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Backup Raspberry Pi su Google Drive con RClone

    Backup Raspberry Pi su Google Drive con RClone

    Vuoi essere sicuro di non perdere i dati sul tuo Raspberry Pi con cui gestisci tutta la domotica di casa? Scopri come effettuare il backup di Raspberry Pi su Google Drive utilizzando RClone nella mia guida completa in italiano.

    Storage per Raspberry Pi

    Raspberry Pi è ormai la piattaforma hardware di riferimento per realizzare sistemi completi fai da te di domotica, media center e smart TV.

    Diventa allora critico essere certi di non perdere le applicazioni ed i dati che ospita ed anche di ripristinarli facilmente e velocemente in caso di problemi.

    Facciamo prima una rapida sintesi di quali sono le opzioni possibili per memorizzare applicazione e dati in un Raspberry Pi:

    • scheda di memoria microSD (SD solo per i modelli molto vecchi)
    • disco esterno USB (hard disk drive HDD o solid state drive SSD)
    • memoria eMMC integrata (solo Raspberry Pi Compute Module 4)

    Tralasciando i temi di performance, la giusta preoccupazione riguarda la vita utile in termini di scrittura dei dati. Quanto volte avete sentito parlare di scheda di memoria SD corrotta in un Raspberry Pi?

    Leggi anche la mia guida per scegliere scheda micro SD per Raspberry Pi.

    Sicuramente l’utilizzo di un hard disk esterno migliora moltissimo l’affidabilità ma non è sufficiente ad assicurarci di non perdere dati.

    Effettuare un backup del Rapsberry Pi in cloud è sicuramente la soluzione completa.

    La maggior parte di noi utilizza un servizio di archiviazione online tra quelli più popolari e che molto spesso sono gratuiti anche per quantità significative di dati:

    • Amazon Drive
    • Google Drive
    • Microsoft OneDrive
    • Dropbox
    • Box

    Personalmente prediligo Dropbox e Google Drive.

    Vediamo come effettuare automaticamente il backup di Raspberry Pi usando Google Drive come esempio di riferimento.

    Leggi anche la mia guida su come fare il boot Raspberry Pi da disco esterno.

    RClone

    RClone è un programma per gestire file archiviati su storage in cloud e fa esattamente al caso nostro.

    Backup Raspberry Pi su Google Drive, DropBox, OneDrive con RClone

    Ha il vantaggio di essere compatibile con oltre 40 servizi di archiviazione in cloud e quindi potrete cambiare la vostra strategia di backup tra un fornitore e l’altro quando vorrete.

    RClone può essere utilizzato dalla riga di comando, all’interno di script o addirittura all’interno di programmi grazie alle sue API.

    RClone ha un set completo di comandi equivalenti a quelli presenti su Linux come rsync, cp, mv, mount, ls, ncdu, tree, rm, cat.

    Possiamo utilizzare RClone per:

    • Eseguire il backup, anche cifrato, di file nello storage in cloud
    • Ripristinare i file dall’archivio in cloud
    • Fare mirroring dei dati in cloud su altri servizi cloud o localmente
    • Migrare i dati nel cloud o tra servizi di storage cloud differenti
    • Montare gli archivi in cloud come un disco
    • Unire come se fossero un unico file system locale dati in cloud e locali

    Installazione RClone su Raspberry Pi

    Fortunatamente RClone supporta il package manager di Raspberry Pi.

    Assicuratevi preliminarmente, come di consueto, che il vostro Raspberry Pi OS sia aggiornato:

    sudo apt update
    sudo apt upgrade

    Per l’installazione di RClone non dovrete dunque fare altro che lanciare questo comando su Raspberry Pi:

    sudo apt install rclone -y

    Configurazione RClone con Google Drive su Raspberry Pi

    Completata l’installazione su Raspberry Pi, è necessario configurare RClone in modo che sia agganciato al servizio di cloud storage Google Drive.

    Per farlo occorre avviare il wizard di configurazione di RClone col comando seguente:

    rclone config

    Nel caso non abbiate ancora alcun cloud storage montato come disco, occorre selezionarne la creazione ed assegnarne un nome che vi consiglio non includa spazi per comodità successiva:

    Configurazione RClone su Raspberry Pi

    Nella schermata precedente trovate CloudDrive, l’etichetta che avevo usato in fase di test, mentre nelle sezioni successive trova GoogleDrive che è l’etichetta che ho usato in modo definitivo: scegliete ovviamente quella che preferite basta che sia chiara da ricorcare.

    Il wizard di RClone prosegue chiedendovi di selezionare il servizio cloud al quale vogliate agganciarvi:

    Configurazione RClone su Raspberry Pi

    Dopo aver selezionato Google Drive, il wizard di RClone prosegue chiedendovi una serie di parametri che potete lasciare vuoti ad eccezione di Scope dove sceglierete drive.file per assicurare che RClone possa gestire su file esclusivamente file e directory da lui create:

    Configurazione RClone Google Drive su Raspberry Pi
    Configurazione RClone Google Drive su Raspberry Pi

    Non scegliete l’auto-configurazione di RClone in modo da poter lavorare da remoto su PC, altrimenti dovrete avere il vostro Raspberry Pi funzionante in modalità desktop e non headless.

    Verrà così indicato un URL da copiare ed incollare in un browser:

    Copiandolo dalla finestra del terminale collegato a Raspberry Pi al browser atterrete nel consueto wizard di autorizzazione di applicazioni terze di Google che si conclude con un codice da copiare su RClone per concludere il processo:

    Configurazione RClone Google Drive su Raspberry Pi
    Configurazione RClone Google Drive su Raspberry Pi

    Tornate alla finestra del terminale di Raspberry Pi ed incollate il codice restituito da Google nel wizard di RClone:

    Configurazione RClone Google Drive su Raspberry Pi
    Configurazione RClone Google Drive su Raspberry Pi completata

    Il processo di configurazione di Google Drive su RClone dovrebbe essersi concluso con successo.

    Per una rapida verifica potete vedere l’elenco delle directory presenti nel disco RClone di Google Drive da voi creato (l’etichetta del disco è quella che avete creato in precedenza):

    Configurazione RClone Google Drive su Raspberry Pi

    Configurazione backup Raspberry Pi su Google Drive

    Siamo finalmente pronti per configurare il backup di Raspberry Pi con Google Drive come sistema di archiviazione in cloud.

    La maniera di gran lunga più semplice è quella di effettuare periodicamente la sincronizzazione delle directory di nostro interesse del nostro Raspberry Pi.

    Ad esempio, il comando per effettuare in modo interattivo il backup della home directory dell’utente pi di Raspberry è il seguente, dove inserirete il nome da voi assegnato in predecenza al disco RClone per Google Drive:

    rclone sync /home/pi GoogleDrive:/Backup-RaspberryPi/home/pi -P

    Ovviamente alla prima esecuzione il tempo necessario per il backup potrebbe essere molto lungo, dipendentemente principalmente dalla velocità in upload della connessione internet.

    Consiglio comunque di schedulare l’esecuzione del backup.

    Per farlo create uno shell script rclone.sh:

    nano ~/scripts/rclone.sh

    Ed inseritevi ad esempio questa sequenza di comandi che:

    • verifica che non ci sia già un’istanza dello script di backup in esecuzione
    • effettua la sincronizzazione su Google Drive generando un file di log contenente il dettaglio delle operazioni effettuate e dei tempi
    #!/bin/bash
    if pidof -o %PPID -x “rclone.sh”; then
    exit 1
    fi
    rclone sync /home/pi GoogleDrive:/Backup-RaspberryPi/home/pi --log-file=/home/pi/log/rclone.log -v
    exit

    Rendete ora lo script eseguibile:

    chmod a+x ~/scripts/rclone.sh

    Andate ora a modificare la schedulazione del sistema:

    crontab -e

    Aggiungendo questa riga che eseguirà lo script di backup di Raspberry Pi su Google Drive mediante RClone ogni giorno:

    0 3 * * * /home/pi/scripts/rclone.sh >/dev/null 2>&1

    Abbiamo messo in sicurezza il nostro Raspberry Pi.

    Lo svantaggio della sincronizzazione è che non disponete di diversi snaphot nel tempo: nel momento in cui viene effettuata avete una foto perfettamente aggiornata che potrebbe portarsi dietro gli errori a cui volete rimediare

    In alternativa alla sincronizzazione, per avere degli snapshot interi, potreste creare un file compresso dell’intera directory.

    Se avete anche database che girano sul Raspberry Pi è invece necessario seguire le rispettive procedure di backup (tipicamente con la generazione di un dump).

    Leggi tutti i miei articoli su Raspberry Pi:

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    2 commenti su “Backup Raspberry Pi su Google Drive con RClone”

    1. Ottima guida ma c’è un po’ di confusione con i nomi degli oggetti: nella parte iniziale si specifica “CloudDrive” e poi nell’esempio finale si ritrova invece “GoogleDrive”. Nel mio caso se lancio il comando “rclone lsd CloudDrive:” non mi ritorna nulla. Quindi mi chiedo: “CloudDrive” deve essere una cartella esistente sul mio Google Drive?

      1. Ciao Fabar,

        grazie per la lettura attenta e la segnalazione.
        Non parlerei di confusione ma di inconsistenza in una singola schermata: nell’articolo c’era scritto di scegliere l’etichetta preferita. Ho rafforzato il concetto.
        Fammi sapere se ora la guida è per te più chiara.

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