Vai al contenuto
Home » Pompa di calore » Riscaldamento » Curva climatica » Curva climatica: perché è davvero necessaria

Curva climatica: perché è davvero necessaria

    Curva climatica: perché e' davvero necessaria

    Credo che il mio principale interesse residuo nell’ottimizzazione della mia casa elettrica sia trovare la configurazione perfetta per il riscaldamento invernale: massimo comfort, minima spesa anche mediante la curva climatica !

    Ovviamente parliamo di una configurazione unica che vada bene per l’interno inverno e che non richieda azione manuale alcuna.

    Puntante precedenti

    Ma si sa che la via verso la saggezza sul riscaldamento invernale è lunga e lastricata di errori come ben documentato.

    In effetti basta una semplice osservazione sull’inverno scorso per fare qualche semplice ragionamento.

    Qualche dato

    Vediamo l’andamento dei trend (media mobile a 7 giorni) della temperatura media esterna e delle ore di funzionamento della pompa di calore Daikin HPSU Compact (periodo 15 ottobre 2015 – 14 aprile 2016):

    Curva climatica: perché e' davvero necessaria

    Si vede benissimo la perfetta corrispondenza tra temperature ed ore di funzionamento (e ci mancava solo che non fosse cosi’).
    Prego notare che le ore di funzionamento della pompa di calore includono anche la produzione di acqua calda sanitaria.

    Ma soffermiamoci sulle variazioni per l’intero inverno:

    • Temperatura media esterna = 7,4 ºC
    • Temperatura media massima = 16,7 ºC
    • Temperatura media minima = -0,8 ºC

    Quindi con un’escursione della temperatura media esterna di ben 17,4 ºC !

    Cosa vuol dire tutto questo in termini di energia termica necessaria a riscaldare la nostra casa ?

    Un po’ di teoria

    Ricordiamoci che l’energia termica dispersa da un involucro, e quindi quella da produrre mediante riscaldamento, e’ proporzionale alla differenza di temperatura:

    E_Termica = K1 * (T_interna – T_esterna)

    Possiamo cosi’ facilmente confrontare in modo relativo l’energia termica necessaria nella giornata più mite e più fredda dell’inverno rispetto alla giornata media:

    E_Termica /  E_Termica_media – 1 = (T_interna – T_esterna) / (T_interna – T_esterna) – 1

    Quindi:

    • T esterna media MAX => E_Termica_Min= -71% rispetto a quella a T esterna media
    • T esterna media Min => E_Termica_MAX = +63% rispetto a quella a T esterna media

    Bella escursione da sostenere da parte del nostro generatore di calore.

    Completiamo il ragionamento per la pompa di calore (con pavimento radiante), ma sarebbe simile anche una caldaia a condensazione con termosifoni.

    L’energia termica erogata dal nostro impianto e’ fondamentalmente proporzionale  alle variabili seguenti:

    • Temperatura di mandata dell’acqua utilizzata per cedere il calore prodotto
    • tempo giornaliero di funzionamento

    Detto in formule:

    E_Termica = K2 * (T_mandata – T_ritorno) * t_funzionamento

    Le modalità di funzionamento possibili sono le seguenti:

    • mandata fissa => regolazione tramite il tempo di funzionamento dell’impianto (tipicamente mediante crono-programmazione con termostato ambientale)
    • curva climatica => regolazione tramite variazione della temperatura di mandata in base alla temperatura esterna

    E quindi ?

    Mandata fissa

    Con la mandata fissa, nella giornata più fredda occorre che la temperatura di mandata sia sufficiente alta da mantenere la temperatura interna costante funzionando per 24 ore.

    Di conseguenza il tempo giornaliero di funzionamento sara’ il seguente:

    • T esterna media Min => 24 ore
    • T esterna media Media => 14,6 ore
    • T esterna media MAX => 4,3 ore

    Con una pompa di calore con pavimento radiante questo non e’ sicuramente la modalità ottimale perché:

    • per tutto l’inverno si dovrebbe adottare costantemente la temperatura di mandata massima (e quindi il COP minimo)
    • la temperatura di mandata massima favorirebbe gli sbrinamenti (vedi ad esempio Daikin HPSU Compact: come funziona lo sbrinamento ?) riducendo ulteriormente il rendimento
    • il comfort varierebbe molto nel corso dell’inverno

    Curva climatica

    La curva climatica può migliorare di molto la situazione perché:

    • la temperatura di mandata sale nelle giornate fredde in cui e’ maggiore il fabbisogno termico
    • il rendimento della pompa di calore sarebbe quello ottimale perché la temperatura di mandata potrebbe essere minimizzata per le determinate condizioni ambientali
    • il comfort sarebbe molto più uniforme nel corso dell’inverno

    Ovviamente tra il dire ed il fare ci sta di mezzo il mare !

    Lo Zen e l’arte della manutenzione della curva climatica

    Trovare la curva climatica perfetta e’ un po’ come questo famoso libro:

    Curva climatica: perché e' davvero necessaria

    Alla prossima.

    Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato

    1 commento su “Curva climatica: perché è davvero necessaria”

    1. Buonasera
      vorrei utilizzare un termostato ambiente con temperatura di mandata a punto fisso.
      Il mio impianto è dotato di miscelatrice esterna Caleffi con termostatino che regola la tempertura di mandata.
      Non riesco a capire dal manuale se sia sufficiente collegare il termostato sul connettore J16 e impostare manulamente il punto fisso di mandata per risolvere la questione o invece si debba preoccuparsi anche della pompa di rilancio della miscelatrice.
      grazie

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    La mia Casa Elettrica

    GRATIS
    VISUALIZZA