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Curva climatica inversa Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact

    Pompa di calore Rotex HPSU Compact: curva climatica inversa a 4 scorrimenti

    Come impostare la temperatura in una pompa di calore è uno degli argomenti più delicati: la ricerca della configurazione ottimale per il riscaldamento invernale della mia pompa di calore Daikin HPSU Compact è uno dei miei pallini e la curva climatica inversa, possibile anche con la recente Daikin Altherma 3 ECH2O, è un risultato alla portata di tutti anche grazie dall’uso di un interruttore WiFi Shelly Plus 1.

    Come impostare la temperatura in una pompa di calore

    Il mio percorso è stato lungo, interessante, articolato, lastricato di prove ed errori. Per capire se sia meglio impostare la temperatura di mandata fissa oppure la regolazione con curva climatica nella pompa di calore.

    Sintetizziamo tutto quanto imparato per impostare la temperatura in una pompa di calore al fine di ottimizzare comfort e consumi per il riscaldamento:

    • minore è la temperatura esterna, maggiori saranno i consumi elettrici e/o più lungo sarà il tempo di accensione del riscaldamento necessario
    • minore è la temperatura di mandata della pompa di calore
      • minori saranno i consumi elettrici con allungamento periodo di accensione del riscaldamento, a parità di calore prodotta e temperatura esterna
      • minori saranno gli sbrinamenti
    • per avere il rendimento (COP) massimo, anche in presenza di tariffa bi-oraria, è meglio il funzionamento diurno / tardo pomeriggio anziché notturno / prima mattina
    • per massimizzare l’autoconsumo del fotovoltaico è meglio il funzionamento diurno anziché notturno

    Per approfondire ulteriormente leggi anche il mio articolo su curva climatica e pompa di calore.

    Regolazione curva climatica pompa di calore Daikin HPSU Compact e Daikin Altherma 3 ECH2O

    Il funzionamento della pompa di calore con temperatura di mandata fissa o la sua regolazione con curva climatica pura non sono in grado di soddisfare tutti i principi precedenti, per quanta l’uso della curva climatica permetta di compensare le variazioni di temperatura esterna nel corso dell’inverno.

    La pompe di calore Daikin HPSU Compact e Daikin Altherma 3 ECH2O ci vengono però in soccorso, ed alla grande !

    Prima di procedere puoi approfondire come funziona la curva climatica e pompa di calore Daikin HPSU Compact.

    Riprendiamo per comodità il grafico della curva climatica utilizzata dalla Daikin Altherma 3 ECH2O e dalla precedente Daikin HPSU Compact:

    Curva climatica di riscaldamento pompa di calore Daikin HPSU Compact
    Curva climatica di riscaldamento pompa di calore Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact

    E’ possibile programmare i valori della temperatura nominale ambientale TR (scorrimento della curva climatica) definendoli nei programmi orari [Automatico 1] ed [Automatico 2] della modalità Riscaldare e della modalità Riduzione:

    • T-Ambiente 1, T-Ambiente 2T-Ambiente 3 per i tre intervalli con riscaldamento attivo del programma [Automatico 1]
    • T-Ambiente 1, T-Ambiente 2T-Ambiente 3 per i tre periodi con riscaldamento attivo del programma [Automatico 2]
    • T-Riduzione nelle fasce di riscaldamento in riduzione dei programmi [Automatico 1] ed [Automatico 2]

    Detto in altre parole possiamo configurare facilmente la nostra pompa di calore Daikin Altherma 3 ECH2O o HPSU Compact in modo da alzare o abbassare la curva climatica su 4 intervalli giornalieri distinti: esattamente quanto ci serve !

    Questa configurazione funziona con:

    • modo operativo [Automatico 1] o [Automatico 2]
    • termostato esterno assente o disattivato ([Room thermostat] = Off)

    Non avere un termostato esterno collegato potrebbe essere una limitazione di questa configurazione, ma possiamo gestirla facilmente come vedremo successivamente nell’articolo.

    Leggi anche la mia recensione della pompa di calore Daikin Altherma 3.

    Funzionamento circolatore pompa di calore Daikin Altherma 3 ECH2O ed HPSU Compact

    L’unità interna della pompa di calore è dotato di un circolatore per l’acqua, in particolare:

    Grundfos UPM2 15-70 CES87
    Grundfos UPM2 15-70 CES87

    Con basso fabbisogno termico e portate d’acqua importanti l’assorbimento elettrico del circolatore potrebbe non essere più così trascurabile.

    Molti di voi avranno sicuramente osservato questo comportamento nel funzionamento della pompa di calore ad inizio e fine stagione:

    • riscaldamento acceso
    • temperatura ambiente interna inferiore al set-point
    • pompa di circolazione accesa
    • unità esterna spenta per molte decine di minuti o addirittura ore

    La pompa di calore può entrare in questo “stato” quando il riscaldamento in corso si interrompe per una delle ragioni seguenti:

    • ciclo di reintegro ACS
    • ciclo di sbrinamento
    • differenza tra temperatura di mandata e ritorno sotto una soglia minima

    La ragione è da ricercare nel limite inferiore di potenza termica della gamma di funzionamento della pompa di calore: parliamo indicativamente del 20-30% della capacità termica della pompa di calore ad una determinata temperatura esterna.

    Se non ci sono le condizioni per superare tale potenza termica minima, ovvero un salto termico minimo tra temperatura di mandata e temperatura di ritorno, pur col riscaldamento accesso l’unità esterna rimane spenta e la pompa di circolazione accesa.

    Il fenomeno è accentuato ad inizio e fine stagione in case ben isolate quando per mantenere la temperatura ambiente interna serve una quantità di calore molto bassa ed è quindi molto facile scendere sotto la soglia minima di potenza.

    Ad esempio con la mia Daikin HPSU Compact 6 kW con un valore di set-point inferiore ai 26 °C e temperature esterne appena sotto i 10 °C ci vogliono davvero tante ore perché l’unità esterna riparta dopo un ciclo di reintegro ACS (tempo necessario perché temperatura ambiente interna e conseguentemente temperatura di ritorno scendano di quando necessario).

    Commutando dalle modalità di funzionamento in riscaldamento (Riscaldare, Automatico 1 ed Automatico 2) ad Estate possiamo ottenere lo spegnimento del riscaldamento e della pompa di circolazione senza un termostato esterno collegato.

    Commutazione modalità funzionamento Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact mediante contatto esterno

    Se vogliamo risparmiare anche su questo consumo sostanzialmente inutile della pompa di circolazione, possiamo però utilizzare la possibilità di modificare la modalità operativa dell’unità interna mediante un contatto di commutazione esterno anziché manualmente tramite il pannello di comando a bordo unità interna.

    Per farlo occorre utilizzare l’apposito ingresso J8, prevista sia sulla scheda RoCon BM1 della “vecchia” Daikin HPSU Compact che nella scheda RoCon BM2C della attuale Daikin Altherma 3 ECH2O seguendo uno schema di collegamento come il seguente:

    Collegamento contatto di commutazione EXT Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact
    Collegamento contatto di commutazione EXT Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact

    Tramite la modifica del valore di resistenza Rv viene commutata la modalità di funzionamento corrente secondo i valori seguenti (tolleranza ±5% quindi serie E24):

    Modalità di funzionamentoResistenza RV
    Standby< 680 Ω
    Riscaldare1.200 Ω
    Ridurre1.800 Ω
    Estate2.700 Ω
    Automatico 14.700 Ω
    Automatico 28.200 Ω
    Valori di resistenza per la valutazione del segnale EXT Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact

    Con valori di resistenza maggiori del valore per Automatico 2, non si tiene conto dell’ingresso. La commutazione della modalità di esercizio funziona solo se il contatto di commutazione esterno è chiuso.

    Gestione remota Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact con Shelly 1

    Per automatizzare questa commutazione esterna possiamo utilizzare un interruttore WiFi controllabile da remoto dotato di contatto pulito in uscita come ad esempio gli Shelly 1 o Shelly Plus 1 (1 canale) oppure il Sonoff 4CH Pro R3 (dotato di ben 4 canali).

    Lo schema elettrico di collegamento dell’interruttore WiFi Shelly 1 con la pompa di calore Daikin Altherma 3 ECH2O o HPSU Compact per realizzare la commutazione remota dalla modalità corrente alla modalità Estate è il seguente:

    Gestione remota Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact con Shelly 1
    Gestione remota Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact con Shelly 1

    Per l’automazione basta programmare l’accensione e lo spegnimento dell’interruttore WiFi Shelly in due orari prefissati secondo le nostre necessità; leggi anche la mia guida a Shelly Cloud App.

    Programmazione curva climatica inversa pompa di calore Daikin Altherma 3 ECH2O HPSU Compact

    Utilizzando tutti gli accorgimenti descritti in precedenza, ovvero:

    • programmazione della temperatura nominale ambientale TR (scorrimento della curva climatica) col modo operativo [Automatico 1]
    • commutazione automatica o da remoto tra la modalità di funzionamento in riscaldamento (Riscaldare, Automatico 1 ed Automatico 2) e la modalità Estate tramite un interruttore WiFi con contatto pulito

    E’ possibile ottenere una crono-programmazione del funzionamento in riscaldamento e dello scorrimento della curva climatica della pompa di calore Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact come la seguente:

    new_crono

    che può essere giustamente chiamata curva climatica inversa (a 4 scorrimenti).

    Attenzione: ricordate sempre che i valori T-Ambiente e T-Riduzione del diagramma non sono i set-point di un crono-termostato On-Off ma bensì gli scorrimenti della curva climatica: quindi non temperature effettive misurate.

    Questa programmazione è in grado di soddisfare tutti i principi descritti sopra funzionando in modalità curva climatica ed essendo quindi potenzialmente adatta a coprire l’interno inverno.

    Mi preme ringraziare diverse persone del forum CercaEnergia poiché questo è un risultato collettivo di cui sono stato a lungo detrattore (chiamatemi San Tommaso !).

    Questa soluzione ha un bel bonus incluso: utilizzando un sensore di temperatura possiamo di fatto realizzare anche un termostato WiFi per comandare l’accensione e lo spegnimento della pompa di calore anche in base a set-point di temperatura configurabili.

    Continuando con l’esempio precedente, possiamo aggiungere al sistema di gestione un sensore di temperatura ed umidità Shelly H&T che posizioneremo nel punto più rappresentativo dell’abitazione.

    Shelly H&T
    Shelly H&T

    Questa volta basterà aggiungere un paio di scene automatiche su Shelly Cloud in base a due soglie di temperatura di accensione e spegnimento.

    Leggi anche il mio articolo su termostato pompa di calore Daikin Altherma 3.

    Andiamo oltre la curva climatica inversa !

    Pur essendo il massimo che si possa ottenere dalle funzioni disponibili nella pompa di calore Daikin HPSU Compact ho cercato di andare oltre !

    Il tutto parte dall’osservazione che la regolazione della temperatura di mandata ottenuta in un certo modo non fa altro che “inseguire” la temperatura di ritorno del pavimento radiante …

    … non perderti la puntata successiva scoprendo come ho usato anche Raspberry in Daikin HPSU Compact hack: prima parte.

    E se vuoi spoilerare le puntate successive potresti anche saltare direttamente a Pompa di calore Daikin HPSU Compact: riscaldamento smart.

    Leggi tutti i miei articoli su Riscaldamento:

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    27 commenti su “Curva climatica inversa Daikin Altherma 3 ECH2O e HPSU Compact”

    1. Buongiorno,
      consiglieresti un’impostazione con la curva climatica anche per chi usa Altherma H HT collegata ai termosifoni?

      Grazie

      1. Ciao Raimondo,

        l’uso della curva climatica non è specifica di un particolare marca/modello di pompa di calore o tipologia di distribuzione del calore.

        Il suo scopo è quello di adeguare automaticamente la potenza termica erogata a quella della temperatura esterna modificando la temperatura di mandata.

        La risposta è assolutamente sì, ovviamente dovrà essere aggiustata per il tuo impianto specifico, ovvero la combinazione delle caratteristiche termiche dell’involucro, della pompa di calore e dei termosifoni.

    2. WOW che blog!
      Sono nuovo di questo mondo, non conosco praticamente nulla ma mi hanno installato Altherma 3 H HT 14kw e vorrei capire come impostare al meglio l’impianto.
      La pdc è collegata ad un impianto con termosifoni in acciaio e ogni termosifone ha una termovalvola per regolare la temperatura. C’è inoltre un termostato ambiente netatmo (unico superstite del vecchio impianto con caldaia gpl). Abitazione classe B, zona climatica D, 150mq su 2 livelli, FV da 5kw.
      La pdc è su “Riscaldare” (impostazione del tecnico daikin in fase di collaudo).
      I valori che vedo impostati attualmente sono:
      Temperatura mandata CR nom. 50°; Temperatura mandata PHX 24.6°; Limite risc. eserc. riscald. 35°; Limite risc. eserc. riduzione 27.5°; Curva di riscaldamento 0.50; Temp. mandata esercizio risc. 50°; Temp. mandata eserc. riduzione 10°; Coibentazione edificio: normale.
      Credo che attualmente la pdc sia impostata su “regolazione in base al clima” ma non ne sono sicuro in quanto non trovo da nessuna parte questo parametro valorizzato(sotto “Config. CR” trovo solo “Temperatura protezione antigelo” e “Coibentazione edificio”, forse è visibile solo con il codice accesso del tecnico (boh!))
      Ecco cosa ho fatto:
      – termostato netatmo spegne la pdc nelle ore notturne dalle 22.30 alle 11.00(resta attiva la pdc solo per ACS). In questo intervallo la temperatura in casa si abbassa di 0.4°. Sicuramente intervallo da rivedere in pieno inverno.
      – per le ore diurne il netatmo è impostato ad una temperatura di 24° ed in ogni stanza ho impostato una temperatura ottimale
      – il resto lo fa la pdc (almeno spero :-))
      Cosa ne pensi? Potrei fare una cosa simile impostando Automatico 1, T ambiente simili a quelle da te indicate e nella fascia notturna utilizzare il netatmo per fermare la pompa?
      P.S. ma dove si può trovare un glossario for dummies per capire il significato dei termini? solo leggendo il tuo blog ho capito che T-ambiente non è la temperatura interna dell’abitazione (per molti sicuramente era scontato!)

      1. Ciao Raimondo,

        provo a commentare nell’ordine:

        1) pompa di calore da 14 kW con classe B: è stato fatto un dimensionamento accurato?

        Leggi anche il mio articolo sul dimensionamento pompa di calore.

        2) impianto con termosifoni con termostato Netatmo: come regoli la temperatura nelle stanze?

        Sinceramente utilizzerei sui termosifoni quanto descritto nel mio articolo sulle valvole termostatiche WiFi BTicino Netatmo.
        Ma forse le hai già.

        3) hai il fotovoltaico: quali strategie utilizzi per massimizzare l’autoconsumo?

        Leggi anche il mio articolo su Smart Grid Daikin.

        4) che modello esatto di pompa di calore Daikin Altherma 3 H HT hai? Mi riferisco sia all’unità interna che all’unità esterna

        Sull’unità esterna assumo tu abbia una EPRA14DV3 (14 kW monofase).
        Dai nomi delle voci di menù direi che hai una unità interna ETSH/X (modello ECH2O, la figlia della mia Daikin HPSU Compact).

        5) la prima verifica che dovresti fare è sull’uso della curva climatica o meno per controllare la temperatura di mandata nominale

        Per farlo devi entrare come tecnico in [→ Menu principale → Configurazione → Accesso]

        La tipologia di controlla della mandata è il parametro Regolazione in base al clima in [→ Menu principale → Configurazione → Config CR] con possibili valori:
        Temperatura mandata fissa
        Regolazione in base al clima (impostazione di fabbrica)

        Se fossi con temperatura di mandata fissa la temperature di mandata nominale può essere solamente una tra i parametri [Temp. mandata esercizio risc.] e [Temp. mandata eserc. riduz].

        6) comincia a monitorare il comportamento corrente della pompa di calore osservando i parametri chiave misurati:

        Sotto [→ Menu principale → Info → Valori] leggi i valori

        a) Temperatura mandata attuale: il valore corrente della temperatura di mandata dell’acqua verso i termosifoni
        b) Temperatura mandata nom: il valore nominale (fisso oppure in base alla curva climatica) della temperatura di mandata dell’acqua verso i termosifoni; la macchina regola la sua potenza per raggiungere questo set-point
        c) Temperatura ritorno: il valore corrente della temperatura di ritorno dell’acqua dai termosifoni
        d) Temperatura esterna media: utilizzato per la curva climatica (se attiva)

        I condizioni di funzionamento a regime temperatura di mandata attuale e nominale dovrebbero essere molto vicine (scostamento di decimi di grado o poco di più).

        Le uniche condizioni transitorie di funzionamento accese sono:
        – macchina appena accesa con impianto di riscaldamento freddo
        – reintegro accumulo acqua calda sanitaria in corso
        – sbrinamento

        Questa è la base, tutto il resto viene dopo.

        Comincia ad osservare i valori di (a), (b), (c) e (d) in momenti diversi della giornata per almeno capire se il funzionamento di base è corretto.

        Vedendo la programmazione che hai fatto suggerirei di controllare intorno alle 12:00, 17:00 e 22:00 (ovviamente per quanto ti è possibile) magari in giorni diversi con temperature esterne diverse.

        Il glossario lo trovi sulle istruzioni per l’uso Daikin (mi sono letto ex-novo quelle del tuo modello per vedere quanto fossero differenti dal mio, molto poco per fortuna).

    3. Buongiorno,
      sperando di fornire un utile contributo aggiungo qualche informazione in merito alle resistenze per il controllo della modalità di funzionamento. Da due anni ho realizzato in maniera relativamente semplice un controllo remoto della mia Daikin HPSU Compact 508 Smart Grid avvalendomi delle potenzialità offerte dall’uso di tali resistenze.
      Premetto che il mio sistema di riscaldamento è controllato da cronotermostati in ogni stanza che agiscono direttamente sulle numerose termovalvole di mandata e non comandano quindi la PdC. Per il mio caso (abitazione singola NZEB) ho verificato che conviene usare la mandata fissa e programmare le temperature di mandata in maniera simile a quella indicata da questo sito. Di notte il sistema è sempre in Stby, la mattina tra le 9 e le 10 (in funzione della potenza FV disponibile e delle temperature esterne) si avvia il riscaldamento con Auto 1. Grazie al controllo con le resistenze (ampliato rispetto al manuale) riesco a controllare da remoto (ossia attivare e disattivare) gli stati Stby, Estate, Auto1 e Auto2 usando due soli contatti puliti di un Sonoff 4CHR2. Questo perché non è vero, come dice il manuale Daikin, che al di fuori della tolleranza del 5% il valore viene interpretato come comando differente. Con l’uso di un potenziometro ho verificato che sulla mia macchina tutti i valori di resistenza nel campo 0 ohm 8.6 kohm vanno ad impostare le diverse modalità di funzionamento. Collegando opportunamente ai due contatti puliti del Sonoff le resistenze da 470ohm, 2.7kohm e 5.1kohm c’è quindi la possibilità di sfruttare le combinazioni di due soli comandi Sonoff (nelle diverse combinazioni 00, 01, 10, 11) per attivare tutte e 4 le modalità a me utili: Stanby, Estate, Automatico 1, Automatico 2. Gli altri due contatti del Sonoff li utilizzo per controllare i comandi EBA ed SG che danno altri gradi di libertà alle temperature impostabili. In questo modo, programmando opportunamente Auto 1 e Auto 2 (la temperatura di mandata notte deve essere considerata come una delle temperature disponibili), posso, da remoto, avviare il riscaldamento ACS scegliendo tra 2 (o anche 4) temperature possibili, ma soprattutto avviare separatamente il riscaldamento ambiente controllando la temperatura di mandata su 4 temperature che posso impostare a priori con sufficienti gradi di libertà. Di solito per l’inverno le quattro temperature selezionabili sono: 27°C, 29°C, 32°C, 34°C; quando c’è molto freddo (e quindi devo riscaldare più lentamente per evitare frequenti sbrinamenti), o quando c’è poco FV, posso impostarle anche a: 26°C, 27°C, 28°C, 29°C. Ovviamente in quest’ultimo caso dovrò mantenere acceso il riscaldamento per più tempo, ma la mia abitazione, con Testerne medie di 0°C mantiene i 20°C con una Tmandata di 29°C attiva per circa 8 ore. In questo modo, grazie alla programmabilità del Sonoff, posso avviare automaticamente il riscaldamento a pavimento di mattina, aumentando progressivamente (se voglio anche in maniera automatica) la temperatura di mandata per poi spegnerlo sempre automaticamente la sera senza dover andare in cantina per agire sulla PdC. L’utilizzo del comando Interlink fct mi consentirebbe addirittura di portare a 8 i valori di temperatura impostabili da remoto, in quel modo avrei un controllo quasi completo del riscaldamento per tutto il periodo autunno-inverno-primavera, ma a causa di un baco del FW della macchina, l’Interlink fct non funziona correttamente nelle modalità da me utilizzate.
      So di essere stato molto sintetico ma spero queste informazioni possano essere comunque utili.

      1. Buongiorno,ho una pompa di calore come la tua,perchè hai usato questa tecnica ? Consuma meno energia? Grazie,Andrea

    4. Buonasera
      ho una PDC Rotex HPSU Compact 516, durante l’inverno ho sfruttato le possibilità del programma Automatico1 per ottimizzare la produzione di ACS e di riscaldamento; fino alle 11.00 ACS = 42°, dalle 11 alle 17 ACS = 48°, dopo le 17 ACS = 42°, e la temperatura di mandata del riscaldamento a 35° dalle 11.30 alle 18.00 poi 25 e riscaldamento spento. In questo modo sfrutto l’energia prodotta da FV e non accendo la PDC nelle ore notturne, visto che la casa mantiene comunque una buona temperatura (alle 7.00 circa 18.7°) e fino alle 14 la casa è vuota.
      Non riesco però a impostare qualcosa di simile per il condizionamento estivo; il programma Raffrescare imposta l’ACS sempre allo stesso valore e non riesco a farla produrre dalle 11 in poi quando c’è abbastanza produzione di energia elettrica dal FV; il condizionamento si accende dalle 14 in poi.
      Ho visto il tuo articolo sul SONOFF, potrei utilizzarlo per impostare il programma Raffrescare ma non vorrei combinare disastri con i componenti elettrici.
      Hai affrontato anche tu l’argomento dell’ottimizzazione in condizionamento?
      Grazie

    5. Ciao La mia Casa Elettrica, sempre grato per il tuo sito. Avrei un paio di domande, in questa configurazione utilizzi un termostato ambientale? Utilizzandolo e mantenendo le testine termostatiche inattive, durante l’orario di riduzione, potrebbe bastare a non fare intervenire la pompa di circolo?

      Per sfruttare poi il fotovoltaico potrebbe avere senso disaccoppiare elettricamente (come hai fatto per altri motivi) il contatto pulito dell’elios for you (che al momento attiva lo smart grid) per alimentare un termostato in parallelo all’esistente con un set T° più alto?

      1. Ciao Marco, tutte osservazioni giuste. Personalmente ora mi trovo con quanto descritto in HPSU Hack terza parte.
        Di fatto ho realizzato:
        1) un cronotermostato intelligente che, in base alle previsioni meteo, aggiusta gli orari e setpoint di funzionamento per lavorare con le temperature esterne massime
        2) una regolazione alternativa della temperatura di mandata per mantenere l’erogazione della potenza termica costante e riavviare il compressore esterno il più velocemente possibile dopo gli sbrinamenti da cui e’ afflitta la mia HPSU

    6. Vuoi dire che sarebbe piu difficoltoso (cioè piu tempo di transitorio e piu consumo) raggiungere la T mandata richiesta? (potrei eventualmente ridurre la distanza tra Triduzione e primo intervallo.

      Scusami se te lo chiedo: immagino che il passaggio alla modalità estate si possa fare solo con l’interruttore WiFi esterno, non con le sole impostazioni software native della rotex, ma in questa fase lo spegnimento anche della pompa di circolazione è come se porterebbe ad una sorta di Stand-by?

      1. Ciao Nico,

        non necessariamente. Volevo solo dire che la potenza termica generata dipende dalla differenza tra mandata e ritorno. Quindi nel programmare la mandata nominale devi tenere conto, partendo da freddo, il ritorno non e’ costante e cresce progressivamente. In un funzionamento 24×7 questo tema non sarebbe rilevante.

        Il passaggio ad Estivo (e’ come se fosse in Stand-by ma mantiene il set-point dell’acqua calda sanitaria) può essere solo fatto mediante i comandi a bordo macchina oppure come descritto in Sonoff WiFi istruzioni italiano, contatto pulito, Sonoff 4CH Pro tapparelle

    7. quindi io posso settare le 3 Ta nella sezione del progr CircRisc1Prog1, fisso anche la Triduzione in questi orari, ma nn ho chiaro in quella fascia in grigio (Modalità Estate) che cosa succederebbe, e come fare ad attivarla all’interno del.programma temporale

      avendo tra l’altro fissato un Ta in crescita dalla mattina alla sera, nn ottimizziamo al meglio il FV giusto? pemsavo che se invece faccio al contrario, cioè imposto una Ta desceescente dalla mattina alla sera, però magari la fisso più alta di giorno, sfrutto il FV, e dal punto di vista del.comfort in una casa ben isolata perdo cmq poco fino alla sera.

      che ne dici?

      1. Ciao nicopana,

        per i tuoi ragionamenti devi tenere conto che al momento della riaccensione al mattino la temperatura di ritorno e’ bassa e man mano cresce. Questo e’ il motivo per cui la temperatura di mandata nominale deve crescere per mantenere un livello di potenza termica costante o per lo meno omogeneo.
        Per cui il tuo ragionamento sul fotovoltaico e’ giusto ma non scordare il fatto precedente.
        La fascia temporale in grigio e’ proprio quella in cui, grazie alla crono-programmazione dell’interruttore WiFi, la pompa di calore passa in Modalità Estate e quindi con pompa di circolazione spenta.

    8. Ciao La mia Casa Elettrica,
      mi sembra d’obbligo ringraziarti per quanto stai condividendo e ci fai addentrare in situazioni che altrimenti necessitano di lunghe analisi.
      Però una domanda mi viene spontanea:
      Hai potuto valutare quanto hai di effettivo risparmio nel configurare il tuo impianto attraverso tutti questi accorgimenti, piuttosto che inserire la classica curva climatica o la mandata fissa ?
      Perchè io ho comunque tempi di reazione abbastanza lunghi, e di giorno con pieno sole comunque i miei termostati limitano la temperatura delle camere e la ACS oltre un certo valore di energia termica non può essere accumulata.
      Saluti

      1. Ti risponderò nel momento in cui ho finito. Potrei dirti che ambisco a minimizzare gli effetti degli sbrinamenti precoci della mia pompa di calore. Diciamo almeno un 20%.
        Lavorando sul resto direi un altro 10%. E comfort maggiore.
        Sicuramente oltre un 30% e’ utopia.
        Purtroppo come scritto in molti articoli:
        a) la mandata fissa non ti può coprire l’intera stagione invernale (devi ritoccare quasi sicuramente)
        b) la climatica non si sposa perfettamente con la pompa di calore (il cui rendimento non e’ costante col variare della temperatura esterna)

        Il mio obiettivo e’ di avere un sistema che si autoregola. Preferisco sprecare tempo a capire e scrivere (poco) software che continuare a smanettare i set-point ed essere insoddisfatto.

        Tu potresti volere dedicarti ad un altro passatempo. Sei libero 🙂

    9. Ciao La mia Casa Elettrica,
      complimenti per il blog, vorrei un chiarimento, ho appena istallato una HPSU e mi trovo ad affrontare il primo inverno. Nel mio impianto ho un cronotermostato on/off standar, non ho capito come fai a far interagire la tua curva climatica inversa ( Tambiente 1-2-3 e T riduzione) con il cronotermostato. Devo escludere il cronotermostato e utilizzare il ronCon istallato sull’Hpsu? Oppure programmare il RonCon sull’Hpsu con i valori e gli orari per creare una curva cliamtica come hai fatto te e impostare a prescindere una temperatura sul cronotermostato on/off es 20°?

      1. La mia Casa Elettrica

        Ciao Filippo.
        Quando parti ti suggerisco di fare le cose semplici.
        Con un termostato esterno la HPSU funziona con un solo set-point di temperatura (puoi leggere il manuale in Rotex HPSU Compact manuale e documentazione).
        Per usare i 3 set-point di temperatura devi essere in modalità [Automatico 1] (o [Automatico 2])

    10. Ciao, avrei maturato anch’io l’idea d’andare in climatica, tuttavia il mio impianto ha mandata minima di 25 C°, ed a tale mandata la casa compensa le perdite (temperatura costante con tutti i termostati in richiesta continua) ad una temperatura esterna di circa 8/9 C°.
      Tuttavia, anche in considerazione che, sono in zona D (Firenze), che abito in centro abitato, che tale temperatura limite è quella letta dalla sonda posta a sud (e quindi con circa 2*3 gradi in più rispetto a quelli letti dal servizio metereologico), capita molto spesso, almeno si qui, che, di notte la temperatura scenda di rado sotto tale limite e di giorno sia spesso sopra.
      Quindi anche a mandata minima costante di 25 C° la casa accumula calore; ergo devo agire sui termostati per evitare d’avere 23/24 gradi interni….
      Sto quindi impostando l’impianto in modo tale d’andare in climatica ma solo dalle 11:00 alle 23:00. Così, nella maggioranza dei casi in cui la temperatura diurna salga sopra quella limite degli 8/9 gradi, accumulo il calore (anche a 25 C° di mandata) che consumo durante la notte qualora la temperatura scenda a 2/3 C°. Inoltre, così facendo:
      – sfrutto il COP alto della pompa dica calore, posizionata esposta a sud, durante il giorno.
      – faccio scendere di circa 0.5 C° la temperatura durante la notte che, sinceramente, mi fa piacere come confort

      Che ne dici? Può andare o ometto qualche considerazione nel ragionamento?
      L’alternativa credo sarebbe solo quella di lasciarlo operativo h24 facendo entrare in funzione i termostati on/off delle varie stanze, con la conseguenza che:
      – l’impianto funzionerebbe anche di notte con cop bassi
      – non avrei nessuna riduzione di temperatura notturna (a meno di non sostituire ogni termostato con un cronotermostato con esborso notevole)
      – è vero che la temperatura di mandata scenderebbe meno tra un’accensione e l’altra, ma l’impianto effettuerebbe più ripartenze al giorno anziché solo una con i conseguenti limiti di on/off.

      Che ne dici?

        1. Grazie mille della risposta! La casa è di nuova costruzione, in condominio, centro abitato, zona climatica D e classe A3.

          Spero d’aver azzeccato la configurazione (almeno per partire).
          Come ipotizzavo in fase d’acquisto mi sa che sarebbe stato sufficiente un impianto tutto elettrico, ma il costruttore ha voluto per forza metterlo ibrido “per essere sicuri in caso di temperature molto basse” 😅
          Grazie ancora!
          Gabriele

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