    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario

    Occorre osservare diversi aspetti fondamentali:

    • il PUN è inferiore alla tariffa totale presente in bolletta poiché corrisponde alla sola quota energia
    • nel corso del 2021 c’è stato un incremento esponenziale del prezzo dell’energia elettrica
    • l’invasione dell’Ucraina a marzo 2022 ha creato una fiammata ulteriore sui mercati dell’energia, evidenziando l’enorme dipendenza italiana dal gas importato dalla Russia; ad agosto 2022 siamo arrivati ad un incredibile valore di 54,3 c€/kWh

    In rete potete anche trovare il valori del Prezzo Unico Nazionale PUN per fasce orarie: personalmente li ho consultati sul sito A2A dove sono costantemente e tempestivamente aggiornati.

    Moltiplicando l’energia prelevata dalla rete su base mensile e di fascia oraria per il corrispondente PUN, possiamo calcolare l’onere per l’energia prelevata OE dello scambio sul posto:

    Scambio sul posto - Calcolo onere energia prelevata OE
    Scambio sul posto – Calcolo onere energia prelevata OE

    Nel mio caso per l’energia prelevata nel 2021 di 6.149 kWh, il valore determinato per OE, utilizzato per il calcolo del contributo scambio sul posto 2022, è stato di 815,6 €.

    Detto in altre parole il Prezzo Unico Nazionale PUN medio per la mia particolare distribuzione di energia prelevata nell’anno 2021 è stato di 13,3 c€/kWh.

    Ricordo che in pratica il valore dell’onere per l’energia prelevata OE diventa rilevante per il risultato finale dello scambio sul posto per stabilire la soglia di remunerazione dell’energia immessa in rete.

    Scambio sul posto: controvalore Energia Immessa CEI

    Il controvalore energia immessa CEI dello scambio sul posto rappresenta in qualche modo il prezzo di vendita dell’energia del fotovoltaico ed utilizza i prezzi zonali orari definiti nel Mercato del Giorno Prima (MGP).

    Con una discreta approssimazione per capire quanto viene pagata l’energia immessa in rete potete considerare il prezzo zonale orario applicato sostanzialmente identico al PUN: valgono sicuramente le medesime considerazioni già fatte sul suo andamento nel corso degli ultimi anni.

    Moltiplicando l’energia immessa in rete su base mensile e di fascia orario per il prezzo zonale corrispondente, possiamo calcolare il controvalore per l’energia immessa CEI dello scambio sul posto:

    Scambio sul posto - Calcolo controvalore energia immessa CEI
    Scambio sul posto – Calcolo controvalore energia immessa CEI

    Nel mio caso per l’energia immessa nel 2021 di 1.149 kWh, il valore determinato per CEI, utilizzato per il calcolo del contributo scambio sul posto 2022, è stato di ben 129,1 €.

    Detto in altre parole il prezzo zonale orario medio per la mia particolare distribuzione di energia immessa nell’anno 2021 è stato di 11,2 €/kWh.

    Per un impianto fotovoltaico dimensionamento correttamente, l’energia immessa è normalmente minore di quella prelevata: sarà quindi proprio il CEI a contribuire al totale finale del contributo per scambio sul posto GSE.

    E’ abbastanza evidente come il meccanismo dello scambio sul posto GSE non sia pensato come investimento per la produzione col fotovoltaico, come lo era invece il conto energia: lo scambio sul posto è un supporto per bilanciare i consumi invernali con la sovrapproduzione estiva non gestibile mediante autoconsumo istantaneo o batteria di accumulo; le eventuali eccedenze annue sono comunque utilizzabili a credito oppure possono essere saldate.

    Ricordo ancora nuovamente che, nel caso in cui abbiate usufruito del Superbonus 110% per la costruzione del vostro impianto fotovoltaico oppure non sia associato ad una utenza domestica, dovrete necessariamente utilizzare la tariffa del ritiro dedicato anziché lo scambio sul posto.

    Scambio sul posto: corrispettivo energia scambiata CUsf

    Approfondiamo la parte che sta diventando sempre meno rilevante nell’totale del contributo in conto scambio sul posto: la quota servizi ovvero il corrispettivo economico per l’energia scambiata.

    Non è altro che il valore al quale, grazie ai pagamenti GSE, ci vengono “rimborsati” gli altri oneri di utilizzo della rete elettrica per l’energia che scarichiamo dalla batteria virtuale dello scambio sul posto GSE dopo averla immessa: è quanto paga il GSE a kW oltre al Prezzo Unico Nazionale (PUN).

    Il dato del corrispettivo unitario di scambio forfettario annuale CUsf dello scambio sul posto è definito in una tabella pubblicata annualmente, intorno alla metà di marzo, dall’ARERA di cui riporto un estratto dall’ultima versione disponibile:

    Scambio sul posto - Quanto paga il GSE l'energia immessa in rete 2022
    Scambio sul posto – Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022

    Il valore del corrispettivo CUsf, utilizzato per il calcolo del contributo in scambio sul posto GSE, è valorizzato su base mensile e non ci sono differenze in base alle fasce orarie.

    Il valore dei corrispettivi CUsf nel corso del tempo ha seguito la riforma tariffaria, in particolare c’è stata l’eliminazione di:

    • tariffa TD per pompe di calore
    • scaglioni progressivi di consumo (fino a ed oltre 1.800 kWh/anno)

    I corrispettivi CUsf dello scambio sul posto sono stati ridotti drasticamente proprio a partire dal 2017, come potete vedere in questa tabella e grafico in cui sono riportati i valori medi annui relativi alle utenze domestiche BT o a quelle con tariffa D1 pompe di calore (fino a quando in essere):

    AnnoCUsf (c€/kWh)
    201410,4
    201510,9
    201610,8
    20175,9
    20185,8
    20196,5
    20206,5
    20215,1
    Andamento corrispettivo energia scambiata CUsf
    Andamento corrispettivo energia scambiata CUsf

    Purtroppo, anche a causa dell’incremento del prezzo dell’energia elettrica, il valore del corrispettivo energia scambiata CUsf è diventato col tempo la componente dello scambio sul posto sempre più marginale.

    Il calcolo del corrispettivo forfettario energia scambiata, una volta compreso, è molto semplice: basta moltiplicare il valore del CUsf per l’energia scambiata totale calcolata su base mensile, come minimo tra energia prelevata ed immessa.

    Vediamo in modo facile con dei numeri concreti riprendendo come riferimento i miei dati relativi all’energia scambiata che come vedete deve essere calcolata su base mensile come il minimo tra energia immessa e prelevata:

    Dettaglio energia scambiata anno 2021
    Dettaglio energia scambiata anno 2021

    Nel mio caso per l’energia scambiata nel 2021 il corrispettivo forfettario dello scambio sul posto risultante sarà di ben 57,3 €, ancora meno dell’anno precedente!

    Come anticipato questa parte determina solo più marginalmente quanto paga il GSE a kW con lo scambio sul posto.

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    Pagamenti GSE contributo in conto scambio sul posto: confronto con bolletta elettrica

    Riepiloghiamo tutti i miei dati che hanno contribuito al calcolo del contributo in conto scambio sul posto per i pagamenti GSE:

    CS = min (OE; CEI) + CUsf * ES

    CSContributo in conto scambio sul posto186,4 €
    OEOnere energia prelevata (6.149 kWh)815,6 €
    CEIControvalore energia immessa (1.129 kWh)129,1 €
    CUsfCorrispettivo unitario di scambio forfettario annuale5,08 c€/kWh
    ESQuantità energia scambiata1.129 kWh
    Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022

    Nel mio caso, con impianto fotovoltaico fortemente sottodimensionato, non ho maturato nessuna eccedenza da potere essere portata come credito per l’anno successivo oppure liquidata:

    Cr = max (0; CEI – OE) = max (0; 129,1 – 815,6) = 0

    Possiamo sintetizzare i risultati della vendita dell’energia del fotovoltaico con parole semplici concludendo che:

    • l’energia scambiata – prodotta in eccesso dal fotovoltaico, immessa nella batteria di accumulo virtuale della rete e poi prelevata – è stata complessivamente valorizzata con lo scambio sul posto a circa 16,5 c€/kWh, ovvero la somma del Prezzo Unico Nazionale PUN / Prezzo zonale orario medio e del corrispettivo unitario di scambio forfettario annuale
    • l’eventuale eccedenza annuale – immessa in rete oltre a quella prelevata – sarebbe stata valorizzata con lo scambio sul posto a circa 11,2 €/kWh ovvero il Prezzo Unico Nazionale PUN / Prezzo zonale orario medio

    Per una comprensione immediata della convenienza della vendita dell’energia del fotovoltaico tramite lo scambio sul posto GSE, vi suggerisco di confrontare i corrispettivi sopra indicati, in particolare quelli relativi alle utenze domestiche BT, con le tariffe del vostro contratto di fornitura dell’energia elettrica.

    Come riferimento potete vedere il sommario della mia ultima bolletta elettrica disponibile relativa al mio contratto in mercato libero con tariffa bioraria e potenza impegnata 4,5 kW di fatto fissata.

    Tenendo conto che c’è anche il canone Rai incluso nel totale, parliamo di 221 € per 1.410 kWh, ovvero una tariffa elettrica media di 16 c€/kWh.

    Prendete il valore con le pinze perché siamo in periodi di bufera sul costo dell’energia per cui il valore qui riportato potrebbe non essere più attuale nel momento in cui leggete questo articolo.

    Quindi vi consiglio di prendere con pazienza la vostra ultima bolletta e verificare la tariffa effettiva che vi viene applicata. Conviene farlo periodicamente.

    Bolletta energia elettrica

    Traiamo qualche conclusione per il mio caso specifico ma che potrebbero essere facilmente generalizzabili:

    • il costo in bolletta elettrica dell’energia prelevata è stato di 16 c€/kWh
    • il recupero per l’energia scambiata, grazie allo scambio sul posto GSE, è stato di 16 c€/kWh ovvero il totale del costo in bolletta con mercato libero
    • l’autoconsumo istantaneo continua ad essere il modo più conveniente di utilizzare l’energia prodotta dal nostro impianto fotovoltaico
    • lo scambio sul posto GSE può fungere da batteria di accumulo virtuale per quanto con un rendimento limitato

    Sono sicuro che nella revisione delle tariffe che il mio operatore farà quest’anno la situazione cambierà legandosi all’andamento del Prezzo Unico Nazionale PUN come nel mercato tutelato.

    Vi ricordo quali sono le maniere migliori per aumentare l’autoconsumo del fotovoltaico:

    1. riscaldamentoproduzione acqua calda sanitaria e raffrescamento mediante una pompa di calore Smart Grid Ready, in grado di aumentare automaticamente la potenza termica in presenza di un eccesso di produzione solare
    2. accensione automatica, ove possibile, degli elettrodomestici energivori in presenza di energia solare grazie all’utilizzo di un dispositivo di monitoraggio e gestione dei carichi come, ad esempio, Elios4YouShelly EM o Smappee
    3. ricarica dell’auto elettrica mediante una stazione di ricarica, possibilmente integrata col sistema di gestione dell’energia
    4. utilizzo di una batteria accumulo fotovoltaico elettrico

    Vi consiglio dunque la lettura di questi miei articoli:

    Quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022: ritiro dedicato

    Col meccanismo del Ritiro Dedicato, alternativo allo Scambio sul Posto, il GSE remunera l’energia immessa in rete con una tariffa per la vendita che fa sul mercato dell’energia per nostro conto. Il Ritiro Dedicato è pensato per gli impianti fotovoltaico che non hanno una utenza domestica associata.

    Nei pagamenti GSE la tariffa che ci viene riconosciuto con la vendita dell’energia del fotovoltaico tramite il ritiro dedicato per l’energia immessa dipende dalla tipologia di impianto e dalle eventuali incentivazioni già presenti:

    • non incentivato (fino a 1 MW) o incentivato (fino a 100 kW): Prezzi Minimi Garantiti (PMG) stabiliti dall’ARERA
    • incentivato (tra 100 kW e 1 MW) o comunque con superiore a 1 MW: Prezzo Zonale Orario (PO)

    Nel caso in cui i Prezzi Minimi Garantiti (PMG) del ritiro dedicato fossero inferiori al Prezzo Zonale Orario (PO) nella tariffa verrebbe comunque conguagliata la differenza.

    Bisogna anche sottrarre una minima tariffa a copertura degli oneri di gestione da parte del GSE (dipendente dalla potenza di impianto).

    Nell’ultimo Aggiornamento dei prezzi minimi garantiti per l’anno 2022 il Prezzo Minimo Garantito PMG per il solare fotovoltaico è di 4,07 c€/kWh.

    Come già detto in precedenza:

    • siamo in un momento storico di forte instabilità dei prezzi dell’energia
    • il prezzo zonale orario con buona approssimazione corrisponde al prezzo unico nazionale PUN

    Per prevedere la tariffa del ritiro dedicato nei pagamenti GSE è quindi bene confrontarsi sempre con l’andamento del Prezzo Unico Nazionale PUN già visto in precedenza:

    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario
    Andamento Prezzo Unico Nazionale (PUN) Monorario

    Possiamo sintetizzare con parole semplici quanto viene pagata l’energia immessa in rete nel caso del ritiro dedicato: nella pratica la tariffa coinciderà col Prezzo Unico Nazionale PUN / Prezzo zonale orario medio.

    Tocchiamo il tema impianto fotovoltaici realizzato col Superbonus 110% già anticipato in precedenza: la normativa stabilisce che siano tenuti a cedere l’energia elettrica non auto consumata al GSE esclusivamente con la tariffa del Ritiro Dedicato.

    E’ anche ammesso al Superbonus 110% il potenziamento di un impianto fotovoltaico già incentivati a condizione che la sezione di impianto potenziato possa:

    • funzionare in maniera autonoma e indipendente dal resto dell’impianto esistente
    • misurare la produzione autonomamente
    • che sia installata in modalità di autoconsumo
    • che abbia una potenza inferiore a 20 kW

    Se le condizioni sono soddisfatte, all’estensione dell’impianto fotovoltaico col Superbonus 110% si applicherà la tariffa del ritiro dedicato.

    Pagamenti GSE: quando paga il GSE l’energia immessa in rete con scambio sul posto

    E’ facile prevedere quando paga il GSE l’energia immessa in rete poiché sono date pianificate per lo scambio sul posto:

    • pagamenti GSE acconto primo semestre: giugno (15° giorno lavorativo)
    • pagamenti GSE acconto secondo semestre: novembre (15° giorno lavorativo)
    • pagamenti GSE conguaglio: giugno successivo (15° giorno lavorativo)

    Quindi nella pratica riceveremo due pagamenti GSE all’anno per lo scambio sul posto:

    • pagamenti GSE giugno (15° giorno lavorativo): conguaglio anno precedente + acconto primo semestre anno corrente
    • pagamenti GSE novembre (15° giorno lavorativo): acconto secondo semestre anno corrente

    Questo schema illustrativo, relativo a 2020 e 2021 ma applicabile anche al 2022, spiega in modo piuttosto chiaro quando paga il GSE che le due tranche dei pagamenti GSE:

    Scambio sul posto - Quando paga il GSE
    Scambio sul posto – Quando paga il GSE

    Pagamenti GSE: conclusioni su quanto e quando paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato

    Abbiamo capito quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 e quindi quali saranno i pagamenti GSE sia che abbiate un impianto fotovoltaico con lo scambio sul posto che con la tariffa ritiro dedicato.

    Il contributo in conto scambio sul posto (CS) ha una remunerazione unitaria più conveniente fino a quando l’energia immessa nell’anno è inferiore a quella prelevata, oltre la tariffa diventa del tutto equivalente a quella del ritiro dedicato.

    Il punto ottimale per l’investimento in un impianto fotovoltaico con una utenza domestica associata (progettato per l’autoconsumo) è sfruttare tutto il contributo scambio sul posto GSE unitario massimo, ovvero energia elettrica scambiata ed immessa nell’anno uguali.

    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato
    Pagamenti GSE: scambio sul posto vs ritiro dedicato

    Abbiamo quindi una coppia di regole auree per il dimensionamento del fotovoltaico con scambio sul posto GSE per una casa elettrica:

    1. minimizzare la bolletta elettrica mediante la massimizzazione dell’auto-consumo
    2. massimizzare il contributo in conto scambio sul posto assicurando che, sull’anno solare, energia elettrica prelevata ed immessa in rete siano identiche

    Nella scelta della taglia del fotovoltaico tenetene conto con grande attenzione.

    I valori dei consumi attesi, soprattutto con la pompa di calore per riscaldamento e raffrescamento, possono fare davvero la differenza !

    My Solar Family: App GSE fotovoltaico

    Vorrei anche citare My Solar Family, un’app per la gestione di GSE e fotovoltaico, disponibile per Android ed iOS.

    Concedendo le vostre credenziali del portale GSE all’app My Solar Family potrebbe accedere più facilmente ai dati storici sul fotovoltaico, conto scambio sul posto, ritiro dedicato e conto energia e capire quanto viene pagata l’energia immessa in rete.

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    App GSE fotovoltaico My Solar Family

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    141 commenti su “Pagamenti GSE: quanto paga il GSE l’energia immessa in rete 2022 con scambio sul posto e ritiro dedicato”

    1. Salve, sono Natalina ho un impianto di 6 kW installato nel 2014. Faccio lo scambio sul posto ma ho un grosso problema, le bollette che mi arrivano sono sempre molto alte come quando non avevo i pannelli, mentre il GSE mi accredita circa 400 euro l’anno. Ho provato ha contattare l’installatore per una verifica ma non è voluto venire. Intanto in questo ultimo mese mi sono arrivate 458 euro da pagare. Ho provato a rivolgermi a qualche tecnico ma non riesco a trovarne. Non so più come fare, oltretutto non capisco nulla di energia elettrica. Inoltre sto ancora pagando il mutuo dei pannelli, ne avrò fino al 2026. A chi potrei rivolgermi per vedere se nell’impianto c’è qualche anomalia? Grazie

      1. Ciao Natalina,

        premesso che il tuo installatore dovrebbe venire di corsa: la garanzia sarà magari scaduta ma sei sempre una sua cliente!

        Se ricevi quegli accrediti mi sento di dirti che il fotovoltaico sta funzionando correttamente.

        Credo che la prima cosa che sia necessaria fare è di capire cosa sia che consuma in modo così elevato: puoi partire leggendo la mia guida alla misura dei consumi elettrici.

        In generale mi sentirei di darti questi consigli:
        1) analizzare le bollette vedendo lo storico mensile dei consumi e capire se ci siano differenze stagionali
        2) censire quali apparecchi ad alto consumo utilizzi: scaldabagno elettrico, forno elettrico, piastra induzione, piastra induzione, stufetta elettrica, pompa di calore, climatizzatore
        3) cercare di far funzionare gli apparecchi precedenti il più possibile di giorno mentre il fotovoltaico produce per poter aumentare l’autoconsumo
        4) eliminare apparecchi energivori (come scaldabagno elettrico o stufetta elettrica) in favore di dispositivi più efficienti (pompa di calore)
        4) dotarti di un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici e della produzione del fotovoltaico

        Se vuoi qualcuno che ti supporti dovresti rivolgerti ad un elettricista che possibilmente si occupi anche di impianti fotovoltaici.

    2. Ho un impianto di 4kw dal 2011 incentivato (0,25 kwh). Sto aggiungendo altri pannelli per 16 kw con ecobonus 110. Vorrei sapere quali vantaggi posso avere, verrà pagata l’energia messa in rete?

      1. Ciao Salvatore,

        la normativa stabilisce che gli impianti fotovoltaici che accedono al Superbonus 110% siano tenuti a cedere l’energia elettrica non auto consumata al GSE alle condizioni del Ritiro Dedicato.

        E’ ammesso al Superbonus il potenziamento di impianti fotovoltaici già incentivati a condizione che la sezione di impianto potenziato possa:
        – funzionare in maniera autonoma e indipendente dal resto dell’impianto esistente;
        – misurare la produzione autonomamente;
        – che sia installata in modalità di autoconsumo;
        – che abbia una potenza inferiore a 20 kW

        Se le condizioni sono soddisfatte, all’estensione dell’impianto si applicheranno le condizioni economiche del ritiro dedicato.

        Il prezzo riconosciuto nel ritiro dedicato dipende dalla tipo di impianto e da eventuali incentivazioni:
        – non incentivato (fino a 1 MW) o incentivato (fino a 100 kW) => Prezzi Minimi Garantiti (PMG) stabiliti dall’ARERA
        – incentivato (tra 100 kW e 1 MW) o comunque con superiore a 1 MW => Prezzo Zonale Orario (PO)

        Nel caso in cui i PMG fossero inferiori al PO ci sarebbe comunque un conguaglio.

        Bisogna anche sottrarre una minima tariffa a copertura degli oneri di gestione da parte del GSE (dipendente dalla potenza di impianto).

        Nell’ultimo Aggiornamento dei prezzi minimi garantiti per l’anno 2022 il Prezzo minimo garantito per il solare fotovoltaico è di 40,7 €/MWh.

    3. Salve,

      richiesta particolare: devo utilizzare un computer che assorbe 3.1 kW continuamente, giorno e notte tutto l’anno, per un totale di 27000 kW h annuali.

      I consumi casalinghi ammontano a circa 3000 kW h annuali, per un totale di circa 30000 kW h annuali.

      Vivo in centro Italia, vicino Roma, e mi è stato consigliato di fare scambio sul posto con pannelli per 20 kW. 20 kW x 1500 ore di sole equivalenti = 30000 kW h, che coprirebbe il mio fabbisogno annuale.

      Pensavo quindi di non dover pagare nulla di bolletta, ma poi ho scoperto che facendo scambio sul posto, i kW h che dai non costano come quelli che prendi… secondo voi, alla fine, quanto mi verrebbe a costare l’energia che uso?

      Dalla mia parte c’è il fatto che il computer assorbe di giorno quando c’è il sole, e di notte quando l’energia costa meno.
      Di contro c’è questa differenza di prezzo di cui leggevo, per cui anche immettendo 30000 kW h e consumandone altrettanti, ho comunque un costo da sostenere…

      Grazie di un’eventuale risposta/idea da parte vostra,
      Pasquale

      1. Ciao Pasquale,

        ma ci fai mining?
        Premesso che non sono ancora uscite le tariffe aggiornate, la risposta spannometrica è semplice.

        Prima di tutto ho verificato col PVGIS:
        – confermo i 30 MWh/anno
        – in inverno avrai circa 1.700 kWh/mese
        – in estate sarai poco oltre i 3.000 kWh/mese

        Simulando con i tuoi numeri risulterebbero circa 16,6 MWh/anno prelevati ed immessi.
        L’energia immessa non può essere 30 MWh come scrivi in quanto, fortunatamente, hai l’autoconsumo istantaneo.

        Assumendo un PUN di 0,25 €/kWh avresti quindi un onere energia prelevata OE di circa 4,2 k€.
        Il controvalore energia immessa CEI sarebbe circa 4,2 k€.

        L’energia scambiata sarebbe invece di circa 13,6 MWh. Assumendo un CUSf di 7 c€/kWh avresti un corrispettivo energia scambiata di 949 €.

        In sintesi i 16,6 MWh immessi/prelevati + i 13,6 Mwh scambiati ti frutterebbero 5,2 k€.
        Dovrai sottrarre la bolletta relativa ai 16,6 MWh prelevati.

        Comunque il grosso dipende dal valore del PUN che in questo periodo storico sta variando tantissimo.
        Il tuo caso è comunque molto ma molto ma molto specifico (immesso = prelevato e consumo costante nel giorno).

    4. Buongiorno,
      Avendo attivo un contratto di ritiro dedicato, ho visto che il prezzo minimo di ritiro sarà di 56 euro Mwh. Supponendo durante l’anno di immettere nei mesi buoni circa 300kwh mi verranno dai solo 300*0,056€? Ci sono altri conti da fare con questo contratto?
      Grazie
      Saluti
      Mirco

      1. Ciao Mirco,

        spunto interessante.

        Col meccanismo del Ritiro Dedicato, alternativo allo Scambio sul Posto, il GSE ritira e vende sul mercato l’energia elettrica immessa in rete per poi remunerarci.

        Il prezzo che ci viene riconosciuto dipende dalla tipo di impianto e da eventuali incentivazioni:
        – non incentivato (fino a 1 MW) o incentivato (fino a 100 kW) => Prezzi Minimi Garantiti (PMG) stabiliti dall’ARERA
        – incentivato (tra 100 kW e 1 MW) o comunque con superiore a 1 MW => Prezzo Zonale Orario (PO)

        Nel caso in cui i PMG fossero inferiori al PO ci sarebbe comunque un conguaglio.

        Bisogna anche sottrarre una minima tariffa a copertura degli oneri di gestione da parte del GSE (dipendente dalla potenza di impianto).

        Nell’ultimo Aggiornamento dei prezzi minimi garantiti per l’anno 2022 il Prezzo minimo garantito per il solare fotovoltaico è di 40,7 €/MWh.
        Non so dove tu avessi reperito il numero da te riportato.

        1. Grazie per il chiarimento, avendo un 6kw incentivato e supponendo che in un anno immetterò in rete circa 2000kw a 0.047 quando dovrebbero riconoscermi? Compreso conguaglio e oneri. RingrazIo nuovamente.
          Saluti
          Mirco

    5. Buongiorno, stiamo valutando l’installazione di un impianto fotovoltaico, l’esposizione è a sud, posizionamento su falda tetto, abbiamo avuto proposte diverse, nella prima proposta ci hanno consigliato un impianto da 4,5 kw di picco senza accumulo, nella seconda impianto 6 kw di picco con accumulo da 7/10 kwh.
      Certamente il modo di utilizzare le utenze nella propria casa può far cambiare le valutazioni dell’impianto, considerando che di giorno per motivi di lavoro a casa non c’è nessuno e quindi le utenze verrebbero sfruttate maggiormente dalle 18:00 di sera in poi.
      Il nostro consumo medio annuo si aggira sui 5200 kwh
      La ringrazio per una sua riflessione per quanto sopra.
      Laura

      1. Ciao Laura,

        la risposta è: dipende.

        In linea generale investire nel fotovoltaico è sano ed occorre puntarci in questo ordine di priorità:
        1) autoconsumo al momento della produzione
        2) scambio sul posto che permette di recuperare energia immessa in rete e consumata successivamente senza richiedere investimenti iniziali ulteriori; sarà sempre meno conveniente col passare del tempo
        3) batteria di accumulo fotovoltaico

        Sul punto (1) possiamo lavorare eliminando totalmente il gas ed abbinando al fotovoltaico:
        a) pompa di calore per riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento
        b) piano cottura ad induzione
        c) forno elettrico
        d) sistema di monitoraggio e controllo dei consumi elettrici che possa spostare il funzionamento di alcuni elettrodomestici
        e) ricarica auto elettrica

        La scelta è quindi influenzata da quanto possiamo agire con gli accorgimenti precedenti e quanto siamo disposti ad investire anche nell’ottica di inquinare meno e renderci indipendenti dalle perturbazioni nei costi dell’energia.

        Ti suggerisco di leggere la mia guida sulle batterie di accumulo per fotovoltaico.

        Senza incentivi mi sbilancerei comunque sulla raccomandazione seguente:
        – se non sei disposta ad investire un po’ anche per migliorare l’ambiente, solo il fotovoltaico
        – se vuoi investire un po’ anche per ridurre l’inquinamento, anche la batteria di accumulo

        In ogni caso è fondamentale prima di tutto cercare di massimizzare l’autoconsumo istantaneo con gli accorgimenti indicati in precedenza.

    6. Complimenti per l’esaustivo articolo, alla luce del forte aumento del PUN e avendo una tariffa fissa per l’energia prelevata che pago circa 15 cent al kWh, potrebbe forse non essere più conveniente l’autoconsumo ma massimizzare l’immersione in rete?

      1. Ciao Matteo,

        ipotizzo che anche il contributo di scambio verrà aggiornato per seguire la dinamica dei prezzi dell’energia elettrica (causata dalla lievitazione del gas naturale).
        Le tariffe fisse non potranno comunque resistere a lungo per la sostenibilità economica da parte dei produttori/venditori.
        Vediamo a marzo la pubblicazione dei nuovi valori del CUsf.

    7. Buongiorno,
      ho un vecchio impianto fotovoltaico da 1kwn (installato nel 2011) su cui era attivo il conto energia (in scadenza nel 2022). Vorrei sostituire il pannello con un nuovo impianto più grande ed efficiente.
      Vivo al nord (Lombardia, varese), esposizione pannelli sud, consumo annuo 3.200kw di cui 1000 in fascia F1 e 800 in fascia F2. Conto di aumentare consumi avendo acquistato auto plug in.
      Sto valutando 2 opzioni:
      – sostituzione con impianto da 3 kw con scambio sul posto
      – sostituzione con impianto da 6kw + batteria da 7,5 kw
      Come faccio a valutare cosa mi conviene??

      1. Ciao Gloria,

        hai già letto i miei articoli su batteria di accumulo ed auto elettrica con fotovoltaico?

        Oggi come oggi la batteria di accumulo fotovoltaico non ha ancora convenienza economica senza incentivi. Tralascio volutamente gli aspetti relativi alla nostra impronta ambientale.

        Personalmente prenderei in considerazione i ragionamenti seguenti (ma tutto dipende dalla tua situazione attuale e dal tuo budget):
        1) massimizzare l’autoconsumo del fotovoltaico rendendo la casa elettrica (piano cottura ad induzione; pompa di calore per riscaldamento, produzione acqua calda sanitaria e raffrescamento)
        2) installare una Wall-Box per la ricarica dell’auto elettrica (che possa utilizzare il surplus fotovoltaico)
        3) installare un inverter ibrido che supporti una batteria di accumulo
        4) predisporre l’impianto per montare successivamente una batteria di accumulo

        A seconda delle scelte precedenti si potrà stabilire la taglia del fotovoltaico da adottare.

        1. grazie per la risposta, mi sono letta con interesse gli approfondimenti.
          In questo momento potrei usufruire della detrazione 50% in fattura su pannelli, inverter e accumulatore, non su wallbox.
          Con un’esigenza di 4000kw/annui un impianto da 5.5kw + accumulatore da 4.5 potrebbe essere sufficiente?

          1. Ciao Gloria,

            come scrivevo nell’articolo sulle batterie di accumulo fotovoltaico, si può usare questa formula empirica:

            Capacità batterie accumulo fotovoltaico = min (0,10 % ÷ 0,15 % consumi annui totali; 1,5 * potenza FV)

            Nel tuo caso sarebbe il minimo tra 6 kWh e 8 kWh, quindi ti suggerirei di salire di taglia rispetto ai 4,5 kWh per migliorare l’autoconsumo rendendo maggiormente profittevole l’investimento iniziale.

        2. Sulla superficie tetto disponibile posso installare al massimo 4,2 kw, mi è stato proposto in abbinata con batteria da 7,4 kw a 8.200 (prezzo già scontato 50%). Ho stimato di ripagare investimento in circa 10 anni…ne vale la pena?
          Gloria

          1. Ciao Gloria,

            quanto ti suggerivo era proprio, data la potenza del fotovoltaico di 5,5 kWp e consumo annuo di 4.000 kWh, di aumentare la capacità della batteria dai 4,5 kWh che avevi citato a 6÷8 kWh.

            Sul tema convenienza economica dell’investimento in una batteria di accumulo fotovoltaico occorrerebbe un articolo intero (che non ho ancora fatto).

            Facciamo un conto a spanne in questa sede considerando:
            – batteria di accumulo fotovoltaico con capacità di 7,5 kWh
            – numero di cicli di carica/scarica garantiti 10.000 (potrebbero essere anche meno)

            Questo vuol dire che potrai sfruttarne l’investimento (8.200 €) per utilizzare produzione del fotovoltaico in eccesso per circa 10.000*7,5*80%=60.000 kWh.

            Quindi “scambiare” l’energia elettrica prodotta in eccesso del fotovoltaico con questa batteria di accumulo reale ti costerà ottimisticamente circa 0,14 €/kWh.

            “Scambiare” invece l’energia elettrica in eccesso del fotovoltaico con la batteria di accumulo virtuale dello scambio sul posto GSE ti costerà invece la differenza tra il prezzo dell’energia elettrica che paghi in bolletta e quando “restituito” (attualmente circa 0,10 €/kWh).

            Purtroppo si conferma che, dal punto di vista squisitamente economico, investire in una batteria di accumulo fotovoltaico non è ancora economicamente conveniente rispetto alla scambio sul posto GSE. Ma ci stiamo man mano avvicinando, soprattutto se gli aumenti delle tariffe elettriche continueranno.

            1. Grazie.
              La situazione si è evoluta…post sopralluogo tecnico abbiamo verificato che è possibile installare 7 pannelli da 375k il che significa 2,6 kwatt di impianto.
              Ha senso sostituire ora i pannelli per favorire l’autoconsumo tenuto conto che:
              – ho un impianto da 1 kwatt con IV conto energia che mi rende circa 300euro/anno (per altri 10 anni)
              – costo pannelli + disinstallazione circa 3k€
              Gloria

    8. Buongiorno. Ho una casa indipendente anno costruzione 2019 in classe A4. Ho tutto elettrico, pompa di calore, climatizzatori ed elettrodomestici in classe A e superiore. Ho già sul tetto un impianto fv da 3 kw senza accumulo in conto scambio. Diciamo che almeno i 2/3 della mia produzione annuale che ammonta a circa 3000 kw vengono autoconsumati. Vorrei installare un altro impianto da 3 kw ma sono indeciso se é più conveniente il fv oppure solo un accumulo di 7kw per le ore notturne per non regalare nulla. I costi sono pressoché uguali qui in Emilia Romagna ma il mio pensiero è che l impianto fv durando 25 anni almeno mi ripaghi l’investimento, mentre l accumulo dopo 10 anni mi potrebbe mollare…. Usufruirei dle detrazioni 50% in 10 anni. Grazie dell’aiuto. Cordiali saluti

      1. Ciao Antonio,

        oggi come oggi il fotovoltaico è conveniente se utilizzato totalmente in autoconsumo perché il contributo dello scambio sul posto si è ridotto sempre di più col passare degli anni.
        In generale, senza incentivazione, oggi la batteria di accumulo non è economicamente conveniente. Mi sorprenderebbe che un impianto fotovoltaico con senza batteria possa costare allo stesso modo.
        Piuttosto compra un’auto elettrica.

    9. Domanda particolare, ho una casa di campagna in Sicilia esposizione massima, ovviamente a norma e terrazzo di 150 mq,la uso massimo 15 giorni d’estate, il resto dell’anno i pannelli produrrebbero per immettere in rete, (in Sicilia a conti fatti nei periodi invernali non si arriva mai a venti giorni di totale nuvolo).. Domanda semplicissima, sarebbe un investimento? Nel senso il GSE paga una tantum o. Paga per quanto gli produco?e se si quanto. Insomma si può fare un gruzzoletto o ti fregano in qualche modo.
      Francesca

      1. Ciao Francesca,

        il conto energia non esiste più da anni purtroppo.
        Potresti solamente fare lo scambio sul posto ma ha senso solo se consumi ciò che immetti in rete.
        Ti suggerirei di investire i tuoi soldi altrove.

        1. Salve, non conviene neanche se l’impianto è rimborsato con il superbonus? Io uso la casa in Puglia tre mesi l’anno e di inverno vorrei scaldarla un po’ per togliere l’umidità dai muri. A questo punto conviene? Grazie

          1. Ciao Davide,

            la tua domanda è rispetto alla convenienza di quale componente del tuo impianto?

            Comunque un qualsiasi investimento pagato da qualcun altro è ovviamente conveniente dal punto di vista economico individuale.

      2. Ciao Francesca,

        integro la mia risposta precedente: potresti valutare l’utilizzo della tariffa ritiro dedicato, pensata proprio per un impianto fotovoltaico nel quale l’energia immessa nel corso dell’anno supera quella prelevata.

        1. grazie molte per le tue gentili risposte,dove potrei trovare informazioni su questo ritiro dedicato?grazie anticipatamente

    10. Ho installato nell’aprile 2018 sulla falda sud del mio tetto un impianto fotovoltaico da 3,3 kw di picco. Ho attivato la convenzione per lo scambio sul posto. Il mio problema è comprendere il significato dell’autoconsumo.
      Soffro di un dilemma che non riesco a risolvere, non essendo in grado di trovare un appiglio teorico che mi permetta avere una risposta chiara e univoca:
      -consumo corrente in fascia costosa F1 per azionare il boiler elettrico (riscaldando così l’acqua per la doccia) nelle ore di massima produzione dell’impianto fotovoltaico (e sto attento a spegnere gli elettrodomestici per tenere la potenza consumata al di sotto della potenza prodotta in tempo reale dall’impianto fotovoltaico)?
      oppure
      -Consumo corrente in fascia economica F3 o F2 per azionare il boiler elettrico (riscaldando così l’acqua per la doccia) nelle ore di mancata produzione dell’impianto fotovoltaico, utilizzando lo scambio sul posto come accumulatore virtuale, e utilizzando quindi per l’autoconsumo la corrente a tariffa economica “scambiandola” con quella prodotta durante la giornata?
      Spero di essermi spiegata. grazie per l’eventuale risposta.

        1. Salve , vorrei installare un fotovoltaico con potenza 4-4,3 kW con 10 pannelli da 400/430 w di picco, con accumulo di 10 kW e lo scambio sul posto, e installazione successiva di una wallbox, ho una media di consumo tra 2400/3000 kW annuali , secondo voi è conveniente ?

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