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Curva climatica: impostare temperatura pompa di calore

    Curva climatica e pompa di calore ?

    Ci sono molti dubbi e discussioni in merito a come impostare la temperatura in una pompa di calore, scegliendo tra mandata fissa e regolazione mediante curva climatica di riscaldamento. In questo articolo approfondiamo in particolare l’utilizzo della regolazione con curva climatica di riscaldamento con la pompa di calore.

    Pur focalizzando il caso di riscaldamento invernale con pompa di calore aria acqua possiamo generalizzare la maggior pare dei concetti su curva climatica di riscaldamento e pompa di calore a qualsiasi generatore di calore come una caldaia a condensazione.

    Regolazione con curva climatica di riscaldamento

    Regolazione con curva climatica di riscaldamento e pompa di calore non sono sinonimi, vediamo perché.

    Innanzitutto: che cos’è la regolazione con curva climatica di riscaldamento?

    In generale parliamo di un impianto di riscaldamento che utilizza l’acqua per trasportare e trasmettere il calore:

    • il generatore di calore può essere una caldaia oppure una pompa di calore idronica
    • i terminali possono essere termosifoni, pavimento radiante o ventilconvettori

    Per regolare il funzionamento dell’impianto possiamo agire in due modi, anche combinati tra di loro:

    • accendere e spegnere il riscaldamento in base alla temperatura ambiente interna mediante l’utilizzo di un termostato; è chiamata anche regolazione On/Off
    • impostare la temperatura di mandata della pompa di calore o della caldaia per aumentare o ridurre il calore prodotto

    Per impostare la temperatura della mandata della pompa di calore o della caldaia abbiamo a sua volta due opzioni:

    • mandata fissa
    • regolazione con curva climatica

    Nella mandata fissa il valore impostato per la temperatura di mandata dell’acqua è costante: per aggiustare il clima utilizzeremo esclusivamente un termostato che accende e spegne il riscaldamento.

    Con la curva climatica di riscaldamento abbiamo invece una regolazione automatica della temperatura di mandata dell’acqua in base alla temperatura esterna.

    Il comportamento della curva climatica di riscaldamento è stato ideato per assicurare il massimo comfort durante l’intera stagione invernale: la pompa di calore o la caldaia incrementa il calore prodotto al decrescere della temperatura esterna in modo da compensare le dispersioni termiche crescenti della nostra abitazione.

    Detto in parole semplici, con la regolazione mediante curva climatica di riscaldamento minore è la temperatura esterna maggiore è la temperatura di mandata dell’acqua verso termosifoni o pavimento radiante come possiamo vedere in questo diagramma:

    Curva climatica di riscaldamento
    Regolazione con curva climatica di riscaldamento

    Poiché la regolazione con curva climatica di riscaldamento deve essere adeguata alle caratteristiche della propria abitazione è caratterizzata normalmente dai seguenti parametri configurabili (o simili):

    • pendenza, o inclinazione, della curva, ovvero il rapporto tra variazione della temperatura di mandata e variazione della temperatura esterna; in alcuni casi è possibile definire pendenze multiple per diversi intervalli di temperatura
    • scostamento, o sfalsamento, della curva: valore costante di temperatura con cui far spostare la curva

    Un impianto di riscaldamento a termosifoni utilizza una curva con pendenza compresa tra 1,0 e 4,0 a seconda del livello di isolamento dell’abitazione. Con il riscaldamento a pavimento, che lavora a temperature inferiori, si utilizzano invece curve con inclinazione da 0,4 a 0,8.

    Spesso sono anche disponibili le seguenti due regolazioni:

    • temperatura minima e massima di mandata: per assicurare di rimanere nei limiti di funzionamento della pompa di calore o della caldaia
    • caratteristiche termiche involucro: per poter adeguare la velocità di reazione dell’algoritmo della curva in base alle caratteristiche termiche dell’involucro onde assicurare il comfort anche con forti scostamenti di temperatura nella giornata

    Nella caldaia a condensazione l’utilizzo della regolazione con curva climatica di riscaldamento consente un un risparmio poiché favorisce la condensazione dei fumi che avviene tramite l’utilizzo del flusso d’acqua fredda di ritorno dall’impianto:

    Rendimento caldaia a condensazione
    Rendimento caldaia a condensazione

    La regolazione con curva climatica di riscaldamento si adatta perfettamente alle pompe di calore ad inverter che possono modulare il loro regime di funzionamento adeguandosi alla potenza termica richiesta.

    Regolazione curva climatica pompa di calore Daikin

    Possiamo prendere come primo esempio la curva climatica della pompa di calore Daikin HPSU Compact da me utilizzata:

    Curva climatica di riscaldamento pompa di calore Daikin HPSU Compact
    Curva climatica pompa di calore Daikin HPSU Compact

    Vediamo invece la configurazione della curva climatica per la pompa di calore Daikin Altherma 3 che prevede due opzioni:

    • curva a 2 punti
    Curva climatica pompa di calore Daikin Altherma 3
    Curva climatica pompa di calore Daikin Altherma 3 – impostazione a due punti
    • curva con pendenza-sfalsamento

    Leggi anche il mio articolo su Curva climatica pompa di calore Daikin.

    Regolazione curva climatica Viessmann

    La regolazione con curva climatica Viessmann, nel caso sia di caldaia che pompa di calore, prevede come parametri di configurazione Inclinazione e Scostamento:

    Curva climatica Viessmann

    A: modifica dell’inclinazione

    B: modifica dello scostamento (scostamento parallelo verticale della curva di riscaldamento)

    Questa è la video guida che illustra come impostare la curva climatica Viessmann nel caso di caldaia:

    Caldaie a condensazione Viessmann - Curva di riscaldamento
    Curva climatica Viessmann – caldaia

    Mentre qui è illustrata l’impostazione della curva climatica Viessmann nel caso di pompa di calore:

    Pompe di calore Viessmann - Curva climatica
    Curva climatica Viessmann – pompa di calore

    Regolazione curva climatica Vaillant

    Passando alla regolazione con curva climatica del termostato WiFi vSMART Vaillant si vede che il concetto è molto simile:

    Curva climatica e pompa di calore ?

    Regolazione curva climatica caldaia Ariston Genus Premium Evo System

    Anche considerando la regolazione con curva climatica di riscaldamento della caldaia Ariston Genus Premium Evo System vediamo che l’algoritmo è sempre il medesimo:

    Regolazione curva climatica caldaia Ariston Genus Premium Evo System
    Regolazione curva climatica caldaia Ariston Genus Premium Evo System

    Anche in questo caso possiamo impostare sia la pendenza che lo sposamento della curva.

    Regolazione curva climatica caldaia Ferroli BLUEHELIX TECH RRT C

    Consideriamo anche l’esempio della regolazione con curva climatica della caldaia Ferroli BLUEHELIX TECH RRT C:

    Regolazione curva climatica caldaia Ferroli BLUEHELIX TECH RRT C
    Regolazione curva climatica caldaia Ferroli BLUEHELIX TECH RRT C

    In questo caso sul manuale si utilizzano i termini equivalenti di curva di compensazione e regolazione a temperatura scorrevole; come di consueto è possibile impostare la pendenza e lo spostamento parallelo della curva.

    Sonda climatica

    Una caldaia o una pompa di calore per funzionare in curva climatica di riscaldamento deve essere dotata di una sonda climatica esterna dotata di un sensore di temperatura.

    Di solito una sonda climatica esterna si presenta come una semplice scatoletta di plastica protettiva col sensore al suo interno:

    curva climatica sonda esterna

    Regolazione con curva climatica di riscaldamento e temperatura esterna

    Passiamo ora ad un paio di considerazioni apparentemente banali sulla temperatura esterna:

    • varia molto nel corso della stagione invernale
    • può avere grandi escursioni nel corso della medesima giornata, a seconda delle condizioni meteo

    Vediamolo con dei dati concreti prelevati dal mio sistema di monitoraggio partendo dall’andamento della temperatura esterna lungo una intera stagione invernale:

    Come vedete le condizioni medie di inizio e fine stagione sono ben diverse da quelle nel pieno dell’inverno.

    Questo esempio ci permette proprio di capire la comodità della regolazione con curva climatica di riscaldamento per assicurare un comfort uniforme nel corso della stagione invernale:

    • quando la temperatura esterna si abbassa, la regolazione con curva climatica di riscaldamento aumenta la temperatura di mandata aumentando il calore immesso: la temperatura ambiente nell’abitazione rimane costante
    • quando la temperatura esterna risale, la regolazione con curva climatica di riscaldamento riduce la temperatura di mandata diminuendo il calore immesso: la temperatura ambiente nella casa rimane uniforme

    Nel caso utilizzassimo invece una temperatura di mandata fissa e volessimo comunque cercare la massima efficienza del nostro impianto di riscaldamento con pompa di calore avremmo inevitabilmente l’onere di aggiustare il set-point nel corso della stagione.

    Ingrandendo i dati possiamo anche analizzare come il meteo della giornata influenzi le escursioni termiche.

    Le seguenti sono delle giornate allo stesso tempo fredde e limpide in cui l’irraggiamento solare contribuisce ad una notevole escursione termica tra notte e giorno:

    Mentre qui abbiamo la combinazione di freddo e nebbia che riduce l’escursione termica tra giorno e notte:

    Il nostro impianto di riscaldamento deve essere in grado di adeguarsi anche a queste queste variazioni di temperatura esterna per garantire condizioni di comfort sempre ottimale garantendo comunque la massima efficienza per risparmiare sui consumi energetici.

    In questo senso è importante che la regolazione mediante curva climatica di riscaldamento reagisca alle escursioni termiche giornaliere con una velocità coerente al livello di isolamento della nostra abitazione.

    Se la nostra casa non è ben isolata, la temperatura interna tende a seguire immediatamente quella esterna: in questo caso la regolazione con curva climatica di riscaldamento garantisce un comfort ottimale anche rispetto alle escursioni termiche giornaliere.

    Se invece abitiamo in una casa ottimamente isolata, la temperatura interna varia più lentamente rispetto all’esterno: la regolazione con curva climatica di riscaldamento può reagire rapidamente col rischio di portare ad un comfort non ottimale nel corso della giornata.

    Per questo motivo normalmente la regolazione con curva climatica di riscaldamento utilizza una media della temperatura esterna su un intervallo temporale regolabile: questo consente di configurare la velocità di reazione in base all’isolamento dell’involucro assicurando un comfort ottimale anche rispetto alle escursioni termiche giornaliere.

    Nel caso della caldaia le considerazioni sulla regolazione della temperatura di mandata rispetto alla temperatura esterna con la curva climatica sono complete, mentre nel caso della pompa di calore occorre qualche ragionamento ulteriore.

    Efficienza della pompa di calore aria acqua

    Focalizziamoci ora sull’utilizzo della regolazione con curva climatica di riscaldamento per impostare la temperatura in una pompa di calore aria acqua.

    L’efficienza di una pompa di calore è misurata tramite il cosiddetto coefficiente di prestazione (COP) che non è altro che il rapporto tra la potenza termica erogata e la potenza elettrica necessaria alla sua produzione.

    Detto in altre parole, tanto maggiore è il COP di una pompa di calore tanto minore sarà il consumo di energia elettrica a parità di calore prodotto.

    Il coefficiente di prestazione di una pompa di calore aria acqua varia molto al variare della differenza tra la temperatura di mandata dell’acqua e la temperatura esterna dell’aria a cui viene sottratto il calore:

    Curva climatica e pompa di calore ?

    In poche parole, a parità di potenza termica prodotta:

    • maggiore è la differenza tra temperatura di mandata dell’acqua e temperatura esterna dell’aria
      • maggiore sarà la potenza elettrica necessaria
      • minore sarà l’efficienza

    Possiamo vederlo anche sotto due altri punti di vista:

    • a parità di energia termica prodotta e temperatura esterna dell’aria
      • minore è la temperatura di mandata dell’acqua
      • minore sarà l’energia elettrica richiesta (per quanto con un allungamento del tempo di riscaldamento)
    • a parità di energia termica prodotta e temperatura di mandata dell’acqua
      • minore è la temperatura esterna dell’aria
      • maggiore sarà l’energia elettrica richiesta (con un intuitivo allungamento del tempo di riscaldamento)

    Per rendere in modo reale i concetti descritti, ho costruito un grafico esemplificativo utilizzando i dati di prestazione dichiarati per la pompa di calore aria acqua Daikin HPSU Compact:

    Curva climatica e pompa di calore ?
    [Delta T = Temperatura di mandata acqua – temperatura esterna aria]

    In conclusione, per ottenere la migliore efficienza è bene impostare la temperatura della pompa di calore col minimo valore possibile di mandata, sia che lavoriamo con mandata fissa che tramite regolazione con curva climatica di riscaldamento, con conseguente allungamento dei tempi di funzionamento.

    Sotto questo punto di vista l’ideale sarebbe un funzionamento 24×7. Ma dobbiamo completare il ragionamento.

    Regolazione curva climatica di riscaldamento e pompa di calore

    Abbiamo ora tutti gli strumenti per approfondire come impostare la temperatura in una pompa di calore con la regolazione con curva climatica di riscaldamento tenendo conto di temperatura esterna, efficienza e presenza di un impianto fotovoltaico.

    Ripartiamo dall’esempio concreto di una giornata di dicembre con cielo sereno, in cui abbiamo aggiunto alla temperatura esterna anche la potenza elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per rappresentare l’irradiazione solare:

    Curva climatica e pompa di calore ?

    Osservando l’andamento della temperatura esterna possiamo notare:

    • prima dell’alba siamo ai valori minimi (alle 6 di mattina abbiamo 0 ºC)
    • nel pomeriggio, prima del tramonto, raggiungere i valori massimi grazie all’effetto dell’irradiazione solare (alle 15 è di 9 ºC)

    Temperatura esterna ed efficienza della pompa di calore

    Utilizzando i ragionamenti sul coefficiente di prestazione della pompa di calore visti in precedenza, possiamo stimare quanto sia efficiente produrre la medesima quantità di calore in momenti differenti di questa giornata.

    Assumendo di avere una temperatura di mandata fissa di 30 ºC avremmo:

    Prima dell’albaMezzogiornoPrima del tramonto
    Temperatura esterna0 °C7 °C9 °C
    ΔT mandata – esterno30 °C23 °C21 °C
    COP3,74,75,4
    Energia elettrica+46 %+15 %

    Grazie a questo esempio vediamo come produrre la medesima quantità di energia termica con la pompa di calore prima del tramonto può costarmi il 46 % in meno rispetto a farlo intorno all’alba, in termini di energia elettrica consumata. Davvero una bella differenza. Nel caso di giornate questo gap sarebbe inferiore ma comunque sempre presente.

    Dunque in inverno è meglio impostare la temperatura della pompa di calore per funzionare di giorno anziché di notte per avere i consumi energetici ottimali. Per una ragionamento completo occorre anche includere il costo dell’energia: con una tariffa bioraria questa differenza sarebbe ridotta.

    Questa conclusione è parzialmente contrastante col funzionamento della regolazione con curva climatica di riscaldamento che aumenta la temperatura di mandata al ridursi della temperatura esterna.

    Ma c’è la soluzione già indicata in precedenza: basta configurare la velocità della curva climatica in modo che si adegui lentamente alle escursioni termiche!

    Impianto fotovoltaico

    Nel caso che la vostra casa sia anche dotata di impianto fotovoltaico abbiamo un suggerimento molto semplice.

    L’irradiazione solare è solamente di giorno e la conseguente produzione dell’impianto fotovoltaico: è il momento ottimale per utilizzare la pompa di calore per l’autoconsumo.

    Per quanto l’irraggiamento solare sia decisamente più ridotto, in inverno è meglio impostare la temperatura della pompa di calore in modo che funzioni di giorno anziché di notte per massimizzare l’autoconsumo del fotovoltaico.

    Impostare la temperatura della pompa di calore con la curva climatica: conclusioni

    Sintetizziamo tutte le considerazioni precedenti:

    • La regolazione con curva climatica di riscaldamento aumenta la temperatura di mandata dell’acqua con lo scendere della temperatura esterna dell’aria
    • Il comfort stagionale è assicurato
    • Il funzionamento 24×7 del riscaldamento può portare ad un aumento dei consumi elettrici poiché le prestazioni della pompa di calore (COP) sono ridotti si riducono inevitabilmente alle temperature inferiori della notte

    Quindi in inverno occorre utilizzare e configurare la regolazione con curva climatica di riscaldamento con la pompa di calore con attenzione per bilanciare il livello di comfort con l’ottimizzazione dei consumi elettrici, soprattutto quando l’edificio sia ben isolato.

    Pompa di calore e curva climatica dunque non sono dunque necessariamente un sinonimo.

    Ovviamente questa conclusione va gestita con particolare attenzione perché occorre:

    • assicurare di poter produrre tutto il calore necessario all’edificio nel corso del giorno
    • accettare una discesa della temperatura interna nel corso della notte per quanto minima in caso di buon isolamento
    • individuare un soluzione equilibrata per l’intera gamma di temperature esterne della stagione invernale (non agevole)
    • trovare il compromesso tra la crono-programmazione del termostato e l’impostazione della temperatura fissa di mandata.

    Alla pagina Configurazione Daikin HPSU Compact Daikin per tutti trovate la mia configurazione corrente.

    Leggi tutti i miei articoli sulla Pompa di calore:

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    106 commenti su “Curva climatica: impostare temperatura pompa di calore”

    1. Per quello che posso provo a risponderti io.
      Avendo termostati On/Off un parametro importante è quello del Room Thermostat: se è impostato su On la macchina segue la domanda da parte dei termostati fregandosene tranquillamente dei programmi impostati.
      Sicuramente mandata giorno/notte funzionano solo con HC function=1 (come da manuale).

      Se è come dice La mia Casa Elettrica (e sicuramente sarà così visto il suo grande lavoro degli ultimi anni) conviene lasciare un valore fisso come Tambiente 1-2-3 e lavorare solo su temperatura di mandata giorno/notte e poi lavorare tramite cronotermostato. La fregatura è che diminuiscono sensibilmente le possibilità di programmazione: da 3 intervalli di giornata + 1 in riduzione (o assenza) di notte si passa a due intervalli: uno di giorno con temp mandata giorno e uno con temp mandata notte.

      La mia Casa Elettrica, vista l’inutilità del cronotermostato interno per far produrre meno di notte secondo te mi conviene impostare una temperatura mandata notte molto inferiore a quella mandata giorno? tipo 22°C? o è un’azzardo e converrebbe lasciare comunque una temperatura simile a quella del giorno e poi abbassare i vari termostati nelle stanze in modo che i circuiti si attivino solo se la t della stanza si abbassi sotto la soglia minima?

    2. Gent.le La mia Casa Elettrica ciao, Matteo mi ha anticipato nell’intervento.
      dopo la breve esperienza con gli split idronici per aumentare il comfort alla sera, ieri ho acceso il risc a pav. in climatica. Non essendo esperto e gli installatori non riescono a darmi una risp, se possibile con il tuo aiuto volevo capire alcuni concetti:
      Max T flow/Min T flow vengono gestiti solo se ho HC function a 0, ovvero con curva climatica?E tem mandata giorno/notte solo se mandata fissa (HC function 1)? quindi una impostazione scelta (0 o 1) esclude una coppia dei due parametri?

      Se uso la curva climatica con Max T flow a 29, e interpretando il grafico della curva climatica in base alla mandata e alla T esterna, leggo una temp di mandata superiore a 29, cosa succede? la macchina si ferma a 29?

      Avendo anch’io i termostati on/off, quando la T ambiente raggiunge la T impostata da termostato la Hpsu stacca..quindi la Hpsu lavora on/off tutto il giorno. Teoricamente (funzionante o no) a cosa serve il Valore Temp Giornata da impostare nella macchina se la priorità la da il termostato esterno?

      Le programmazioni Automatico 1 ecc, valgono solo con mandata fissa?

    3. Ciao La mia Casa Elettrica, vorrei chiederti una delucidazione. Ho fatto partire la PdC (HPSU308 / 8kW) per aumentare leggermente la temperatura in casa (la mia signora con 20.3/20.6 gradi senza riscaldamento ha freddo..), a differenza dell’anno scorso la faccio lavorare in mandata fissa. Ora, avendo un FV da quasi 6 kW che anche in giornate piuttosto coperte mi produce sempre quei 600-800 kW volevo portare la temp in casa a valori alti di giorno per poi vivere di rendita la notte.
      Ho impostato:
      Temp mandata giorno 27°C
      Temp mandata notte 26°C
      Max T flow 30°C
      Min T-Flow 20°C
      Automatico 1: 7.00-9.00 T=20°C
      9.00 – 17.30 T=21°C
      17.30-23.00 T=20°C
      23.00-7.00 Triduzione= 18°C
      A tuo avviso può essere una regolazione giusta?

      Quello che non capisco è su quale parametro devo agire per avere alte t di giorno per vivere di rendita la notte, nello specifico il mio dubbio è: devo regolarmi alzando e abbasando le T di automatico/riduzione oppure tenere quelle fisse e giocare sulle temperature di mandata giorno/notte ed eventualmente agire sulla max/min performance durante l’inverno quando la richiesta di calore sarà maggiore?
      Immagino che tu agisca direttamente sul cronotermostato, io avendo dei termostati a rondelline non programmabili che aprono/chiudono le elettrovalvole dei vari circuiti del riscaldamento ho abbasatanza le mani legate e devo agire direttamente sulla HPSU. Eventualmente l’unica cosa che posso fare è mettere tutti i termostati la mattina su 25°C per aprire tutti i circuiti e abbassarli a 21°C di sera, ma vorrei evitare questo ingrato “lavoro” per tipo 6 mesi…

    4. Bene, ho messo HC function a 1 e la temp. mandata giorno a 40, però rimanendo impostata la T max flow come in precedenza a 50°, la HPSU me l’ha portata a 50..Ho impostato anch’essa a 40° e vediamo…

      1. io questa estate ho mondato:
        1 FWT06
        1 FTW03
        2 FWT02
        ed ho una hpsu compact 508.
        il freddo è stato semplice ottenerlo ma per il caldo ci sto ancora mettendo mano.
        Non riesco a settare a dovere la rotex per farla andare “bene”.
        ho provato ad alzare le T amb. 1-2-3 al massimo ed anche la T mandata giorno a 40°C e così ho ottenuto:
        i primi 15 min di split che buttava fuori aria gelida e poi molto lentamente aria calda.
        non c’è il modo per far si che “lavorino bene” split+hpsu???
        servirebbe una bella guida al riguardo

        1. non è presto, il mio intento è utilizzare ora nella mezza stagione (quindi con una bassa richiesta) gli idrosplit per fare caldo e poi, una volta che arriverà il freddo autunnale passare al riscaldamento a pavimento…

          1. Come già scrivevo non ho esperienza di fancoil. Comunque si tratta di regolare la temperatura che gli serve da manuale. Se leggi in questo thread di risposta altri ce l’hanno.

            Ti suggerisco, eventualmente, di aprire un threadi di discussione su un forum per trovare collaboratori.

    5. Ok grazie perfetto…. faccio questo tentativo, poi per l’inverno il ragionamento è lo stesso solo che apro il risc a pav?naturalmente abbassando la T di mandata…

        1. Ok quando attivo il risc a pav. provo i settaggi nel tuo file excel e faccio un paio di tentativi..
          Cmq scusa non avevo visto..ho fancoil daikin FWT02 per zona notte e zona giorno FWM a soffitto..

    6. Caro La mia Casa Elettrica è da un pò che seguo il blog, complimenti per i vari articoli che leggo costantemente e per le informazioni che metti a disposizione. Volevo uno scambio di opinioni: io ho installato ad Agosto una HPSU 508 Biv (con solare predisposto e non installato), collegata ad un impianto fotovoltaico da 4,5 KW precedentemente installato (prov. di VE). Riscaldamento a pavimento e raffrescamento tramite idrosplit. Dopo aver risolto problemi di configurazione con diversi centri assistenza (e nessuno ha mai centrato in pieno la problematica da subito), mi trovo nella condizione di trovare una configurazione per la mezza stagione: troppo presto per il riscaldamento a pavimento e fresco alla sera per non aver una fonte di riscaldamento. Ho pensato di accendere gli split in riscaldamento: il centro assistenza mi ha consigliato di impostare la curva climatica a 3 e la Max T Flow a 50°. Può essere corretta una impostazione di questo tipo per la mia esigenza, prima di accendere il risc a pav?Credo non ci sia un riguardo ai consumi con questa impostazione…
      Ti ringrazio.
      Emanuele

      1. Francamente non ho esperienza con gli split alimentati ad acqua. La curva climatica riguarda soprattutto come la mandata si regola con la temperatura esterna. 3 e’ un valore elevato. Come e’elevata e’ la temperatura massima (MOLTO quindi COP ridotto). Sicuramente cosi’ ti riscaldi ma probabilmente consumi parecchio (con accendi e spegni). Dovrei leggere qualcosa sullo split. Io proverei con mandata fissa provando a manella con temperature diverse. Minore e’ la mandata maggiore e’ il COP. Non scordarlo mai.

        1. In effetti, appena verificato con macchina in risc. sul contatore Enel il prelievo attuale era di 1,8 kW…togliendo qualche lampada e elettrodomestico, credo che il consumo della HPSU fosse di 1,5 circa…Forse qua arriva il mio limite: mandata fissa, significa che devo mettere la curva a 0?E imposto la T Max Flow sui 30/35? (salvo verifica del funzionamento dello split con temp. cosi bassa)

          1. Per mettere in mandata fissa devi mettere il parametro “HC Function” a 1. Si trova in “Configurazione – Config. Circ.Risc.” (entrando in modalità tecnico).
            La temperatura di mandata fissa la imposti con il parametro “Temp. Mandata giorno” in “Configurazione – Config. Circ.Risc. – riscaldare”.

            Ma hai i Rotex HP Convector ?

    7. Complimenti per l’articolo La mia Casa Elettrica, da qui ho anche capito come in questi giorni di caldo afoso e alte temperature la mia PdC fa molta fatica (e con tempi molto lunghi) a raggiungere la temperatura di ACS impostata (47°C) rispetto a qualche settimana fa quando la Text era notevolmente inferiore.
      Sfrutto la tua disponibilità per porti altre tre domande che forse potranno essere utili anche ad altri utenti andando più sul pratico:
      1) la regolazione climatica viene esclusa una volta che si impostano i vari programmi?
      2)se volessi lavorare in climatica, come faccio a capire qual è la curva (e quindi il parametro da settare nella mia PdC) giusta per la mia casa?
      3) conviene quindi impostare un programma automatico uno in funzione delle varie stagioni andando a cambiare (oltre i parametri di temperatura interna e orari) anche la temperatura di mandata dell’impianto per avere un riscaldamento giornaliero che possa permettermi di stare bene anche la sera?

      1. Risposte:
        1) la climatica e’ un possibile comportamento di “basso livello” della pompa di calore (definisce la regolazione del setpoint per la temperatura di mandata. I programmi lavorano invece sui setpoint della temperatura ambiente ed ACS
        2) la giusta curva si raggiunge col tempo (diciamo pure settimane/mesi) affinandola man mano in funzione delle temperatura esterna. Non si puo’ avere fretta perche’ il riscaldamento a pavimento e’ lento per definizione.
        3) In base alla mia esperienza personale, per il riscaldamento si possono avere due regolazioni (per quanto simili) per pieno inverno e mezza stagione.

        RIbadisco che ci vuole tempo, pazienza e possibilmente un sistema di monitoraggio tipo il mio per ottenere un risultato estremamente preciso. Oppure cercare di osservare tempi di accensione e spegnimento effettivi.

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