Quanto consuma una pompa di calore nella realtà ? Scopri il consumo pompa di calore effettivo della mia Daikin HPSU Compact. Potrai fare un calcolo consumo elettrico pompa di calore nel tuo caso e stimare i consumi pompa di calore futuri.
Vuoi ridurre i consumi della tua pompa di calore o della tua caldaia a metano ? Leggi subito Termostato WiFi BTicino, tado, Netatmo, Next: miglior termostato intelligente.
Per scoprire quanta elettricità consumi effettivamente leggi Misuratore consumi elettrici wireless o con presa ?
Componenti di quanto consuma una pompa di calore
In generale le principali componenti che contribuiscono ai consumi pompa di calore sono i seguenti:
- unità esterna, con compressore e ventilatore, che rappresenta ovviamente di gran lunga la componente più grande essendo l’elemento che col suo lavoro produce di fatto il calore estraendolo dall’aria
- pompa di circolazione, che muovono l’acqua nel sistema di distribuzione termica (pavimento radiante, termosifoni, ventilconvettori), sono piccole ma non trascurabili
- elettronica di controllo: opera, per quanto con consumi marginali, anche quando il sistema è in stand-by rispetto alle esigenze momentanee di riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria
Per cominciare a capire come calcolare quanto consuma una pompa di calore vediamo con un esempio pratico i dati misurati relativi ad una giornata di dicembre caratterizzata da un temperatura media esterna di 2,4 ºC:
- la pompa di circolazione ha assorbito mediamente 47 W su 11 ore di funzionamento, pari a 0,52 kWh/giorno
- la pompa di calore in stand-by ha assorbito mediamente 27 W sulle 24 ore, pari a 0,65 kWh/giorno
- il consumo elettrico pompa di calore totale è stato pari a 18,0 kWh/giorno
Da questo calcolo di quanto consuma una pompa di calore si conferma che il contributo di pompa di circolazione ed elettronica di controllo ai consumi pompa di calore è marginale per quanto non trascurabile: rispettivamente del 3% e del 3,6%. In giornate più fredde tale peso è ovviamente inferiore.
Consumi pompa di calore misurati
Il mese di gennaio è stato il primo realmente rigido da quando utilizzo la mia pompa di calore aria acqua Daikin HPSU Compact per riscaldare la mia casa elettrica:
Sfrutteremo dunque questo consumo pompa di calore importante utilizzando le informazioni seguenti per calcolare quanto consuma pompa di calore ed utilizzando questi dati:
- monitoraggio consumo elettrico pompa di calore e temperature interne/esterne
- attestato di certificazione energetica dell’edificio (ACE)
e tentare di confrontare il consumo pompa di calore nominale con quelle effettivo. La maggior parte delle conclusioni sono generalizzabili come calcolo consumo elettrico pompa di calore di una qualsiasi marca.
Questo articolo è un po’ più lungo del solito ma vi suggerisco di leggerlo tutto perché ci saranno delle sorprese succulente e capirete quanto consuma una pompa di calore nella realtà !
Consumo pompa di calore e dati effettivi misurati
Il primo passo per stabilire quanto consuma una pompa di calore è quello di rilevarne il consumi elettrico pompa di calore effettivo.
L’andamento dei dati relativi a tre inverni consecutivi è il seguente:
Mese | T Esterna (°C) | T Interna (°C) | Consumo Pompa di Calore (kWh/mese) |
---|---|---|---|
dic-14 | 5,3 | 20,2 | 480 |
gen-15 | 3,3 | 19,6 | 560 |
feb-15 | 4,1 | 19,6 | 435 |
mar-15 | 9,4 | 20,1 | 217 |
apr-15 | 14,5 | 21,0 | 106 |
ott-15 | 13,2 | 21,1 | 105 |
nov-15 | 7,9 | 20,3 | 276 |
dic-15 | 5,0 | 20,1 | 455 |
gen-16 | 3,0 | 19,7 | 548 |
feb-16 | 6,4 | 20,1 | 310 |
mar-16 | 8,9 | 20,4 | 227 |
apr-16 | 15,6 | 21,0 | 71 |
ott-16 | 12,8 | 21,6 | 113 |
nov-16 | 7,9 | 20,7 | 262 |
dic-16 | 2,8 | 20,6 | 608 |
gen-17 | 0,4 | 21,4 | 810 |
feb-17 | 5,6 | 21,7 | 382 |
mar-17 | 10,7 | 21,8 | 165 |
Grazie alla possibilità di misurare in modo autonomo differenti carichi elettrici, dispongo dei dati effetti di consumo elettrico relativi a:
- pompa di calore (riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento)
- unita’ di trattamento aria (ventilazione meccanica controllata e deumidifica estiva)
- tutte gli altri apparecchi elettrici (incluso il piano di cottura ad induzione)
ed anche della misura effettiva di temperatura esterna ed interna della mia abitazione.
Ho evidenziato i dati relativi ai mesi di dicembre e gennaio che chiaramente coincidono con il periodo più rigido dell’inverno ed i consumi della pompa di calore aria acqua maggiori.
Se vuoi realizzare anche tu un sistema di monitoraggio consumi elettrici come il mio leggi anche il mio articolo Misuratore di consumo elettrico 4-Noks Elios4you e OpenEnergyMonitor.
Consumo pompa di calore per riscaldamento e Attestato di Certificazione Energetica
Utilizzando i dati dei fabbisogni energetici previsti nel mio Attestato di Certificazione Energetica (ACE) abbiamo i dati necessari da confrontare con il consumo pompa di calore effettivo e fare il calcolo di quanto consuma una pompa di calore nella realtà.
L’efficienza energetica per il mio edificio è la seguente:
PARAMETRO | VALORE |
---|---|
Provincia | Pavia |
Comune | Vigevano |
Periodo di attivazione dell’impianto | 15-ott ÷ 15-apr |
Gradi Giorno | 2.544 GG |
Superficie utile | 114 m² |
Fabbisogno annuo di energia termica | |
Climatizzazione invernale (ETH) | 66 kWh/m²a |
Acqua calda sanitaria (ETW) | 19 kWh/m²a |
Alla pagina Casa Elettrica Informazioni potete trovare tutti i dettagli.
Quanto consuma una pompa di calore effettivamente
Conoscendo le temperature interne ed esterne medie mensili possiamo facilmente stimare i fabbisogni termici del mese proiettando i dati della certificazione energetica dell’edificio:
- Fabbisogno termico riscaldamento = ETH * Superficie Utile * Giorni Mese * (T interna media – T esterna media) / Gradi Giorno
- Fabbisogno termico acqua calda sanitaria = ETW * Superficie Utile * Giorni Mese / 365
Mi preme rimarcare che questa proiezione assume che i dati di efficienza energetica dell’attestato di certificazione siano perfettamente in linea con quelli effettivi.
Se vuoi approfondire queste formule apparentemente complesse puoi leggere Dimensionamento pompa di calore aria acqua semplice.
Applicando questa formula all’intera stagione invernale su base mensile possiamo:
- ottenere il fabbisogno termico effettivamente atteso ciascun mese
- confrontare il fabbisogno termico atteso con il consumo pompa di calore elettrico effettivo
- ottenere un valutazione del coefficiente di prestazione effettivo della mia pompa di calore aria acqua Daikin HPSU Compact
I coefficienti di prestazione (COP) ottenuti, ovvero il rapporto tra energia termica stimata ed energia elettrica misurata, risultanti non sembrano particolarmente esaltanti nei mesi più rigidi.
Mettiamoli a confronto con i dati nominali della nostra pompa di calore aria acqua.
Dati nominali consumo pompa di calore per riscaldamento Daikin HPSU Compact
La documentazione del produttore indica quanto consuma una pompa di calore sulla base di test di laboratorio in condizioni standard secondo la normativa EN 14511 (PRESTAZIONI AI CARICHI PARZIALI UNITA’ A BASSA TEMPERATURA RRLQ/RVLQ/ERLQ E ALTA TEMPERATURA RRRQ/ERRQ – 12/09/2013) ovvero i COP dichiarati dal produttore.
Riporto per comodità solo i dati nominali di consumo pompa di calore rilevanti per il mio modello di unità esterna RRLQ 006, dove HC rappresenta la capacità termica nelle condizioni di funzionamento specifiche:
Alcune osservazioni importanti sui valori indicati nel documento delle prestazioni nominali:
- Dati integrati indica che sono incluse anche le perdite per sbrinamento
- La normativa EN 14511 per la misura dei rendimenti delle pompe di calore per riscaldamento / ACS prescrive che sia incluso anche il consumo elettrico della pompa di circolazione
Quanto consuma una pompa di calore nominalmente ed effettivamente
Per essere più preciso, ho stimato la temperatura media di mandata in riscaldamento richiesta dal mio involucro (che opera con curva climatica 0,5 e scorrimento 20,5 ºC) per una estrapolazione del COP nominale la più precisa possibile e quindi dare una valutazione del coefficiente di prestazione nominale estremamente precisa.
Ho ipotizzato, in modo conservativo per il COP, che l’energia per il riscaldamento sia distribuita su 20 ore giornaliere, mentre la produzione di acqua calda sanitaria sia concentrata su 2 ore. Questo ha permesso di identificare il regime di funzionamento atteso per la pompa di calore.
Possiamo rappresentare in un paio di grafici come i fabbisogni del mio involucro si confrontino con i dati nominali della mia pompa di calore Daikin HPSU Compact 6kW;
Questo grafico ci dice semplicemente che la mia pompa di calore, in una gamma di temperature esterne rappresentativa, dovrebbe lavorare sempre con un carico inferiore al 70% della potenza nominale disponibile.
Possiamo vederlo facilmente con una tabella riepilogativa:
Vediamo anche il grafico dei COP nominali corrispondenti:
Disponendo di dati dei consumi pompa di calore elettrici non distinti tra riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria, il COP atteso e’ determinato pesando i coefficienti di performance nominali per riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria sui rispettivi fabbisogni termici:
COP Atteso = (E Term. Risc. + E Term. ACS) / (E Term. Risc. / COP Nom. Risc. + E Term. ACS / COP Nom. ACS)
Ecco il risultato del calcolo di quanto consuma una pompa di calore dove ho ordinato in base alla temperatura esterna media ed evidenziato in giallo le colonne con i dati chiave:
Consumi pompa di calore Daikin nella realtà
Se non ho commesso errori grossolani, da questa valutazione emergono i consumi pompa di calore effettivi della mia Daikin HPSU Compact:
- parrebbe che sul mio sistema, il coefficiente di prestazione effettivo sia inferiore anche del 35% / 40% rispetto a quello nominale (dichiarato dal produttore) nei mesi più freddi (e che quindi richiedono più energia)
- E’ certo che scendendo sotto temperature esterne medie di 4 ºC / 5 ºC l’efficienza effettiva si riduce drammaticamente rispetto a quella prevista nominalmente
- A temperatura esterne medie “relativamente alte” (maggiori di 8 ºC) la differenza si riduce ad un 15%
Ricordo nuovamente che queste conclusioni sono basate sull’assunzione che i dati di efficienza energetica dell’attestato di certificazione siano perfettamente in linea con quelli effettivi del mio edificio.
Non e’ che forse questi consumi pompa di calore c’entra qualcosa con quanto ho riscontrato in Defrost Daikin: una scelta consapevole ?
Consumo pompa di calore: quanto consuma una pompa di calore ?
Proviamo a rappresentare i dati della tabella precedente in un diagramma di più facile lettura:
La sostanza non cambia: i dati nell’ovale arancione racchiudono temperature esterne sotto i 4 ºC / 5 ºC dove il coefficiente di prestazione effettivo si riduce drammaticamente rispetto a quella previsto nominalmente e quindi il consumo pompa di calore schizza verso l’alto !
Non sono certo che questi risultati sorprendenti relativi al mio modello di pompa di calore Daikin HPSU Compact possano essere generalizzati ad altri modelli o produttori per dire quanto consuma una pompa di calore veramente: sicuramente c’è un’anomalia che Daikin dovrebbe risolvermi o almeno spiegarmi.
Leggi tutti i miei articoli sulla Pompa di calore:
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Salve,
ho installato da poco una caldaia Daikin modello HPU hybrid, con portata termica KW 27. Casa molto isolata di circa 250 mq. Ad ottobre ho accesso per la prima volta l’impianto e ho notato da subito che la caldaia lavora a temperature variabili tra 27/33 gradi. la temperatura di mandata nel riscaldamento a pavimento non supera mai i 27 gradi. Ho notato che a novembre, con il calo della temperatura (zona Padova), la PDC va molto spesso, i KW utilizzati nel monitor arrivano a 1.100 kw (la caldai a gas si attiva molto poco). Devo appettarmi bollette di energia elettrica molto alte?
Ciao Matteo,
con la mandata a 27 gradi non riscaldi quasi nulla.
1 kW di assorbimento potrebbe essere normale. Hai visto il mio cruscotto online?
Ti ringrazio, nel monitor Daikin per il mese di novembre 2020 mi segna, energia consumata circa 300KW, energia prodotta 1300KW. E’ normale tutta questa discrepanza? Temo che la curva mantenga temperature troppo basse di funzionamento, di conseguenza la temperatura di mandata del riscaldamento a pavimento resta troppo bassa (27°/28°) quindi il tempo per portare in temperatura la stanza si allunga facendo andare di continuo la PDC.
Cosa ne pensi???
Ciao Matteo,
kW sono una potenza non energia. Probabilmente nel monitor a cui fai riferimento si parla di energia elettrica consumata ed energia termica prodotta. Quindi DEVE esserci quella discrepanza.
Probabilmente la curva climatica va aggiustata.
Ciao. Complimenti per il sito, molto ben fatto e pieno di spunti.
Ti volevo chiedere un consiglio.
Alla luce della tua esperienza,il dimensionamento della tua pdc lo reputi sufficiente? Sei soddisfatto della Daikin?
Ti chiedo questo perché mi appresto a istallare una pdc a casa mia nuova(No Gas) e vorrei fare le scelte giuste. Zona D 1850 gg 2 gradi temperatura più bassa.
Classe A coibentato lana di roccia, tetto in legno a vista come leggevo del tuo, riscaldamento radiante, vorrei inserire la vmc(me la consigli?) 100 m² in piano libera sui 4 lati. 3 kw di fotovoltaico(vorrei portarli a 6, meta est, metà ovest). Al momento 2 persone, si spera di metter su famiglia.
Cosa mi consigli?
Avrei 1000 domande da farti😅
Ciao Francesco,
il dimensionamento e’ sostanzialmente corretto ma permane il problema originale degli sbrinamenti troppo frequenti.
La mia esperienza con Daikin e’ documentata: purtroppo non siamo venuti a capo del problema pur con la loro disponibilità. Trai tu le conclusioni …
Oggi come oggi andrei su un’azienda specializzata in pompe di calore e non in climatizzatori. Le unita’ esterne dovrebbe avere criteri di progettazione differente.
Leggi anche il mio articolo sulla casa che costruirei oggi.
Bell’articolo: interessante e ben fatto.
Recentemente ho fatto installare una daikin altherma, alta temperatura, da 11 kw (oltre ad impianto fotovoltaico)
Sto cercando di ottimizzare la temperatura di mandata per il riscaldamento (radiatori in alluminio), per un equilibrio tra consumi/confort.
Il problema principale, al momento, mi sembra sia più legato all’acs.
Misuravo spunti di assorbimento elettrico sino a 6 kw
Se dalle impostazioni disattivo il riscaldatore di riserva, la macchina non riesce a fare il ciclo anti legionella.
Ho quindi abbassato il riscaldatore di riserva a 0,6 kw… ma permangono assorbimenti da 5-5,3 kw, che mi sembrano assurdi .. hai qualche suggerimento ?
Grazie per la risposta.
Un saluto, carlo
Ciao Carlo,
non mi sembrano assorbimenti cosi’ strani. Durante la produzione di acqua calda sanitaria la macchina tende ad utilizzare la massima potenza disponibile per completare il compito il prima possibile.
A questo devi aggiungere che il COP in ACS e’ inevitabilmente limitato a causa delle temperatura di mandata elevata.
L’unico accorgimento e’ quello di ridurre la temperatura dell’accumulo ma potresti poi abbassare il comfort e rendere i cicli di integrazione più frequenti.
Complimenti per la sua competenza e la completezza del sito.
Ho in corso una ristrutturazione di una casa di 175 mq a Napoli (lo indico per ovvi motivi riguardante il mio presumibile fabbisogno) che il mio architetto mi ha proposto di riscaldare/raffreddare con una pompa di calore accoppiata ad un sistema radiante sottopavimento.
Prescindendo dai (probabilmente) maggiori costi di realizzazione dell’impianto e, tendendo conto che in famiglia (2 adulti e 2 ragazzi) siamo in casa solo per poche ore al giorno, mio chiedo se i costi di gestione ed i consumi dell’impianto possano essere effettivamente minori rispetto ad un sisema tradizionale (caldaia a gas + condizionamento con split) che mi consentirebbe di utilizare l’impianto solo durante le ore in cui siamo in casa e/o raffreddare solo gli ambienti effettivamente utilizati.
Mi é stato infatti riferito che la pompa di calore va tenuta ininterrottamente in funzione poiché lo scopo é quello di mantenere durante l’intero arco della giornata una temperatura costante.
Grazie
Ciao Giancarlo,
nel tuo caso non so se il gioco valga la candela sinceramente. Io isolerei la casa.
Ciao, in primis complimenti davvero per la qualità di questo sito 😉
Abito in zona E, 2.906 °/gg, casa del 2000 alla quale ho rifatto il tetto 2 anni fa (era fatto male, purtroppo) raggiungendo la classe C, ora grazie al superbonus mi appresto a sostituire anche infissi, fare cappotto esterno di 18 cm in lana di roccia, installare una pompa di calore e 8,99 kw di fotovoltaico con 20 kw di accumulo.
Vorrei togliere il gas (metano) e installare una pompa di calore che il termotecnico vorrebbe ibrida, ma io no, che permetta di gestire tutto, riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria…
La casa è su 3 piani, di cui 1 seminterrato che finora non ho mai riscaldato, ciascuno di 100 metri.
I 2 fuori terra hanno impianto a pavimento e, solo in bagno, uno scaldasalviette ad alta temperatura.
Il seminterrato ha termosifoni ad alta temperatura.
Io vorrei tenere tutto com’è, scaldando tutto in bassa, tanto il seminterrato non l’ho mai scaldato fino ad oggi, e in bagno lasciandoli tanto accesi, spero riusciranno a scaldare anche in bassa, gli scaldasalviette.
Ti chiedo con cortesia: cosa ne pensi ? Posso mandarti anche altri dati in caso, vorrei in particolar modo un tuo consiglio sul miglior modello di pompa di calore che possa integrarsi al meglio con il fotovoltaico, d’estate basterebbe anche solo poter deumidificare, senza aria condizionata, con 5 o 6 moduli a split.
Ciao Bruno,
prima di tutto dipende dal fabbisogno energetico dell’involucro che pensi di raggiungere con la riqualificazione.
Pompa di calore e termosifoni non sono un connubio ottimale, potresti avere sorprese spiacevoli nei consumi. Idem alta temperatura per scaldasalviette, ma potrebbe non essere un problema.
Buongiorno,
complimenti per il sito e sopratutto grazie per le tue esperienze e informazioni che metti a disposizione.
Ho un impianto DAIKIN Altherma (Unità interna: EHS XB 08P30BB – PDC: ERLQ006CAV3 + Caldaia, Solare Termico e Fotovoltaico).
Da ca. 1 anno sto misurando dettagliatamente i consumi di tutte le apparecchiature di casa mia con l’obiettivo di ottimizzare il risparmio energetico (più per idealismo e passione che per una questione economica).
Volevo chiedere, se secondo te ci sono delle controindicazioni, se si stacca la PDC dalla corrente per lunghi periodi. La mia PDC, nei mesi di aprile maggio giugno settembre e ottobre, quando non viene praticamente mai utilizzata o solo parzialmente, ha un consumo giornaliero in standby di ca. 0,7 kWh. In questi periodi, per il riscaldamento dell’ACS basta praticamente solo il solare termico e in caso di necessità ci sarebbe anche la caldaia collegata.
Ciao Alfredo,
personalmente non lo raccomando in quanto alcuni modelli fanno azioni automatiche di manutenzione periodicamente.
Dovresti sentire l’assistenza tecnica.
Non mi sono mai posto il problema più di tanto in quanto la mia fa riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento. Quindi non riposa mai molto.
Buongiorno,
Scusa, ma la tua PdC consuma veramente fino a quasi 2’000 kWh al mese nei mesi più freddi o faccio una cattiva interpretazione di qualcosa ?
Vivevo prima in Svizzera e avevo una PdC geotermica della Waterkotte (modello Ai1, COP B8/W35 = 5.11) con serbatoio di acqua calda di 250l scaldata a 58°C e riscaldamento al pavimento settato à 22.5°C); le temperature d’inverno di notte scendevano tra i -5 e i -15°C. Il dato di GG di quella regione è di 4’200 e il consumo elettrico (riscaldamento ed acqua sanitaria) era di ~2’500 kWh annui per una superficie di ~140m2 e con una casa abbastanza bene isolata con isolazione periferica e doppi vetri con Argon.
Ora vivo in Portogallo e ho una Rotex HPSU Compact 516 con un compressore esterno di 14 kW e 3 pannelli solari V26P (COP A7/W35 = 4.27). Certamente che quel sistema è stato sovradimensionato, ma l’a dimensionato il rappresentante portoghese della Rotex che non mi sembra poi cosi tanto qualificato e che ignora le mie domande di chiarificazione. Il riscaldamento dell’acqua e a 48.0 °C e il riscaldamento al pavimento e settato a 22.0 °C. La medie delle temperature minime del mese trascorso è di 9.8°C, mentre la media delle massime e di 17.7 °C. Il dato di GG di questa zona e di 1’500 ed il consumo elettrico per il mese trascorso e di 350 kWh per una superficie di ~200 m2 e con una casa ben isolata per il posto (anche doppi vetri con Argon, polistirene tra i muri interni e esterni).
Questo consumo mi sembra notevolmente al di là di ciò che mi potevo aspettare in confronto alla mia esperienza Svizzera. Per di più, ho notato un consumo continuo dell’unità compressore trifasica di 0.7 A / fase ed una circolazione continua (praticamente 24/24) del circolatore. Ho postato un messaggio sul forum Cercaenergia (Tuning Rotex HPSU Compact) con più dettagli.
Vorrei quindi porti 2 domande a te, che sembri avere lavorato molto su questo soggetto :
– Cosa pensi della mia situazione (pompa che circola 24h, consumo continuo di 0.7A /fase)
– Secondo te, visto i consumi tuoi che mi sembrano disproporzionali di fronte alla mia esperienza Svizzera, dovrei essere contento dei miei consumi ?
Ti ringrazio molto per la tua risposta e mi scuso per il mio italiano imperfetto, sono italiano ma non ho mai vissuto in posti dove si parla l’italiano.
Ciao Angelo,
interpreti male. I consumi elettrici mensili della pompa di calore non hanno mai superato gli 800 kWh.
Non puoi confrontare il COP di una pompa di calore aria/acqua con quello di una geotermica.
Sicuramente una temperatura di mandata nel pavimento radiante di 48 gradi per una casa bene isolata e’ assurdo. Io viaggio al massimo, quando molto freddo, intorno ai 35 gradi.
I tuoi consumi non mi sembrano male comunque, anche se la temperatura esterna e’ alta.
If you want we can speak in english.
Ciao,
I prefer to continue in Italian as long as my writing has sense for you 🙂
Ti ringrazio per la tua risposta. Il valore di quasi 2’000 kWh l’ho visto sulla tabella dove valuti il coefficiente di prestazione effettivo della tua pompe (articolo “Consumo pompa di calore: quanto consuma una pompa di calore ?”). Mi sembrava tantissimo.
Secondo me (correggimi se sbaglio), il COP di una pompa geotermica ed aria / acqua possono essere confrontati se le condizioni di estrazioni sono identiche. In Svizzera, avevo un foraggio a 130 metri di profondità, il quale garantiva una temperatura d’estrazione al livello della sonda di cattura tra i 10°C (inizio inverno) e i 7°C (fine inverno). Potevo verificare ciò dalla misura di temperatura del liquido circolante tra la pompa e la sonda. Perciò, il COP B8/W35 = 5.11 della Waterkotte è applicabile grossolanamente per quest’intervallo di temperature di estrazione.
Visto le temperature minime qua in Portogallo che ti ho indicato (9.8 °C in media con un minimo assoluto di 7.0 °C) considero anche che il COP A7/W35 = 4.27 della Rotex è grossolanamente applicabile.
Quindi con quei COP, devo mettere ~2 kWh elettrici alla Waterkotte per produrre 10 kWh termici, e ~2.5 kWh elettrici alla Rotex per i stessi 10 kWh, ossia un consumo elettrico di +25 %. Quello che osservo invece è un consumo di +250 % (ho paragonato i miei dati di consumo svizzeri per un periodo con temperature identiche a quelle del mese portoghese e considero anche che le condizioni di isolamento termico delle costruzioni sono ~simili). E sono quei +250% che mi stupiscono ! Mi sa che alla tariffa dell’elettricità, mi costerebbe molto meno scaldarmi con una caldaia al gasolio allorché con una pompa, i 3/4 (o i 4/5 con la Waterkotte) dell’energia termica sono gratuiti !
Per i 48 gradi, mi sono spiegato male : volevo dire che la temperatura impostata nel regolatore per il riscaldamento è di 22.0 °C, e quella dell’acqua calda sanitaria è a 48.0 °C (indico qui che stimo il mio consumo di acqua calda a 48 °C a max ~150 litri / giorno, vale a dire che non penso che il consumo energetico della pompa provenga maggiormente dall’ACS, visto che d’altronde avevo in Svizzera un consumo di ACS identico). Volevo anche dire che la pompa Waterkotte non scaldava l’ACS al suo passaggio dentro un bagnomaria, ma la scaldava direttamente nel serbatoio di 250 litri a 58°C.
Una cosa sorprendente : hai notato anche tu una corrente (circa 700 mA) che resta sempre presente sulla fase di alimentazione dell’unita esterna (compressore), allorché non gira ? Io noto questa corrente su ognuna delle 3 fasi. Un semplice calcolo mi porta a 230 x 0.7 x 3 x 24 = 11 kWh / giorno ! Il conta energia che uso misura solo la potenza attiva, il consumo non dovrebbe dunque essere quello di qualche condensatore. Mi è stato detto che il compressore ha resistenze di riscaldamento per mantenere l’olio ad una viscosità adeguata nei giorni freddi, ma non penso che si possa dire che il pomeriggio, quando fa 20°C, sia freddo ! Penso che una parte del sovra-consumo provenga da lì !
Un’altra cosa sorprendente : la pompa di circolazione interna gira frequentemente 24/24, la si può sentire, ma si può vedere nel contatore di ore di circolazione sul regolatore. Non ti sembra strano che giri tanto ?
Ci sono anche altre cose sorprendenti (ad esempio l’aggiunta da loro di una pompa di circolazione esterna e di un corrispondente separatore idraulico Caleffi allorché la pompa di circolazione interna ha, secondo il grafico deltaPr = f(mH) della documentazione Rotex, una capacita sufficiente per il mio circuito). Tra il sovradimensionamento del sistema ad una vasca 516 ed un compressore di 14 kW e l’aggiunta di quei elementi periferici, penso che avranno voluto vendere il massimo per massimizzare il loro guadagno :-(.
Ringraziandoti ancora per condividere sul tuo sito interessantissimo la tua esperienza !
PS : se hai interesse, ti mando volentieri i dati della mia configurazione, foto dell’impianto, o altro
Buonasera,
Spero che tutto vada bene per te malgrado quell’incredibile e allucinante crisi Covid che l’Italia, specialmente del nord, sta attraversando.
Hai un opinione su quelle che ho scritto qua sopra ? Mi sarebbe utile, visto che la mia problematica è sempre esistente.
Cordiali saluti, Angelo
Ciao Angelo,
mi ero perso il tuo commento ulteriore. Tutto bene a parte che siamo chiusi in casa da due mesi (facendo smart-working per fortuna).
Non mi torna affatto che l’unita’ esterna abbia consumi significativi mentre non sta funzionando: 11 kWh/giorno e’ una enormità !
Il fatto che la pompa di circolazione giri potrebbe dipendere dalla tua configurazione delle varie di temperature.
A meno che tu non abbia una casa enorme la pompa di circolazione interna e’ assolutamente sufficiente (come nel mio caso).
Penso che chi ti ha fatto l’impianto non conosca bene questo prodotto.
Buongiorno, ho recentemente acquistato una abitazione di circa 100m2 in classe A con fotovoltaio e pompa di calore in modo da essere indipendente dal gas. il costruttore mi consiglia di richiedere una potenza del contatore da 10 Kw per permettere il corretto funzionamento della pompa di calore. Non sono competente in materia ma credo che 10 Kw siano esagerati, considerando anche la presenza dei pannelli che produrrebbero corrente.
Lei ritiene che sia veritiero oppure è sarebbe sufficiente una potenza da 4,5 Kw o 6 Kw?
grazie
Luca
Ciao Luca,
la risposta dipende dalla potenza della pompa di calore ma direi soprattutto dagli elettrodomestici che hai e pensi di usare contemporaneamente. Io ho il contatore da 4,5 kW ed utilizzo piastra ad induzione, lavastoviglie, lavatrice ed asciugatrice.
Ciao, mi potresti indicare dove posso leggere come remoti zare la supervisione della pdc? Come faccio a vedere gli sbrinamento?
Ciao Maurizio,
comincia da Rotex HPSU Compact Hack – parte 1. Ma non e’ alla portata di tutti.
salve, ho acquistato di recente una pdc daikin ALTHERMA 3 R ECH20 da 8kw, e sto testando varie curve climatiche per cercare di consumare meno energia elettrica possibile a parità di temperatura dentro casa.
sono capitato su questo sito per caso e ho trovato alcune informazioni interessanti, e vorrei chiedere una cosa: per quanto tempo sta acceso il blocco frigo esterno della sua pdc?
il mio resta acceso in media 30 minuti ogni ora, e negli ultimi 10 giorni la media è salita a 40 minuti… è normale? da quello che avevo capito doveva stare acceso molto meno.
chiedo a lei perchè ho provato a contattare l’assistenza daikin tramite il numero verde ma fa pietà, non sanno rispondere, dicono di mandare una mail al supporto tecnico ma poi non risponde nessuno, e fa altrettanto pietà l’assistenza sul territorio (non riescono a fare gli interventi in tempi ragionevoli figuriamoci rispondere alle domande dei clienti)…
grazie per l’attenzione
saverio aiolfi
Ciao Saverio,
normalmente l’unita’ esterna di una pompa di calore dovrebbe lavorare per la maggior parte del tempo ed interrompersi pochissimo.
Puoi vedere il cruscotto in tempo reale del mio impianto.
Da quanto descrivi credo che la tua pompa non sia regolata in base all’impianto.
Salve, vi avevo seguito molto tempo fa, stavo costruendo casa, ora funziona tutto ma non ho inserito sistemi di controllo consumi.
Ho una Daikin da 6kw con accumulo da 500, sono molto contento, bollette elettriche, non ho gas, di poco sopra i 200€, unica cosa che mi scoccia è che l’acqua calda, siamo in due, non basta per fare i lavori di casa.
A quel punto modifico isteresi e poi, alla sera ripristino 48 gradi di acs e isteresi a 5.
Sono soddisfatto anche se vedo spesso sbrigare ma lavorare molto per risparmiare quanto…
Ovvio nel mio caso intendo.
Abbiamo anche un termo amino ad aria che usiamo raramente e se abbiamo ospiti tanto per fare atmosfera.
Effettivamente scalda troppo con gli isolamento che abbiamo.
Saluti
Ciao Mirko,
Per i problemini di comfort che descrivi potresti lavorare sul cronotermostato e magari sulle temperature di mandata.