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EarnApp, IPRoyal e le alternative Honeygain e Peer2Profit su Raspberry Pi

    Come guadagnare con Raspberry Pi

    Scopri come guadagnare con Raspberry Pi e tutti i dispositivi digitali di casa condividendo la propria connessione internet grazie ad EarnApp, IPRoyal Pawns: recensione e prova completa con i risultati concreti che potete raggiungere anche voi. Come funziona la rendita passiva con EarnApp ed alternative come Honeygain e Peer2Profit che potete installare anche su Raspberry Pi usando Lineage OS.

    Cos’è una rendita passiva

    Sono da tempo incuriosito ed interessato a tutte le idee per realizzare una rendita passiva.

    Una rendita passiva non è altro che un’entrata finanziaria che non è legata direttamente al tempo che ci dedichiamo direttamente per generarla. Detto in altre parole non lavoriamo materialmente alla produzione del bene o servizio che produce questi ricavi.

    Cosa ci piacerebbe fosse la rendita passiva
    Cosa ci piacerebbe che fosse la rendita passiva

    Ovviamente una rendita passiva non magica o gratuita: non ci sarà l’impegno del nostro tempo personale ma ci saranno sicuramente delle nostre risorse comunque utilizzate per la generazione di questi ricavi.

    Vediamo qualche esempio di rendita passiva tradizionale:

    • affittare un immobile di proprietà per generale una entrata mensile da affitto
    • investire in borsa, o comunque strumenti finanziari come fondi o ETF, per generare un guadagno dalla crescita di valore dell’investimento

    In entrambi i casi è richiesto un significativo investimento iniziale per generare questa rendita passiva.

    Ci sono anche delle soluzioni di rendita passiva che non richiedono alcun sforzo iniziale ma prevedono invece l’utilizzo di nostre risorse già a disposizione ma che non sono impiegate per tutto il tempo o la loro capacità.

    Cerchiamo di essere concreti con qualche esempio di questa seconda categoria di rendita passiva:

    • scambio casa per scambiare l’utilizzo della nostra abitazione una vacanza in un altro luogo
    • car pooling per condividere un viaggio in auto che comunque faremmo e dividere le spese con altre persone
    • mining di criptovalute utilizzando l’hardware che già possediamo
    • condividere l’accesso ad internet utilizzando i nostri dispositivi già connessi, come ad esempio un Raspberry Pi

    Per chi ama la tecnologia e la domotica, scoprire come guadagnare con Raspberry Pi e tutti i dispositivi che tanto ci piacciono è particolarmente allettante.

    In questa sede non tratterò il mining di criptovalute perché è un’attività di elaborazione che richiede risorse computazionali significativamente potenti e dedicate per avere un’intensità produttiva significativa: quindi non un piccolo Raspberry ma GPU o addirittura appliance dedicate. Avevo svolto comunque un test di circa una settimana col PC da gaming di mio figlio, ma il risultato più apprezzabile era il contributo al riscaldamento di casa piuttosto che sulle entrate: meglio una pompa di calore (su cui trovate molti articoli in questo blog).

    E’ invece particolarmente interessante, ed ancora poco diffusa in Italia, la possibilità di concedere una parte della nostra banda internet per diventare parte di un servizio di residential proxy, per guadagnare e far diventare una piccolissima fonte di rendita passiva i nostri PC, smartphone, server o Raspberry Pi.

    Tutto questo senza fare nulla di particolare a parte l’installazione di un software sui propri dispositivi digitali connessi ad internet.

    Se hai fretta di scoprire come funziona, registrati al servizio EarnApp tramite il mio link di invito https://earnapp.com/i/yfr8638.

    Cos’è un Residential Proxy e un Mobile Proxy

    Una rete di residential proxy è costituita da una serie di nodi con indirizzi IP domestici che vengono affittati, o acquistati direttamente da provider di servizi internet (ISP), per utilizzarli al fine di offrire un servizio commerciale alle aziende che necessitano di simulare accesso a siti web provenienti da luoghi reali.

    Residential proxy network
    Residential proxy network

    Un servizio di residential proxy è utile per le aziende che devono gestire dei comportamenti o restrizioni su base geografica o della tipologia del singolo indirizzo IP, come ad esempio:

    In molti casi è possibile utilizzare uno smartphone su rete 4G, per cui si parla di servizi di mobile proxy.

    Oxylabs Residential Proxies

    I fornitori che offrono questi servizi ai propri clienti hanno realizzato un modello nel quale, oltre ad acquistare direttamente indirizzi IP dai provider di servizi internet (ISP), possono anche permettono a singoli individui di realizzare dei nodi della rete di residential proxy, installando un apposito software client SDK su un proprio dispositivo, venendo remunerati.

    Modello di remunerazione servizio residential proxy Oxylabs
    Modello di remunerazione servizio residential proxy Oxylabs

    Per completezza cito i nomi delle società che offrono le reti di residential proxy e mobile proxy con coperture geografiche migliori:

    Chiudo l’introduzione generale evidenziando che la copertura geografica di alcuni di questi servizi di residential proxy e mobile proxy è davvero ampia:

    Copertura Residential Proxy Oxylabs
    Copertura Residential Proxy Oxylabs

    Le aziende che offrono i servizi di residential proxy e mobile proxy acquisiscono nodi ospitatiti su dispositivi di utenti finali direttamente, come fa Bright Data con EarnApp oppure per mezzo di terze parti (Oxylab ha pubblicato un documento in cui descrive le proprie policy di acquisizione).

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    Guadagnare con Rasperry Pi e EarnApp: come funziona

    EarnApp è una delle applicazioni più popolari che permette, come diverse alternative, di condividere la propria connessione ad internet per contribuire alla rete del servizio di residential proxy e mobile proxy di Bright Data.

    Getting started with EarnApp

    Le sue caratteristiche principali del servizio offerto da Bright Data sono le seguenti:

    • piattaforme supportate: Windows, Android, Linux e Raspberry Pi
    • remunerazione di 0,25 $/GB di traffico gestito
    • pagamento automatico al raggiungimento di una soglia minima di 2,5$ tramite Paypal (raccomandato) o Carte Regalo Amazon
    • privacy: non vengono raccolti nostri dati personali (oltre al minimo indispensabile per la creazione del profilo)
    • monitoraggio: i clienti di Bright Data vengono verificati in fase di acquisizione ed il traffico effettuato è monitorato

    Come potete notare macOs e iOS non sono supportati quasi sicuramente per l’estrema attenzione che pone Apple sulla sicurezza dei propri prodotti.

    Raccomandazione ovvia che mi sento di fare comunque: utilizzate EarnApp o alternative simili esclusivamente con connettività internet illimitata o comunque con molto traffico mensile per poi non sorprendervi che i vostri Giga sullo smartphone siano finiti.

    Da cosa dipendono i guadagni con EarnApp o applicazioni simili alternative? Fondamentalmente dal traffico che EarnApp deciderà di ruotare verso i vostri nodi:

    • quantità di clienti di Bright Data che richiedono traffico da una certa nazione e località
    • prestazioni connettività internet: migliori saranno e maggiore sarà il traffico che verrà girato verso i vostri nodi (è consigliato di avere una velocità > 50 Mbit/s e ping < 50 ms)
    • numero e disponibilità dei dispositivi: non ci sono limitazioni sul numero di client EarnApp che si collegano dalla medesima rete

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    Installare EarnApp su Raspberry Pi

    Vediamo ora come fare in pratica per cominciare ad utilizzare il servizio EarnApp sul nostro Raspberry Pi come cominciare a guadagnare una piccola rendita passiva.

    Il primo passo è quello di registrarsi al servizio EarnApp, possibilmente tramite il mio link di invito https://earnapp.com/i/yfr8638:

    Registrazione a EarnApp
    Registrazione a EarnApp

    Dovete preliminarmente che nella directory /tmp sul Raspberry Pi ci siano almeno 72 MB liberi perché EarnApp la utilizza per download e l’installazione:

    EarnApp su Raspberry Pi
    EarnApp su Raspberry Pi

    Il passo successivo è quello di scaricare il client di installazione EarnApp sul vostro Raspberry Pi mediante il comando seguente:

    wget -qO- https://brightdata.com/static/earnapp/install.sh > /tmp/earnapp.sh && sudo bash /tmp/earnapp.sh

    Ora dovrete accettare Termini & Condizioni del servizio EarnApp (magari avendoli letti in precedenza) scrivendo in modo esplicito yes:

    Download EarnApp su Raspberry Pi
    Download EarnApp su Raspberry Pi

    La procedura continuerà effettuando i download necessari e completando l’installazione di EarnApp sul vostro Raspberry Pi:

    Installazione EarnApp su Raspberry Pi
    Installazione EarnApp su Raspberry Pi

    Ora dovrete tornare alla dashboard web di EarnApp per associare la vostra installazione su Raspberry Pi col vostro profilo utilizzando l’identificativo del dispositivo mostrato nella schermata precedente.

    All’interno del widget Devices dovrete premere su Link Devices, inserire l’identificativo e confermare:

    Accoppiamento dispositivo Raspberry Pi al profilo EarnApp
    Accoppiamento dispositivo Raspberry Pi al profilo EarnApp

    EarnApp girerà come un processo, questo significa che verrà avviato automaticamente in caso di reboot del vostro Raspberry Pi permettendovi di guadagnare con la vostra piccola rendita passiva.

    Se ti piace, registrati al servizio EarnApp tramite il mio link di invito https://earnapp.com/i/yfr8638.

    Come funziona EarnApp su Raspberry Pi e smartphone Android?

    Per capire come funziona EarnApp su Raspberry Pi, possiamo eseguire il seguente comando che permette di vedere tutte le connessioni di rete dal processo di EarnApp:

    sudo lsof -i 4 | grep earnapp

    La situazione delle connessioni di rete in un certo momento è la seguente:

    Connessioni uscenti di EarnApp su Raspberry Pida
    Connessioni uscenti di EarnApp su Raspberry Pi

    Ho analizzato a campione alcuni degli indirizzi IP ma erano tutti relativi ad EarnApp stessa.

    Per misurare come venga utilizzata la banda sul Raspberry Pi possiamo utilizzare il tool nethogs, che dobbiamo prima installare:

    sudo apt install nethogs

    nethogs permette di monitorare il traffico di rete a livello di singolo processo, un po’ come fa top per l’uso della CPU.

    Lasciando girare nethogs (con sudo) per svariate decine di minuti sul Raspberry Pi il risultato è il seguente:

    Misurare il traffico di rete per progresso su Raspberry Pi con nethogs
    Misurare il traffico di rete per progresso su Raspberry Pi con nethogs

    Come vedete Earnapp risulta marginale rispetto a Home Assistant o ai programmi in Python con cui controllo la pompa di calore tramite Raspberry Pi.

    Ho fatto questa verifica anche sul mio smartphone Android, andando a verificare l’Utilizzo dei dati all’interno delle Informazioni applicazione di una giornata qualsiasi, potendo distinguere l’uso della connessione dati mobile dal WiFi:

    L’andamento riflette esattamente l’utilizzo che faccio dello smartphone:

    • utilizzo della rete WiFi quando possibile
    • doppia passeggiata quotidiana col cane di un’ora ciascuna volta che porta all’uso della rete mobile 4G
    • spegnimento automatico notturno del dispositivo tra le 00:30 e le 05:30

    Oltre a farvi i fatti miei, possiamo rappresentare in un diagramma unico l’uso dei dati con rete WiFi e connessione mobile 4G da parte di EarnApp ottenendo l’interessante risultato seguente:

    EarnApp: utilizzo dati smartphone Android
    EarnApp: utilizzo dati smartphone Android

    Questo grafico porta a queste riflessioni su come funziona EarnApp:

    • l’uso della banda da parte di EarnApp non riparte immediatamente dopo un lungo spegnimento dello smartphone Android
    • lo spegnimento notturno sembra erodere un bel potenziale nella condivisione della banda
    • l’utilizzo della connessione mobile sembra essere comunque marginale

    Quanto si può guadagnare con EarnApp

    Come sapete amo affrontare qualsiasi tema in modo specifico e, se possibile, mediante numeri concreti.

    Per capire quanto si può guadagnare trovate i risultati di traffico e remunerazione raggiunti nei primissimi giorni di sperimentazione per capire come funziona EarnApp sul mio Raspberry Pi e su tutti dispositivi digitali presenti in casa (o anche fuori nel caso degli smartphone).

    Qualità connessione internet

    Come visto, la remunerazione di EarnApp funziona in base al traffico gestito dai propri dispositivi. E’ importante quindi specificare la condizioni di rete in cui ho effettuato tutte queste prove.

    In attesa dell’attivazione della fibra FTTH, la connettività internet fissa utilizzata è mediante Linkem, caratterizzata da un’affidabilità pessima con frequenti disconnessioni e prestazioni medie appena accettabili:

    • velocità download: 26 Mbit/s
    • ping: 24 ms

    La velocità è inferiore a quella raccomandata da EarnApp: non appena mi avranno attivato la fibra FTTH aggiornerò l’articolo nel caso ci siano variazioni rilevanti di traffico gestito.

    Nel caso di Raspberry Pi occorre anche non scordare i limiti di prestazione sulla connessione Ethernet e WiFi come ben rappresentati in questi due test comparativi:

    La raccomandazione per l’utilizzo di EarnApp è quella di collegare in rete il Raspberry Pi mediante il cavo Ethernet.

    Dashboard EarnApp come funziona

    Accedendo alla dashboard di EarnApp è possibile vedere:

    • sommario della remunerazione maturata dall’ultimo pagamento (Current balance) ed in totale (Lifetime earnings)
    • l’andamento del traffico gestito su base giornaliera con lo spaccato per singolo dispositivo (Usage Day)
    • traffico e remunerazione totali per singolo dispositivo (Devices)
    • link per invitare un amico ed ottenere il 10% della sua remunerazione: il mio link è https://earnapp.com/i/yfr8638 e vi invito caldamente ad utilizzarlo per supportare il mio blog
    Dashboard EarnApp
    Dashboard EarnApp

    Come potete vedere nel mio caso ho installato EarnApp su tutti i dispositivi digitali utilizzati in famiglia: 1 Raspberry Pi, 4 PC Windows e 4 smartphone Android.

    Per capire come guadagnare con Raspberry Pi e come funziona EarnApp, ho sintetizzato in questa tabella traffico e remunerazione in quasi tre giorni di attività:

    DispositivoTraffico gestitoRemunerazione
    Raspberry Pi648 MB0,16 €
    4 x PC Windows1.751 MB0,44 €
    4 x Smartphone Android459 MB0,11 €
    Quanto si può guadagnare con EarnApp

    Dettaglio traffico EarnApp su Raspberry Pi

    Poiché sono malato di numeri aggiungo anche il dettaglio giornaliero del traffico gestito per dispositivo che conferma un po’ le considerazioni precedenti:

    Dettaglio traffico gestito con EarnApp
    Dettaglio traffico gestito con EarnApp

    Questo dettaglio mi permette di evidenziare gli aspetti seguenti:

    • la connessione fissa Linkem non è molto affidabile ed affetta da frequenti disconnessioni che non saprei quantificare come possa aver impattato i risultati
    • il Raspberry Pi è ovviamente l’unico dispositivo sempre connesso e si vede nel traffico gestito
    • la sicurezza di Play Protect su Android ha spesso disattivato EarnApp costringendo a riattivarla manualmente (ovviamente solo quando me ne rendevo conto)

    Come funziona il pagamento in EarnApp

    I ricavi maturati mediante EarnApp posso essere pagati con richiesta manuale con la comoda funzione di pagamento automatico (auto-redeem) al raggiungimento di una certa soglia, attualmente fissata a 2,5 $ ma che verrà resa configurabile a proprio piacimento.

    Il metodo di pagamento che potete scegliere su EarnApp è mediante Paypal oppure tramite buoni Amazon ma sfortunatamente al momento non sulla versione italiana del popolare sito di ecommerce:

    Pagamento automatico (auto-redeem) EarnApp
    Pagamento automatico (auto-redeem) EarnApp
    Pagamento EarnApp con Paypal
    Pagamento EarnApp con Paypal
    Pagamento EarnApp con buoni Amazon
    Pagamento EarnApp con buoni Amazon

    I pagamenti sono effettuati puntualmente come potete vedere dalla mia prima ricevuta del mio account Paypal con la dicitura Bright Data Ltd. che è la società che gestisce il servizio di EarnApp:

    Da notare che ho ricevuto il primo pagamento di 2,5 $ su Paypal esattamente 10 giorni dopo aver cominciato ad utilizzare il servizio EarnApp: per provare a capire come guadagnare con Raspberry Pi anche tu utilizza subito il mio link di invito https://earnapp.com/i/yfr8638.

    Conclusioni su come funziona EarnApp

    Qualche considerazione complessiva sui risultati raggiunti:

    • sicuramente il Raspberry Pi, grazie al vantaggio di essere sempre online, si è dimostrato il dispositivo più efficace per guadagnare con EarnApp e creare una piccola rendita passiva
    • occupazione di banda marginale al momento, per cui per ora non mi preoccupo di un eventuale utilizzo su smartphone con connessione 4G attiva anziché in WiFi
    • sarà interessante vedere come questi risultati possano migliorare passando ad una connessione in fibra FTTH con prestazioni decisamente superiori (velocità download 40 volte maggiore e ping 10 volte inferiore)
    • non si diventa certamente ricchi ma mi pare un modo interessante, smart e ad onere nullo per ottimizzare l’utilizzo dei numerosi dispositivi digitali di cui siamo tutti ampiamente dotati

    Come conclusione vi suggerisco caldamente di provare per capire come guadagnare con EarnApp e Raspberry Pi, soprattutto utilizzando il mio link di invito https://earnapp.com/i/yfr8638 in modo da rendermi più felice come voi lo siete leggendo questo blog!

    Invito chi proverà EarnApp con una connessione internet migliore della mia a commentare l’articolo condividendo i propri risultati. L’importante è ovviamente essersi registrati usando il mio link di invito https://earnapp.com/i/yfr8638.

    Alternative a EarnApp: come guadagnare con Raspberry Pi e IPRoyal Pawns

    Per quanto sia ancora solamente in versione beta non linkata nel sito pubblico, anche IPRoyal Pawns permette di guadagnare con Raspberry Pi condividendo la connessione internet.

    Guadagnare con Raspberry Pi e IP Royal Pawns
    Guadagnare con Raspberry Pi e IP Royal Pawns

    Il primo passo è quello di registrarvi sul sito di IPRoayl Pawns, possibilmente utilizzando il mio link di invito https://iproyal.com/pawns?r=LamiaCasaElettrica.

    Installazione di IPRoyal Pawns su Raspberry Pi

    Potete trovare i riferimenti sul server Discord di IPRoyal Pawns (https://discord.gg/gbJV9HXjn9): per comodità questo è il link per il download della versione beta per la piattaforma ARM di Raspberry Pi: https://download.iproyal.com/pawns-cli/latest/linux_armv7l/pawns-cli.

    Procedete quindi con l’installazione di IPRoyal Pawns su Raspberry Pi con il download:

    wget https://download.iproyal.com/pawns-cli/latest/linux_armv7l/pawns-cli

    Date i permessi affinché il binario di IPRoyal Pawns possa essere eseguito sul Raspberry Pi:

    chmod +x pawns-cli

    Il client di IPRoyal Pawns può essere lanciato con la sintassi seguente:

    ./pawns-cli -accept-tos -device-name=RaspberryPi -email=EMAIL -accept-tos -password=PASSWORD

    Per semplificarci la vita creiamo un servizio su Raspberry Pi per l’avvio automatico al boot di IPRoyal Pawns:

    sudo nano /etc/systemd/system/iproyal.service

    Inserendovi la configurazione seguente (il path del binario di IPRoyal Pawns deve essere quello dove avete fatto il download):

    [Unit]
    Description=IPRoyal Pawn
    After=network-online.target
    
    [Service]
    User=pi
    Restart=on-failure
    ExecStart=/home/pi/pawns-cli -accept-tos -device-name=RaspberryPi -email=EMAIL -accept-tos -password=PASSWORD
    
    [Install]
    WantedBy=multi-user.target

    Abilitate il servizio di IPRoyal Pawn:

    sudo systemctl enable iproyal

    Avviate subito il servizio di IPRoyal Pawns senza dover fare il reboot:

    sudo systemctl start iproyal

    Controllate che il servizio di IPRoyal Pawns stia funzionando correttamente:

    sudo systemctl status iproyal
    IPRoyal Pawn su Raspberry Pi
    IPRoyal Pawns su Raspberry Pi

    Verificate che non ci sia un errore perché IPRoyal Pawns può essere eseguito da un solo dispositivo per un determinato indirizzo IP pubblico (come quello della vostra connessione internet domestica).

    Possiamo controllare l’utilizzo della rete su Raspberry Pi da parte di IPRoyal Pawns mediante l’esecuzione del comando nethogs per una mezz’oretta:

    Utilizzo della rete da parte di IPRoyal Pawns su Raspberry Pi
    Utilizzo della rete da parte di IPRoyal Pawns su Raspberry Pi

    Il prossimo passo è quello di registrarvi sul sito di IPRoayl Pawns, possibilmente utilizzando il mio link di invito https://iproyal.com/pawns?r=LamiaCasaElettrica.

    Dahboard IPRoyal Pawns

    Purtroppo la dashboard per controllare traffico e guadagni su IPRoyal Pawns è davvero scarna e non contiene dettagli sui diversi dispositivi e l’andamento nel corso del tempo:

    Dahboard IPRoyal Pawns
    Dahboard IPRoyal Pawns

    Il prossimo passo è quello di registrarvi sul sito di IPRoayl Pawns, possibilmente utilizzando il mio link di invito https://iproyal.com/pawns?r=LamiaCasaElettrica.

    Alternative a EarnApp e IPRoyal su Raspberry Pi: Honeygain vs Peer2Profit

    Ho voluto anche andare oltre trovando e provando altre applicazioni alternative a EarnApp per scoprirne e confrontarne le caratteristiche.

    Ho identificato le seguenti app alternative a EarnApp che ho riepilogato in questa tabella riepilogativa in cui ho messo a confronto le caratteristiche principali:

    EarnAppIPRoyalHoneygainPeer2ProfitPacketStreamIncome
    Windowsxxxxxx
    Androidxxxx
    macOSxxx
    iOSx
    Linux / Dockerxxxx
    Raspberry Pixx
    # Dispositivi per IP12
    PagamentiPaypalPaypal,
    Bitcoin
    Paypal, Cripto,
    Abbonamenti
    Cripto?Paypal
    Trustpilot Score3,64,34,44,64,63,2
    Trustpilot Reviews2264625.3683.4134092
    Remunerazione (1 GB)0,25 $0,2 $0,10 $*0,8÷1,0 $0,10 $0,70 $
    Bonus iscrizione1 $5 $5 $
    Alternative a EarnApp – Migliori app per rendita passiva con condivisione connessione internet

    Non fatevi ingannare dalle sirene dei bonus di benvenuto e dal valore di remunerazione per unità di traffico gestito di alcune delle alternative a EarnApp.

    Il risultato finale in termini di ricavi delle varie alternative ad EarnApp dipende molto dal traffico effettivo:

    • ciascuna piattaforma ha volumi di traffico che dipendono da orario, nazione, città e tipo di connettività (fissa o mobile)
    • maggiore è il numero di indirizzi IP pubblici distinti utilizzati, e quindi dispositivi, maggiore sarà il traffico
    • migliori sono le prestazioni della connessione internet e maggiore sarà il traffico gestito
    • aggiungere ulteriori dispositivi sul medesimo indirizzo IP pubblico (come la connessione internet di casa) non implica che il traffico complessivo crescerà; su IPRoyal Pawns e Honeygain il software limita direttamente il numero di dispositivi connessi per IP

    Le uniche soluzioni che permettono di guadagnare direttamente anche su Raspberry Pi sono solamente:

    Per completezza trovate anche un approfondimento delle due applicazioni alternative a EarnApp che ho trovato più valide, pure non supportando direttamente Raspberry Pi: Honeygain e Peer2Profit. Nel corso della mia prova pratica hanno raggiunto risultati interessanti, in particolare per Honeygain. Usando Lineage OS potreste comunque riuscire a farle funzionare anche su un vecchio Raspberry Pi inutilizzato come spiegato più avanti.

    Con le rimanenti due alternative a EarnApp non sono riuscito a concludere granché:

    • Income ha una remunerazione unitaria che sarebbe pure interessante ma non mai superato i 40 MB di traffico giornaliero (era ammessa un solo client per IP)
    • PackerStream mi ha permesso solamente di gestire una decina di MBbyte il primo giorno

    Alternative a EarnApp e IPRoyal su Raspberry Pi: Honeygain

    Honeygain è sicuramente molto interessante tra le alternative a EarnApp grazie alle caratteristiche seguenti:

    • piattaforme supportate: sostanzialmente tutte (ad eccezione di Raspberry Pi purtroppo)
    • remunerazione di 0,10 $/GB di traffico gestito
    • guadagno di 0,14 $/giorno per la Content Delivery
    • remunerazione di benvenuto di 5 $
    • pagamento tramite Paypal, criptovalute o abbonamenti a servizi digitali (giochi, streaming)

    La prima importante differenza di Honeygain sta nella limitazione di utilizzo:

    • possono essere collegati al massimo 2 dispositivi contemporaneamente per un indirizzo IP pubblico
    • potete gestire fino a 10 dispositivi differenti con il vostro profilo Honeygain

    Honeygain ha una caratteristica interessante: il servizio di Content Delivery in cui andremo sempre a condividere la nostra banda internet per specificamente per contenuti in streaming che richiedono maggiore banda e verremo remunerati per il tempo di connessione.

    Questo è il risultato raggiunto sulla dashboard di Honeygain nei miei primissimi giorni di test utilizzando un PC Windows ed uno smartphone Android (oltre nella pratica non sarei potuto andare se non chiedendo a tutti i miei familiari di non usare il WiFi per lo smartphone):

    Honeygain dashboard
    Honeygain dashboard

    Il credito accumulato è espresso in una unità di misura che corrisponde a 0,01 $.

    Trovate anche il dettaglio giornaliero di Honeygain in cui ho filtrato il bonus di benvenuto per rendere il grafico leggibile:

    Dettaglio traffico gestito e remunerazione Honeygain
    Dettaglio traffico gestito e remunerazione Honeygain

    Notate anche un piccolo credito accumulato con un concorso giornaliero.

    Il risultato ottenuto con Honeygain è sicuramente molto interessante in termini di traffico gestito e remunerazione conseguente. Anche le recensioni su Trustpilot confermano il gradimento di chi la utilizza.

    Se l’utilizzo diretto di Raspberry Pi non è per voi obbligatorio, Honeygain è secondo ma la migliore tra le alternative a EarnApp per guadagnare con i vostri dispositivi digitali condividendo la banda: potete registrarvi utilizzando il mio link di invito a Honeygain https://r.honeygain.me/EMILI2F127 rendendomi come sempre felice. Leggi dopo come installare Honeygain su Raspberry Pi con Lineage OS.

    Alternative a EarnApp e IPRoyal su Raspberry Pi: Peer2Profit

    Peer2Profit è una piattaforma russa:

    Peer2Profit
    Peer2Profit

    Le caratteristiche principali di Peer2Profit sono le seguenti:

    • piattaforme supportate: Windows, macOS, Linux, Docker, Android (niente Raspberry Pi purtroppo)
    • remunerazione del traffico gestito di 1,0 $/GB per il mobile e 0,8 $/GB per il fisso
    • pagamento tramite criptovalute

    Questo è il risultato dei primi giorni di utilizzo di Peer2Profit:

    Dashboard Peer2Profit
    Dashboard Peer2Profit

    E questo il dettaglio del traffico effettuato dai singoli dispositivi Peer2Profit:

    Dettaglio dispositivi Peer2Profit
    Dettaglio dispositivi Peer2Profit

    Qualche osservazionie:

    • l’attribuzione del traffico tra mobile e fisso non è accurata sugli smartphone, probabilmente perché saltano da WiFi a 4G
    • ho notato una significativa sensibilità alle disconnessioni del mio accesso Linkem, magari con la fibra FTTH i risultati saranno migliori
    • il traffico gestito con Peer2Profit è significativamente inferiore rispetto a quello ottenuto con EarnApp e soprattutto Honeygain: anche con la remunerazioni unitaria maggiore i ricavi sono inferiori

    Nel complesso anche Peer2Profit è ottima tra le alternative a EarnApp per guadagnare con una piccola rendita passiva, per quanto non applicabile direttamente a Raspberry Pi: potete registrarvi sfruttando il link di invito https://peer2profit.com/r/164379859961fa6047e93fe/en rendendomi così ancora una volta felice.

    Honeygain e Peer2Profit su Raspberry Pi con Lineage OS

    Nel caso abbiate una vecchio Raspberry Pi che non utilizziate più potreste pensare di installare come sistema operativo la distribuzione Android Lineage OS: in questo modo potrete far funzionare anche le applicazioni alternative ad EarnApp che non sono supportate direttamente come Honeygain e Peer2Profit.

    Non ho provato personalmente ma qualcuno ci è riuscito a far funzionare Honeygain e Peer2Profit su Raspberry Pi mediante Lineage OS:

    Easy Passive Income on a Raspberry Pi - Honeygain/Peer2Profit/Earn2App
    Honeygain e Peer2Profit su Raspberry Pi con Lineage OS

    Provate quindi ad installare Honeygain e Peer2Profit su Raspberry utilizzando Lineage OS e fatemi sapere con un commento all’articolo: l’importante è che utilizziate i miei link di invito https://r.honeygain.me/EMILI2F127 e https://peer2profit.com/r/164379859961fa6047e93fe/en rendendomi così sempre più felice.

    Sicurezza

    Ultimo nell’ordine ma non per importanza tocchiamo il tema sicurezza.

    Installare sui propri dispositivi un componente software che per sua natura serve a far passare traffico generato da altre persone attraverso la propria connessione ad internet può far sorgere qualche lecito dubbio.

    In particolare vedo i seguenti rischi potenziali:

    • utilizzo borderline di un servizio terzo, ad esempio di streaming o ecommerce, tramite l’indirizzo IP pubblico della nostra connessione internet
    • possibilità che venga installato un software malevolo sul nostro dispositivo, in particolare PC, che potrebbe eseguire azioni diverse dai termini del servizio
    • possesso di nostri dati personali (email, metodo di pagamento, modalità di pagamento)

    In merito al primo rischio ho letto su Reddit esperienze di alcuni utenti che hanno ritrovato il proprio indirizzo IP messo in black-list da fornitori di servizi di streaming, come ad esempio Netflix o Disney+, in quanto riconosciuto come un server VPN.

    Direi che è un’eventualità possibile, per quanto remota, data la natura sottostante dei servizi di residential proxy.

    Raccomando assolutamente di NON utilizzare queste app:

    • su server
    • su PC o reti di natura aziendale
    • se state utilizzando un indirizzo IP pubblico statico

    Esistono alcuni servizi per verificare se il proprio indirizzo IP pubblico sia presente in alcune di queste blackist:

    Tre punti importanti prima di preoccuparsi se vi ritrovate in queste liste:

    • il vostro indirizzo IP pubblico è probabilmente dinamico, quindi potrebbe essere stato usato da molti prima di voi
    • per la maggior parte dei casi sono black-list relative all’invio di mail di spam
    • potrebbe non avere alcuna relazione con l’uso di uno di questi software di condivisione della connessione internet

    La soluzione più semplice in caso di IP bannato è quella di riavviare il router in modo che ve venga assegnato uno nuovo.

    Leggi tutti i miei articoli su Raspberry Pi:

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    2 commenti su “EarnApp, IPRoyal e le alternative Honeygain e Peer2Profit su Raspberry Pi”

    1. Io credo che ci sia qualcosa di strano…ragazzi con questi siti voi “imprestate” il vostro IP ad utenti che lo possono utilizzare per navigare e NAVIGARE in ogni senso della parola anche, per i più skillati, anche accedere al darkweb, alla pedopornografia,alla vendita di droga ecc il tutto passando attraverso il VOSTRO IP. Quindi poi un bel giorno i carabinieri, la polizia informatica o chi per loro vi suona alla porta e….CIAO. Poi dimostratelo che non eravate voi a navigare ma che era uno dall’altra parte del mondo, con una VPN (quindi difficilissimo da beccare). Loro hanno solamente il vostro IP nei registri e passate dei casini per cosa? 3-4€ al giorno (perchè ovviamente questi servizi i primi giorni/mesi pagano un pochino poi pian piano le richieste scendono e quindi pagano sempre meno ma nel frattempo il VOSTRO IP è stato utilizzato da chiunque per QUALUNQUE SCOPO).
      Ascoltatemi lasciate perdere sti siti ed eviterete sicuro tanti problemi!

      1. Ciao Paolo,

        i dubbi sulla sicurezza di queste soluzioni sono assolutamente leciti su due fronti:
        1) i clienti che comprano traffico tramite un servizio di residential proxy
        2) i venditori che condividono la propria connessione internet
        poiché tutto questo traffico è gestito in modo chiuso dal fornitore del servizio stesso.

        Credo che però stiamo facendo grossa confusione parlare di DarkWeb (la rete Tor, servizio open per garantirsi l’anonimato) quando invece stiamo parlando di servizi commerciali per fare traffico su siti aperti a tutti, probabilmente in modo borderline rispetto ai siti stessi.
        Per la polizia postale è molto facile analizzare qualsiasi traffico IP effettuato come un’analisi forensica dei PC.

        Il punto vero che rasserena rispetto alle tue perplessità è comunque un altro: le società dietro a questi servizi vogliono fare soldi (mica regalarli ai tapini che condividono la propria banda internet).
        Alla prima denuncia seria per un uso illegale da parte dei loro clienti (chi li paga) il loro business salterebbe all’istante.

        Ribadisco l’unica preoccupazione concreta e peraltro riscontrabile in qualche testimonianza presente nei forum Reddit: i siti utilizzati in modo “tirato” rispetto alle loro termini & condizioni potrebbero decidere di chiudere i rubinetti agli IP utilizzati.
        Il rischio secondario è quello di trovarci un malware sul PC, magari iniettato da terze parti tramite backdoor impreviste nel servizio di bandwidth sharing.

        Vedremo se questo settore continuerà a crescere, quando verrà regolato, se imploderà.

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