Sto cominciando a valutare, in ottica di sostituzione del mio veicolo attuale, quali possano essere le opzioni tra le migliori auto elettriche economiche: scopriamo quali caratteristiche tecniche è bene valutare a parte affidabilità del marchio e gusti personali in termini di estetica e livello di dotazioni.
Componenti di un’auto elettrica
Partiamo dalle basi: un’auto elettrica è un veicolo mosso da un motore elettrico alimentato mediante un pacco batterie ricaricabili all’interno del mezzo stesso.
In particolare i componenti principali di un’auto elettrica sono i seguenti:
- Pacco batterie: immagazzina l’energia necessaria al funzionamento del motore elettrico
- Motore elettrico: aziona le ruote del dell’auto, sfruttando l’energia immagazzinata nel pacco batterie. In molti modelli svolge sia la funzione di trazione che di rigenerazione
- Trasmissione: trasferisce la potenza meccanica dal motore elettrico alle ruote
- Caricatore di bordo: prende l’energia elettrica AC dal connettore di ricarica convertendola in DC per caricare le batterie; comunica con l’apparecchiatura di ricarica e monitora tensione, corrente, temperatura e stato di carica durante la ricarica
- Connettore di ricarica: consente di collegare l’auto per ricaricare il pacco batterie
- Elettronica di controllo: gestisce il flusso di energia erogata dal pacco batterie in base a velocità e coppia erogata dal motore elettrico
- Sistema di raffreddamento: mantiene motore, elettronica ed altri componenti nel corretto intervallo di temperatura di funzionamento
- Convertitore DC/DC: trasforma l’alta tensione del pacco batterie in bassa tensione per accessori e batteria ausiliaria
- Batteria ausiliaria: serve ad alimentare tutti gli accessori del veicolo
Motore elettrico
Le auto elettriche utilizzano delle variazioni di motori a corrente alternata che vengono alimentati dall’elettronica di controllo mediante un sistema a modulazione d’impulso (PWM). Per evitare problemi di dissipazione del calore e surriscaldamento sono limitati a un regime massimo di rotazione di 10.000 ÷ 20.000 giri/minuto.
Nelle auto elettriche vengono normalmente utilizzati due tipi di motore elettrico:
Asincrono (induzione)
I motori elettrici ad induzione utilizzano bobine sul rotore, producendo uno “scorrimento” tra rotore e statore. Raggiungono la coppia massima ad elevati regimi di rotazione. Sono meno efficienti (85% circa) ma più semplici, robusti ed economici.
Sincrono magneti permanenti (brushless)
I motori elettrici sincroni utilizzano magneti permanenti sul rotore, in grado di ridurre lo scorrimento. Sono più efficienti (vicino al 100%) ed erogano la coppia massima già a basse velocità di rotazione. Sono più complessi e costosi.
Ormai anche quasi tutte le auto elettriche economiche sono progettate per recuperare, al rilascio del pedale dell’acceleratore, energia dal movimento per inerzia. In queste condizioni la trasmissione fa in modo che il motore elettrico possa girare spinto dalle ruote producendo elettricità per la batteria nonché contribuire a rallentare notevolmente il veicolo.
La caratteristica principale che differenzia un motore elettrico da uno a combustione interna, oltre alla maggiore efficienza, è la capacità di erogare fin da subito la coppia massima donando quella sensazione di auto sportiva:
Le caratteristiche che contraddistinguono il motore di un’auto elettrica sono le consuete:
- potenza massima (misurata in kW o CV)
- coppia massima (misurata in Nm)
Poiché stiamo approfondendo le migliori auto elettriche economiche, prendiamo come esempio la city car Renault Twingo, confrontando le caratteristiche del motore benzina con quello elettrico:
Renault Twingo Benzina | Renault Twingo Elettrica | |
---|---|---|
Potenza massima | 48 kW (65 CV) | 60 kW (82 CV) |
Coppia massima | 95 Nm a 4000 giri/min | 160 Nm a 500 giri/min |
Come potete facilmente notare la versione elettrica della Renault Twingo è in grado di farci divertire molto di più della corrispondente a benzina.
Pacco batterie
Oltre al motore elettrico, che fa uso di tecnologie ampiamente consolidate, l’altro elemento chiave è quello del pacco batterie.
Ad oggi tutte le auto elettriche utilizzano utilizza batterie agli ioni di litio (Li-ion) in grado di immagazzinare più energia con dimensioni e peso inferiori.
Poiché il peso del pacco batterie può essere notevole, parliamo di 180 ÷ 550 kg, la sua posizione può influenzare notevolmente il baricentro del veicolo: nella maggior parte dei casi è posizionato sotto l’abitacolo per abbassare il baricentro e facilitare la manutenzione.
Uno svantaggio delle batterie al litio è che a temperature sotto lo zero possono danneggiarsi se caricate troppo rapidamente: per questo motivo la velocità di ricarica viene limitata fino a quando non si sono riscaldate a sufficienza per caricarsi ad una velocità maggiore.
In caso di surriscaldamento le batterie si scaricano molto più rapidamente, diminuendo significativamente l’autonomia della vettura. Per il raffreddamento è possibile utilizzare l’aria, il raffreddamento ad acqua è però in grado di mantenere le batterie ad una temperatura più uniforme.
Vengono utilizzati tre formati di cella per le batterie al litio:
Cella pouch
Può essere realizzata con qualsiasi geometria e dimensioni.
Più facile da produrre ma il packaging in moduli è più oneroso. Buona dissipazione termica e semplice gestione dell’energia.
Cella prismatica
E’ formata da pacchetti di anodi e catodi impilati (stack). Il formato rigido ottimizza il packaging nei moduli. Produzione più complessa, ma moduli con elevata sicurezza e densità d’energia.
Cella cilindrica
Tecnologia consolidata. A causa della forma, la capacità massima per cella è limitata. Ciascuna cella ha un solo anodo e catodo. I moduli sono meno efficienti a causa dello spazio non utilizzato tra i cilindri.
In questa foto possiamo apprezzare la struttura dell’avanzatissimo pacco batteria con celle cilindriche integrato nel telaio di una Tesla:
In questo diagramma viene invece rappresentato il nuovo sistema di batterie modulare con celle pouch o prismatiche Volkswagen MEB, utilizzato ad esempio nel modello ID.3:
La caratteristica principale di un pacco batterie è la capacità espressa in kWh, concettualmente equivalente alla capacità del serbatoio di un’auto con motore a benzina o diesel.
La capacità del pacco batterie è determinante nel definire l’autonomia del veicolo per quanto tutte le caratteristiche tecniche unite alla modalità di utilizzo determinino l’autonomia effettiva.
Proviamo a vedere qualche numero illustrativo relativo alla piattaforma modulare Volkswagen MEB che inizialmente utilizza le celle LGX E78, prodotte da LG Chem, aventi le seguenti caratteristiche:
- Tensione: 3,65 V
- Capacità: 78 Ah
- Peso: 1,073 kg
- Densità energetica: 265 Wh/kg
Poiché la piattaforma Volkswagen MEB è modulare, le celle possono essere combinate in modo scalabile per ottenere capacità crescenti:
Small | Medium | Large | |
---|---|---|---|
Capacità totale | 55 kWh | 62 kWh | 82 kWh |
Capacità netta | 52 kWh (94 %) | 58 kWh (94 %) | 77 kWh (94 %) |
# Moduli | 8 | 9 | 12 |
# Celle | 192 | 216 | 288 |
Peso totale | 206 | 232 | 309 |
Si rende molto evidente come ad un incremento della capacità del pacco batterie corrisponda un significativo incremento del peso che in parte andrà a peggiorare i consumi attesi.
Connettore e dispositivi di ricarica
A differenza di un’auto tradizionale, attraverso la presa di ricarica, il pacco batterie può essere ricaricato in diverse modalità con velocità crescente:
Presa domestica
Cavo di ricarica domestica in dotazione all’auto (alcuni formati potrebbero essere opzionali).
Wall Box
Stazione di ricarica a parete fissa nel proprio garage o in piccole strutture ricettive.
Colonnina di ricarica
Colonnine pubbliche e colonnine a ricarica rapida situate in luoghi pubblici, parcheggi aziendali e stazioni di ricarica.
Leggi anche il mio articolo sulle app per colonnine elettriche migliori.
Vediamo quali sono gli standard disponibili e le potenze di ricarica massime possibili:
Type 2
- Presa domestica: 2,3 kW AC
- Monofase: 3,7 e 7,4 kW AC
- Trifase: 11 e 22 kW AC
CCS Combo 2
- CCS: 50, 100, 150, 175 e 350 kW DC
- Supercharger: 75, 150 e 250 kW DC
CHAdeMO
- 50 kW DC
Le prestazioni effettive della ricarica dipendono, oltre alla potenza nominale del dispositivo utilizzato per la ricarca, dai seguenti fattori:
- taglia del contatore di rete elettrica utilizzato per la presa domestica o il Wall Box
- caratteristiche del caricatore di bordo, della presa di ricarica e dal livello di carica del pacco batterie dell’auto elettrica
La combinazione della capacità del pacco di batterie e della potenza massima in fase di ricarica determina il tempo necessario a fare un pieno.
E’ molto comodo ed intuitivo esprimere la velocità di ricarica in termini di chilometri di autonomia aggiunti per ogni ora di ricarica.
Caratteristiche delle migliori auto elettriche economiche
Vediamo quali sono le caratteristiche principali da prendere in considerazione per scegliere tra le migliori auto elettriche economiche che possano soddisfare le nostre esigenze specifiche.
Autonomia
Al fine di poter misurare in modo uniforme i consumi di un’automobile viene ad oggi utilizzato lo standard WLTP che prescrive in modo molto preciso le condizioni con cui effettuare le prove al fine di ridurre gli scostamenti con i consumi reali.
Sono previsti tre profili di test WLTP differenti a seconda del rapporto tra potenza e peso dell’autoveicolo ma nella pratica tutte le auto ricadono nel ciclo WLTP Classe 3b che prevede una combinazione del 34% di percorso urbano, 31% percorso extraurbano e 35% percorso in autostrada.
Ovviamente consumi e autonomia reale di un’auto elettrica sono influenzati da innumerevoli fattori, in particolare:
Caratteristiche auto
- capacità del pacco batterie
- modalità eco: limitazione automatica di accelerazione e velocità massima
- frenata rigenerativa regolabile
- pompa di calore per riscladamento
Condizioni ambientali
- pendenza strade
- temperatura esterna
- riscaldamento invernale e climatizzatore estivo
Stile di guida
- velocità media di utilizzo
- stile di guida
- peso trasportato
- utilizzo riscaldamento e climatizzatore estivo
Tutte le case automobilistiche prevedono un simulatore online dell’autonomia in funzione dei vari parametri di utilizzo. A scopo illustrativo utilizzeremo il calcolatore online dell’autonomia di Dacia Spring, Nissan Leaf, Peugeot e-208, Renault Twingo Elettrica e Renault Zoe.
Oltre ad alcuni ovvi ed intuitivi fattori che sono comuni alle auto con motore a combustione (capacità serbatoio/pacco batterie, velocità media di utilizzo e stile di guida) ce ne sono quindi altri specifici delle auto elettriche.
Velocità media
Partiamo quindi col simulare quanto la velocità media di utilizzo influenzi l’autonomia di un’auto elettrica.
Prendiamo in considerazione le condizioni ottimali seguenti:
- temperatura 20 °C
- climatizzatore spento
- numero di passeggeri single/coppia
- tipo di guida tranquilla / modalità Eco attiva
Il risultato per l’autonomia in funzione della velocità media è il seguente:
Come vedete la differenza nell’autonomia tra uso cittadino ed extraurbano/autostrada è davvero notevole, anche un 40% inferiore, maggiore di quella di un’auto a benzina o diesel.
Questo è da spiegare col fatto che un’auto elettrica in città è molto più efficiente di una con motore a combustione interna: quando siete fermi in coda o al semaforo non ha alcun consumo e grazie alla frenata rigenerativa è in grado di recuperare tutta quell’energia cinetica che altrimenti andrebbe persa consumando anche pastiglie e dischi dei freni.
Avere il piede leggero e delicato, o utilizzare la modalità Eco se disponibile, è il primo accorgimento per ridurre i consumi ed aumentare l’autonomia di un’auto elettrica.
Temperatura
Capacità e velocità di ricarica di una batteria al litio scendono al diminuire della temperatura di funzionamento.
Inoltre, per portare le batterie ad una temperatura ottimale, ad ogni avvio dell’auto c’è un consumo addizionale.
Utilizzando gli stessi simulatori precedenti con le condizioni seguenti di utilizzo cittadino:
- velocità media 30 km/h
- riscaldamento attivo (fino ai 5 °C)
- climatizzatore attivo (dai 35 °C)
- numero di passeggeri single/coppia
- tipo di guida tranquilla / modalità Eco attiva
Otteniamo delle variazioni molto rilevanti, anche il 35% in meno, nell’autonomia con lo scendere della temperatura esterna:
Per migliorare l’autonomia in inverno è bene:
- quando possibile, parcheggiare e ricaricare la nostra auto elettrica in un luogo chiuso
- attivare il pre-condizionamento dell’abitacolo quando il veicolo è collegato ad una presa di ricarica
- evitare brevi percorsi con soste prolungate: ad ogni ripartenza ci sarà un consumo addizionale per portare il pacco batterie in temperatura
Riscaldamento
A differenza di un motore a combustione interna, un motore elettrico non produce una grande quantità di calore col proprio funzionamento che possa essere utilizzata direttamente per il riscaldamento dell’abitacolo.
Per questo motivo le auto elettriche, anche economiche, utilizzando una piccola pompa di calore sia per riscaldamento invernale che il raffrescamento estivo. Il funzionamento della pompa di calore, per quanto in modo limitato, contribuisce al consumo della batteria.
Vediamo di nuovo concretamente il contributo di questo consumo alla riduzione dell’autonomia, simulando con queste condizioni di utilizzo cittadino:
- velocità media 30 km/h
- numero di passeggeri single/coppia
- tipo di guida tranquilla / modalità Eco attiva
Otteniamo questi risultati per l’autonomia a diverse temperature esterne con riscaldamento acceso o spento:
Temperatura | Riscaldamento | Dacia Spring | Nissan Leaf | Peugeot e-208 |
---|---|---|---|---|
5 °C | Spento | 180 km | 318 km | 351 km |
5 °C | Acceso | 170 km (-6%) | 242 km (-24%) | 297 km (-15%) |
-5 °C | Spento | 152 km | 267 km | 321 km |
-5 °C | Acceso | 145 km (-5%) | 190 km (-21%) | 253 km (-21%) |
Quindi è assolutamente fondamentale portate l’abitacolo alla temperatura desiderata prima di lasciare il punto di ricarica.
Velocità di ricarica
Come visto in precedenza la velocità di ricarica dipende principalmente da tre fattori:
- potenza della sorgente utilizzata per la ricarica
- potenza massima di ricarica dello specifico modello di auto elettrica
- livello di carica del pacco batterie
- temperatura
Il tempo effettivo di ricarica dipenderà anche da:
- capacità del pacco batterie
- livello di carica iniziale e finale
Anche in questo caso risultano piuttosto comodi per farsi un’idea concreta i simulatori online delle varie case produttrici.
Sorgente di ricarica
Come visto in precedenza, abbiamo quattro scenari tipici di ricarica:
Formato | Potenza | Dove | |
---|---|---|---|
Presa domestica Wall Box | Type 2 | 2,3 ÷ 7,4 kW AC Monofase 11 e 22 kW AC Trifase | Garage, Strutture ricettive |
Colonnina pubblica | Type 2 | 11 e 22 kW AC Trifase | Parcheggi |
Colonnina a ricarica rapida | CCS Combo 2 CHAdeMO | 50 ÷ 350 kW DC | Parcheggi, stazioni di ricarica |
Per la ricarica domestica tre raccomandazioni:
- anche senza ricorrere ad una Wall Box, installare comunque una presa di tipo industriale con i cavi elettrici di sezione opportuna per sostenere quelle potenze elevate per periodi lunghi senza rischi
- adeguare la taglia del contatore elettrico o installare un contatore dedicato, magari trifase
- utilizzare l’impianto fotovoltaico per ricaricare a costo marginale nullo
Vediamo qualche dato concreto sulla velocità di ricarica raggiungibile, per capire le differenze e l’influenza della limitazione del singolo modello prendendo in considerazione i medesimi esempi precedenti:
Modalità ricarica | Dacia Spring | Nissan Leaf | Peugeot e-208 |
---|---|---|---|
Type 2 2,3 kW AC Monofase | 12 km/h | 12 km/h | 12 km/h |
Type 2 3,7 kW AC Monofase | 19 km/h | 19 km/h | 20 km/h |
Type 2 7,4 kW AC Monofase | 34 km/h | 33 km/h | 39 km/h |
Type 2 11 kW AC Trifase | 19 km/h | 19 km/h | 20 km/h |
Type 2 22 kW AC Trifase | 34 km/h | 33 km/h | 39 km/h |
CHAdeMO 50 kW DC | – | 230 km/h | – |
CCS 50 kW DC | 170 km/h | – | 230 km/h |
CCS 100 kW DC | 170 km/h | – | 440 km/h |
CCS 150 kW DC | 170 km/h | – | 460 km/h |
Potete facilmente trovare i dati di qualsiasi modello di auto elettrica sul sito EV Database.
Come potete vedere per un uso prettamente cittadino la ricarica domestica è assolutamente sufficiente a coprire le percorrenze tipiche senza richiedere troppe ore e diventando particolarmente vantaggiosa nel caso si disponga di impianto fotovoltaico (e magari batteria di accumulo).
Leggi anche il mio articolo su fotovoltaico e batteria di accumulo.
Livello batteria
Il grafico seguente mostra la velocità di carica, espressa in kW, in funzione di quanto è carica la batteria espressa in %:
In questo esempio, la velocità di carica inizia lentamente a diminuire lentamente quando la batteria è carica al 70%, il calo è più ripido quando la batteria raggiunge l’80% e al 90%: la velocità di carica è già ridotta in modo molto significativo.
Il motivo è che quando la batteria si riempie di più, deve essere caricata più lentamente.
Continuando nell’esempio, la ricarica rapida oltre l’80÷90% della batteria è meno utile, poiché la ricarica diventerà sempre più lenta.
La curva di carica di ciascun veicolo è diversa e dipende dalle scelte progettuali effettuate dal costruttore, come ben visibile in questo paio di esempi:
Temperatura
La temperatura della batteria ha un’influenza significativa sulla velocità di carica: il funzionamento è ottimale quando è compresa tra 20 °C e 30 °C:
- in inverno, una batteria può diventare molto fredda, ad esempio se il veicolo è parcheggiato all’aperto: ciò può far sì che la ricarica sia molto più lenta
- durante una calda giornata estiva una batteria può diventare molto calda ed anche questo può anche rallentare la ricarica
L’influenza della temperatura sulla velocità di carica è diversa per ogni modello di veicolo: i modelli più sofisticati sono dotati di gestione termica per la batteria che può essere raffreddata o riscaldata a seconda delle necessità.
L’utilizzo di colonnine a ricarica rapida è un modo efficace per riscaldare la batteria.
Assistenza alla guida (ADAS)
Oltre alle caratteristiche tecniche di base è importante anche prendere in considerazione le funzionalità di assistenza alla guida che ben si sposano con un’auto a tecnologia avanzata:
- segnale di arresto di emergenza
- predisposizione per l’installazione del blocco motore con etilometro
- allarme anti-distrazione e anti-sonnolenza del conducente
- sistema avanzato di avviso di distrazione del conducente
- assistenza intelligente alla velocità
- scatola nera
- monitoraggio della pressione pneumatici
Tenete anche conto che la normativa europea prevede l’obbligo di disporre di serie dei dispositivi ADAS per le nuove omologazioni dal luglio 2022 e da luglio 2024 per i modelli omologati in precedenza.
Confronto autonomia auto elettriche economiche e non
Possiamo anche simulare viaggi su lunghe percorrenze utilizzando l’applicazione ABPR (A Better Routeplanner) per farvi un’idea di come utilizzare una macchina elettrica per uso cittadino con capacità del pacco batterie limitata possa non essere esattamente agevole.
Ho quindi provato a simulare un viaggio di quasi 1.700 km da Vigevano (PV) a Lublino (Polonia) con tre modelli di auto elettrica dalle caratteristiche molto differenti:
(Ho anche aggiunto Tesla Model 3 per avere una lepre d’eccezione da rincorrere e la Mercedes EQS 450+ che è il top ad oggi per autonomia).
Modello | Batteria | Autonomia | Velocità ricarica |
---|---|---|---|
Dacia Spring | 26,8 kWh | 170 km | 170 km/h |
Hyndai Kona Electric | 64,0 kWh | 395 km | 370 km/h |
Volkswagen ID.3 Pro S | 77,0 kWh | 450 km | 570 km/h |
Tesla Model 3 LR | 76,0 kWh | 490 km | 820 km/h |
Mercedes EQS 450+ | 107,8 kWh | 640 km | 840 km/h |
Il risultato che si ottiene mediante ABPR è il seguente:
Modello | Tempo Guida | Tempo Ricarica | Consumi | # Soste | Costo Ricariche |
---|---|---|---|---|---|
Dacia Spring | 19h28m | 11h25m | 307 kWh | 16 | 103 Euro |
Hyndai Kona Electric | 16h21m | 5h11m | 361 kWh | 8 | 121 Euro |
Volkswagen ID.3 Pro S | 16h28m | 4h2m | 389 kWh | 7 | 177 Euro |
Tesla Model 3 LR | 16h2m | 2h22m | 299 kWh | 5 | 76 Euro |
Mercedes EQS 450+ | 15h46m | 2h41m | 354 kWh | 4 | 128 Euro |
Questo confronto ipotetico mette secondo me in evidenza gli aspetti seguenti:
- una piccola auto cittadina non nasce per viaggi particolarmente lunghi a meno di non avere un po’ di santa pazienza (per quanto ce la possa comunque fare)
- le colonnine a ricarica rapida rendono gli stop per fare il pieno assolutamente sopportabili
- pianificare in anticipo un lungo viaggio con l’auto elettrica è fondamentale per un viaggio senza sorprese
- per quanto abbiamo confrontato auto di segmenti diversi tra loro, Tesla ha un vantaggio enorme rispetto a qualsiasi concorrente in termini di efficienza sul campo
Migliori auto elettriche economiche
Ho provato a raccogliere in questa tabella le caratteristiche delle migliori auto elettriche economiche in vendita in Italia, ovvero modelli:
- progettati in versione solamente elettrica (questo riduce ampiamente la rosa)
- aventi un prezzo di listino massimo intorno ai 35.000 Euro
- ordinati in modo crescente per autonomia
Modello | Acc. 0÷100 (sec) | Velocità (km/h) | Batteria (kWh) | Auton. (km) | Consumi (Wh/km) | Vel. Ricarica (km/h) |
---|---|---|---|---|---|---|
Dacia Spring | 13,7 | 125 | 25 | 160 | 156 | 170 |
Honda e | 8,3 | 145 | 29 | 170 | 168 | 180 |
Nissan Leaf | 7,9 6,9 | 144 157 | 39 59 | 235 340 | 166 174 | 230 240 |
Renault Zoe | 11,4 9,5 | 135 140 | 52 | 315 310 | 165 168 | 230 |
BYD Atto 3 | 7,3 | 160 | 61 | 325 | 186 | 360 |
BYD Dolphin | 8,0 7,0 | 150 160 | 45 61 | 255 340 | 176 178 | 260 340 |
Volkswagen ID.3 | 7,3 7,9 | 160 | 58 77 | 350 455 | 166 169 | 450 680 |
MG4 Electric | 7,7 7,9 | 160 | 51 62 | 300 360 | 169 171 | 340 440 |
La fonte dei dati precedenti è EV Database.
Ho evidenziato in grassetto le prestazioni migliori per ciascun indicatore ad eccezione della velocità, comunque limitata dal codice della strada, e capacità “tecnica” del pacco batterie in quanto perfettamente rappresentata dall’autonomia attesa.
Tutte queste auto elettriche economiche sono adatte ad un utilizzo principale in città poiché capacità del pacco batterie e conseguente autonomia sono limitate.
Mi sembra evidente come il futuro sia spianato per auto elettriche dei produttori cinesi: sono ampiamente all’avanguardia rispetto alla case tradizionali europee.
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