Vai al contenuto
Home » Shopping » Capicorda: come impiegarli in modo corretto

Capicorda: come impiegarli in modo corretto

    Capicorda: come impiegarli in modo corretto

    Un capocorda è un piccolo elemento metallico che si posiziona come terminale di un cavo elettrico. Questa azione permette di aumentare la facilità di posizionamento, sia in un circuito, sia in un impianto elettrico. Le normative vigenti non obbligano gli elettricisti ad impiegare i capicorda; è vero però che in varie occasioni questi strumenti permettono di godere di alcuni interessanti vantaggi, grazie alla forma ad aletta o a forchetta.

    Come si fissano

    Cominciamo con il dire che il fissaggio ideale di un capocorda si effettua con una pinza crimpatrice. Si tratta di uno strumento essenziale, utilizzato da qualsiasi elettricista per unire i cavi a qualsiasi genere di connettore e ai capicorda. In sostanza una pinza crimpatrice perfetta per gli elettricisti permette di spellare efficacemente i cavi elettrici e, una volta inseriti in un connettore o in un capocorda, di serrare i piccoli oggetti, rendendoli inamovibili. Grazie a questo tipo di accessorio è molto più semplice posizionare un impianto elettrico, ma anche predisporre un circuito all’interno di un quadro elettrico o di un qualsiasi oggetto alimentato elettricamente. Le pinze crimpatrici consentono anche di velocizzare le operazioni di fissaggio, così come di dare vita a cavi elettrici più sicuri, perché il serraggio meccanico garantisce un’ottima tenuta del punto di giunzione tra cavo e connettore. In commercio esistono diversi modelli di pinze crimpatrici, ma si tratta solitamente di utensili manuali, che è bene selezionare con una buona resistenza all’utilizzo. Esistono pinze crimpatrici adatte a capicorda isolati e altre invece più adatte con capicorda non isolati, è bene ricordarlo al momento dell’utilizzo.

    Perché posizionare un capocorda

    Il posizionamento di un capocorda permette di preservare nel tempo la salute del cavo elettrico su cui è posizionato. Capita, infatti, spesso a un elettricista di dover tagliare il terminale di un cavo che si è sfilacciato o rovinato, per ripristinare una connessione più “pulita”; con un capocorda questo non avviene e di fatto in passato erano sfruttati soprattutto per questa caratteristica. Nelle situazioni in cui ci si trova a dover modificare frequentemente un cablaggio, o a dover intervenire sullo stesso per diversi motivi, avere a disposizione un capocorda velocizza e semplifica le operazioni. Si deve poi sempre considerare che stiamo parlando di cavi elettrici, che possono anche essere sotto tensione; con un capocorda si ottiene una maggiore sicurezza, con in più un più semplice posizionamento dei cavi e un fissaggio più ordinato e semplice da verificare nel corso degli anni. 

    Non solo capicorda

    Oggi in commercio l’elettricista trova varie tipologie di terminali per i cavi elettrici, che gli facilitano sicuramente il lavoro, dai capicorda ai puntalini, per arrivare a connettori di varie forme, dimensioni e tipologie. I puntalini sono connettori utili a cablare i cavi nei quadri elettrici, rendendo l’operazione più semplice e veloce. Sono molto sfruttati anche nella produzione di impianti, elettrodomestici, macchinari complessi e si fissano sostanzialmente come i capicorda, utilizzando apposite pinze crimpatrici. L’elettricista solitamente possiede più pinze diverse, che gli permettono di crimpare qualsiasi genere di accessorio al terminale di un cavo elettrico.

    Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato
    La mia Casa Elettrica

    GRATIS
    VISUALIZZA