Con tempestività estrema, le lenticchie stanno cuocendo sulla piastra ad induzione, pubblico i dati mensili aggiornati a fine dicembre 2015.
Possiamo anche tirare le somme sull’intero anno 2015.
I dati presenti sono i consueti:
- Meteo
- temperatura esterna effettiva
- umidità esterna effettiva (misurata con un’unita’ esterna dell’OEM)
- Energia elettrica
- prodotta dal fotovoltaico
- consumata complessivamente dalla casa
- prelevata dalla rete
- immessa in rete
- PVGIS
- produzione di energia elettrica teorica prevista per il fotovoltaico
- confronto con la produzione effettiva
A richiesta ho anche aggiunto i dettagli dell’energia elettrica consumata utili a chi vuole osservare l’efficacia della pompa di calore:
- pompa di calore (che si occupa di riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento)
- UTA (ventilazione meccanica controllata, deumidifica, eventuale integrazione in riscaldamento/raffrescamento)
Proviamo a delineare un bilancio del 2015:
- Energia elettrica consumata in totale dalla casa aumentata di 664 kWh “grazie” al corretto funzionamento di raffrescamento e deumidifica in modo integrato a fronte di un’estate mediamente più calda di 2,5 ºC
- Energia elettrica importata lievitata di “soli” 290 kWh (il resto della crescita e’ stato coperto dal fotovoltaico)
- Autoconsumo del fotovoltaico consolidato al 69%
Date le caratteristiche della mia casa ci sono ormai solo margini residuali per migliorare dei risultati che sono secondo me già eccellenti:
- ulteriore ottimizzazione del comportamento della pompa di calore (fondamentalmente facendo seguire perfettamente orari di funzionamento e temperatura di mandata in funzione di condizioni ambientali esterne, produzione fotovoltaico e tariffa elettrica)
- sistemazione del serramento della cameretta di mia figlia
Ultimo ma non ultimo aggiungo un punto di grandissima soddisfazione personale: ho contribuito al minimo, per me possibile, all’inquinamento della Pianura Padana particolarmente afflitta in questo inverno.
Per dare un’idea dei fattori di emissione di PM 2,5 , per il 2011 l’ISPRA fornisce i seguenti dati:
- biomasse, 400g/GJ
- carbone, 219g/GJ
- gasolio e GPL tra 2 e 3,6g/GJ
- metano 0,2g/GJ
In altre parole, legna e pellet emettono 2.000 volte di più PM2,5 rispetto a al metano.
Quindi voi che riscaldate con legna e pellet per risparmiare, pensate a come questo risparmio venga in realtà attinto dalla collettività !
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